Eutanasia e testamento biologico

supercoven

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@mods: c'era un altro topic su questo argomento ma risale al 2009.

Tra 10 giorni concluderò la mia esperienza in una struttura assistenziale per anziani e mi è capitato quest'anno di lavorare con i malati di alzheimer. Vedendo alcune situazioni mi sono detto: perchè queste persone non possono avere il diritto di evitare di soffrire? I malati e chi li assiste soffrono molto, non si può evitare? Io penso che in situazioni come queste il testamento biologico sia giusto; ovviamente bisognerebbe regolamentare il tutto per evitare che alcune merde umane ne approfittino per ereditare più in fretta. Che ne pensate?
 

_passa

Parroco
eticamente può sembrare sbagliato, ma sono d'accordo. inutile farli campare sei mesi di più se poi devono soffrire. ad una certa età gli interventi dovrebbero essere aboliti, peggiorano e basta. 
 

Maze

TypoMzn
Wiki
Più che per evitare le sofferenze, secondo me si dovrebbe agire con i malati terminali: quelli per cui ormai è finita, per cui non esiste più possibilità di recupero.

Dal momento che, a quanto mi par di capire, la ricerca al giorno d'oggi si concentra molto di più sulla diagnosi precoce e le cure agli stadi larvali della malattia, che non sulle guarigioni in fasi avanzate, è molto improbabile che venga miracolosamente trovata una cura per un malato dichiarato terminale.

Dunque a mio avviso l'eutanasia (e annesso testamento biologico) si dovrebbero concedere una volta che il malato è stato dichiarato terminale, perché fintanto che sussiste una possibilità di recupero bisogna continuare a sperare, e credo che in molti perderebbero la speranza in mezzo ad atroci sofferenze, ma tutti si sentirebbero rinascere al solo sentire le parole "Abbiamo trovato una cura".

Se ho usato la locuzione "malato terminale" con un'accezione errata fatemelo presente: in ogni caso credo di aver spiegato fin da subito cosa intendo io con "malato terminale".
 
Io sono contrario all'eutanasia perchè in qualunque modo la si chiami resta sempre un omicidio.

Fino alla fine c'è sempre speranza che uno guarisca e ci sono molti casi che provano questo.

Poi il più delle volte parliamo non per cognizione di causa ma per sentito dire. 
 

supercoven

Spread The Infection
Per i malati di cui parlo io la diagnosi definitiva si può dare solo post-mortem btw alcuni sintomi sono quasi inecuivocabili. La cura ancora non c'è, si è solo in grado di rallentare il decorso della malattia, nessuno ne è mai guarito. Proprio per questo l' obbligo di restare in vita per queste persone è un vero e proprio sopruso, contro di loro e contro chi le assiste. Parliamo di una delle più grandi piaghe del mondo cazzo! Non si possono torturare in questo modo le persone e ora mi chiedo: è peggio se mio nonno/a muore in pace senza soffrire o se vive senza più alcuna capacità cognitiva con il destino di ridursi a un vegetale e di avere una lenta agonia?

Chiedo scusa se mi scaldo ma è un tema che mi sta molto a cuore.
 

Xepan

It's coming...
Più che per evitare le sofferenze, secondo me si dovrebbe agire con i malati terminali: quelli per cui ormai è finita, per cui non esiste più possibilità di recupero.

Dal momento che, a quanto mi par di capire, la ricerca al giorno d'oggi si concentra molto di più sulla diagnosi precoce e le cure agli stadi larvali della malattia, che non sulle guarigioni in fasi avanzate, è molto improbabile che venga miracolosamente trovata una cura per un malato dichiarato terminale.
Se io fossi il malato terminale ti sputerei in faccia chiunque tu sia (mio figlio, mia madre, mio cognato, il mio medico) sentendoti dire queste parole. 

Molto improbabile =/= impossibile. Io continuerei e farei continuare a vivere chiunque, in qualunque stadio di qualunque malattia. A maggior ragione se il malato è impossibilitato a scegliere del suo destino, di ciò che vuole fare. Perchè? Perchè tutti hanno il diritto di vivere.

La cosa cambierebbe se il malato (terminale o non terminale) chiedesse esplicitamente di morire. 
 

Maze

TypoMzn
Wiki
Sei mai stato malato terminale? Sai cosa significa? Io no, e nemmeno pretendo di immaginarlo, ma di fatto molti di loro chiedono l'eutanasia. Inoltre, come dici tu, tutti hanno diritto di vivere, e la differenza tra un diritto ed un dovere sta proprio che al primo puoi rinunciare.
 

Xepan

It's coming...
Puoi rinunciare. Tu, puoi rinunciare. Ma spesso sono gli altri a decidere per te, esempio lampante Eluana Englaro. 

E poi ho precisato che il discorso è completamente differente nel caso in cui il malato chiedesse esplicitamente di morire. Lì nulla da dire, sono il voleri di una persona e come hai detto tu, tutti hanno il diritto di rinunciare ai propri diritti.
 
il discorso non è che io sono contrario a tutto ciò che non mi hanno insegnato al catechismo. 

Io sono contrario alle cose immorali. L'eutanasia è un omicidio. Che la persona su cui uno la pratichi sia malato o meno resta sempre un omicidio,

Non si può realmente sapere se uno soffre nè se un domani sarà trovata una cura quindi secondo me è assurdo voler eliminare una persona solamente perché malata. 

P.S.   Non mi sta molto piacendo il fatto che ogni mia parola venga criticata per il solo fatto che sono religioso. So di non essere di grande utilità al forum, quindi se non mi volete più qui preferirei che me lo si dicesse apertamente e non criticandomi di continuo.
 
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DWarez

Rappresentante di classe
P.S.   Non mi sta molto piacendo il fatto che ogni mia parola venga criticata per il solo fatto che sono religioso. So di non essere di grande utilità al forum, quindi se non mi volete più qui preferirei che me lo si dicesse apertamente e non criticandomi di continuo.
Ma tu sei libero di postare ed esprimere la tua opinione, così come faccio io. Quella non era una critica, ma una cosa che per me è un dato di fatto. Ogni cosa che non è conforme a quello che ti è stato da sempre insegnato, tu lo ritieni sbagliato e/o immorale, non pensandoci nemmeno.

È stupido dire che l'eutanasia è omicidio, dato che un uomo a questo punto non è libero nemmeno di decidere se morire in pace o soffrire fino alla fine dei suoi giorni. Ovviamente, dato che non soffri tu direttamente, non puoi capire e, non ragionando, non puoi capire le esigenze fisiche e psicologiche di un'altra persona. 

La libertà di un uomo termina quando inizia quella di un altro, se un anziano/malato cronico, capace di intendere e di volere, preferesce la morte alle sofferenze che non puoi -e non posso- immaginare, è libero di farlo. O almeno dovrebbe.
 

Maze

TypoMzn
Wiki
Puoi rinunciare. Tu, puoi rinunciare. Ma spesso sono gli altri a decidere per te, esempio lampante Eluana Englaro. 
Ed è lì che entra in campo il testamento biologico. Ovvio che non è come un malato terminale senziente che decide per se stesso mentre è in quella condizione, ma meglio che far decidere agli altri. Tu nel tuo testamento metterai che "Mai staccarmi la spina, finché c'è vita c'è speranza"; io nel mio "Eutanasia prima che degenerino gli organi così li donate".
 

Baoba

Parroco
Che? Leggo in alcuni post delle scemenze immani; ragionamenti come " Non sai quanto soffre quello lì e bla bla bla meglio farlo morire subito" non stanno ne in cielo ne in terra, uno e' libero di vivere fino alla fine dei suoi giorni.

Personalmente trovo che faccia Schifo decidere della morte di una persona, indipendentemente dalle sue sofferenze e penso anche che chi e' consenziente a farsi l' eutanasia sia solo un codardo.
 

DWarez

Rappresentante di classe
Che? Leggo in alcuni post delle scemenze immani; ragionamenti come " Non sai quanto soffre quello lì e bla bla bla meglio farlo morire subito" non stanno ne in cielo ne in terra, uno e' libero di vivere fino alla fine dei suoi giorni.

Personalmente trovo che faccia Schifo decidere della morte di una persona, indipendentemente dalle sue sofferenze e penso anche che chi e' consenziente a farsi l' eutanasia sia solo un codardo.
Se parli senza nemmeno conoscere un minimo dell'argomento, plz stai zitto.

Una persona decide se far avvenire il suo suicidio assistito, mica i familiari o chi sa chi.
 

Maze

TypoMzn
Wiki
penso anche che chi e' consenziente a farsi l' eutanasia sia solo un codardo.
E quindi? Ciò rende ingiusta l'eutanasia volontaria? Senza poi accennare che il fatto che lo pensi tu non significa niente, perché in fondo siamo qui per discutere delle proprie opinioni.
 
M

Makonik-san

In questo topic ho letto delle bestialità tali che non credevo potessero essere concepite da menti umane in epoca medievale, tantomeno nel 2013: non si può sapere realmente se uno soffre? Non sappiamo se un domani si troverà una cura? Dico, ma l'erba era avariata per caso?
Tralasciando l'ovvio fatto che, anche se non soffre in senso stretto, non sta certamente bene...nell'incertezza si dovrebbe comunque ragionevolmente scegliere di accompagnarlo dolcemente verso la fine di un'esistenza ormai compromessa, piuttosto che rischiare di lasciarlo soffrire in silenzio come un cane (quando il malato può esprimersi e confessa spontaneamente di non farcela più, il problema neanche si pone) .
Soprattutto, è impensabile continuare ad oltranza a spese altrui nell'attesa di qualcosa che nemmeno si sa se e quando verrà.

Rendetevi conto, ve ne prego, come sia facile fare i moralisti seduti comodamente davanti al proprio computer sulla poltrona della propria cameretta; senza rancore, ma vorrei proprio vedervi invece su un letto d'ospedale con il solo vasetto a distinguervi da un autentico vegetale...
 

tutti hanno il diritto di vivere
Infatti, ma "respirare" con l'ausilio di tubi o "nutrirsi" di sole flebo non è vita.

In compenso, spacciarlo per "vivere" - e qui si tratta d'un dato di fatto, non più di un'opinione - è egoismo nudo e crudo: significa trattenere a tutti i costi contro natura una persona accanto a sé, come se fosse un oggetto, calpestando completamente la sua volontà e le sue esigenze.
L'ottusità, se vogliamo, è il male minore di fronte a cotanta barbaria.

P.S. Per piacere evitiamo di flammare, almeno riguardo ad argomenti così delicati.
 
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Maze

TypoMzn
Wiki
Non puoi startene a predicare l'apertura mentale e poi pensare che la soluzione migliore sia una qualsiasi che decidi tu. Ognuno decide per sé, e la sua scelta è legittima qualunque essa sia.

Sul discorso poi della qualità della vita, tutto è relativo: i miei amici mi dicono sempre che a ingegneria informatica avrò un lavoro sicuro, ma sarò chiuso in una stanza, e per loro è impensabile, mentre a me non dà il minimo fstidio. Quindi se gente tipo testimone di geova vuole vivere come un vegetale, che si rispetti la sua volontà, per quanto assurda possa sembrarci.

Ottima argomentazione invece che la vita artificiale sia contronatura.
 

DWarez

Rappresentante di classe
Luca io proprio non ce la faccio a sentire le stronzate del primo ritardato che passa.

Lo so che è un argomento delicato, dato che l'ho vissuto tramite un parente morto da poco. Era un morto vivente, riusciva a mala pena a parlare e tutti i familiari lo volevano portare chi a Pisa, chi a Milano per farlo sopravvivere. 

È proprio questo il punto. Per me una persona non deve sopravvivere, ma deve vivere. È inutile "tirare avanti", aumentando solo le tue sofferenze e quelle di chi ti sta intorno, perché vedere tuo padre/zio in quello stato, non è una bella cosa.

Per fortuna, mio zio ha deciso di morire dignitosamente in casa sua, nel suo letto, accanto alla moglie ed al figlio. Ha preferito morire invece di provare a trovare una cura, che alla fine gli avrebbe solo allungato il periodo di sofferenza.

Se non sapete cosa significa, se non l'avete vissuto, non sparate boiate solo perché vi sentite liberi di farlo. O almeno, provate a ragionare.
 
M

Makonik-san

@Maze: se ti riferivi a me, io penso in realtà che la soluzione migliore sia appunto quella che sceglie il malato. Non so dove tu abbia letto la lolteoria secondo cui la scelta spetti a me o te, almeno nelle mie parole.
Dicevo solo che come va rispettato il bigotto che vuol fare il cosplay d'un vegetale, perché tanto il suo dio lo risarcirà nell'aldilà dei soprusi subìti...così va assecondato colui che vuol morire, se è effettivamente questa la sua volontà; poi è chiaro che in taluni casi (= se il diretto interessato non vuole o non è in grado di decidere) , serve/servono necessariamente un terzo/più terzi che prenda/prendano una decisione possibilmente di buon senso.

@Dereck: posso immaginare cosa provi...ho perso nel 2012, dopo due anni di lenta e orribile agonia, la mia madrina di battesimo a cui - per motivi assolutamente laici - ero affezionatissimo,.
Tuttavia il ricordo dei nostri cari dovrebbe a maggior ragione renderci più rispettosi nei confronti di questi argomenti: hai tutta la ragione di questo mondo quando ti senti urtato da certe bestialità, ma purtroppo litigare su internet non li farà tornare tra noi.
 
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Maze

TypoMzn
Wiki
@Maze: se ti riferivi a me, io penso in realtà che la soluzione migliore sia appunto quella che sceglie il malato. Non so dove tu abbia letto la lolteoria secondo cui la scelta spetti a me o te, almeno nelle mie parole.

Dicevo solo che come va rispettato il bigotto che vuol fare il cosplay d'un vegetale, perché tanto il suo dio lo risarcirà nell'aldilà dei soprusi subìti...così va assecondato colui che vuol morire, se è effettivamente questa la sua volontà; poi è chiaro che in taluni casi (= se il diretto interessato non vuole o non è in grado di decidere) , serve/servono necessariamente un terzo/più terzi che prenda/prendano una decisione possibilmente di buon senso.
Spiegati meglio, allora :P E comunque far decidere a terzi non è una cosa che mi piace, trovo più sensato che decida la persona stessa tramite testamento biologico. Non è la stessa cosa farlo quando si è sani, però sempre meglio che far decidere ad altri.
 
M

Makonik-san

Fg, è maledettamente ovvio che i terzi debbano entrare in "gioco" (EDIT: mi scuso se può sembrare un'espressione impropria e/o indelicata) soltanto qualora manchi anche il testamento biologico (ho pure dato una mano all'ovvietà, scrivendo esplicitamente "NON VUOLE decidere" nel mio post precedente) ...sennò che testamento sarebbe?

Resta che a mio parere come ultima spiaggia, ossia quando vengono a mancare sia disposizioni - testamentarie e/o non - sia capacità di disporre, è bene che qualcuno si assuma la responsabilità di scegliere...anche pronunciandosi a sfavore dell'eutanasia se lo crede opportuno, per carità.
Semplicemente troverei inaccettabile abbandonare la situazione al proprio destino.
 
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Xepan

It's coming...
Ebbene, caro Luca, ho perso anche io proprio il mio compare di battesimo, a cui ero affezionatissimo per ragioni laiche e non laiche (era un uomo di chiesa), dopo svariati anni di agonia tra lo star bene e lo star per morire. 

Lui scelse di non morire, di continuare a sperare, in un'operazione in una cura. Era perfettamente cosciente, non era un malato terminale e poteva scegliere. Anche nel caso in cui avesse deciso il contrario tutti noi avremmo rispettato la sua decisione.

Ma quando non si può scegliere? Quando si è dei poveri vegetali? Chi sei tu per decidere "sta soffrendo troppo stacchiamo spine e controspine" per dire "che vita è così" e per constatare " "respirare" con l'ausilio di tubi o "nutrirsi" di sole flebo non è vita". 

Nessuno

Come del resto non sono nessuno io, o chiunque altro, che la pensi al contrario di come la pensi te, e voglia far andare avanti il malato.
 

DWarez

Rappresentante di classe
Ebbene, caro Luca, ho perso anche io proprio il mio compare di battesimo, a cui ero affezionatissimo per ragioni laiche e non laiche (era un uomo di chiesa), dopo svariati anni di agonia tra lo star bene e lo star per morire. 

Lui scelse di non morire, di continuare a sperare, in un'operazione in una cura. Era perfettamente cosciente, non era un malato terminale e poteva scegliere. Anche nel caso in cui avesse deciso il contrario tutti noi avremmo rispettato la sua decisione.

Ma quando non si può scegliere? Quando si è dei poveri vegetali? Chi sei tu per decidere "sta soffrendo troppo stacchiamo spine e controspine" per dire "che vita è così" e per constatare " "respirare" con l'ausilio di tubi o "nutrirsi" di sole flebo non è vita". 

Nessuno

Come del resto non sono nessuno io, o chiunque altro, che la pensi al contrario di come la pensi te, e voglia far andare avanti il malato.
Esiste per questo il testamento biologico. 

La cosa importante è avere sempre libertà di scelta, perché la vita è nostra e ci appartiene. È un nostro diritto -e dovere- prendere questo tipo di decisioni nella nostra vita.
 
M

Makonik-san

Chi sei tu per decidere "sta soffrendo troppo stacchiamo spine e controspine" per dire "che vita è così" e per constatare " "respirare" con l'ausilio di tubi o "nutrirsi" di sole flebo non è vita"
Sono uno che non ha la visuale ostruita dai dogmi religiosi (anzi ce l'ha acutizzata da una laica umanità mista a buon senso) e, pertanto, riesce a vedere al di là del proprio naso; credo che Dereck abbia centrato pienamente il nocciolo della questione, nonché riassunto efficacemente pure il mio pensiero, quando ha affermato che bisognerebbe vivere e non sopravvivere.

Ti fa comunque onore e mi fa piacere che tu riconosca perlomeno la legittimità della spontanea scelta di morire...mantenendoti ben lontano dai picchi di delirio raggiunti in questo topic con mostruosità tipo "chi è consenziente a farsi l'eutanasia è solo un codardo" & affini.
 

Xepan

It's coming...
Sono uno che non ha la visuale ostruita dai dogmi religiosi (anzi ce l'ha acutizzata da una laica umanità mista a buon senso) e, pertanto, riesce a vedere al di là del proprio naso; credo che Dereck abbia centrato pienamente il nocciolo della questione, nonché riassunto efficacemente pure il mio pensiero, quando ha affermato che bisognerebbe vivere e non sopravvivere.
Secondo te, secondo Dereck e secondo mezzo mondo è così. Secondo me e l'altro mezzo mondo no. E non è il nocciolo della questione, no. 
 

DWarez

Rappresentante di classe
Secondo te, secondo Dereck e secondo mezzo mondo è così. Secondo me e l'altro mezzo mondo no. E non è il nocciolo della questione, no. 
Leggi un po' wikipedia e capirai quante stupidaggini hai detto.

Per farvi capire quanto il vostro moralismo è stupido:

 
  • il 74% degli infermieri interpellati è favorevole alla "dolce morte" passivadi cui l'83% anche a quella attiva

[*]il 44% ha avuto diverse esperienze di pazienti che hanno chiesto espressamente e ripetutamente di morire perché venisse posto fine alle loro sofferenze atroci e senza speranza.
[*]il 76% invoca il testamento biologico;
[*]l'8% si dichiara disposto a praticare l'eutanasia anche illegalmente, senza richiesta esplicita del paziente
[*]il 37% si dice disposto ad aiutare i pazienti a mettere fine a un calvario, anche ricorrendo al suicidio assistito.
[*]il 76% degli infermieri credenti è favorevole all'eutanasia volontaria.
I risultati del sondaggio torinese confermano quelli emersi da un'indagine del Centro di Bioetica dell'Università cattolica di Milano, e di altri sondaggi:

  • il 4% dei rianimatori interpellati ha ammesso di praticare l'"iniezione letale" (illegalmente, sulla base di quello che dice loro la coscienza).
  • Il 92% degli italiani interpellati ritiene che sia necessario superare l'attuale normativa repressiva;
  • il restante 8% si dice contrario all'eutanasia.
 
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