social network e real life

Steph

Great Teacher
Mod
non posso essermi accorto solamente io di come i social network stiano praticamente cancellando ogni rapporto interpersonale

"ho visto cose che voi potete solo immaginare", per citare un film: gente che va a letto e prima/dopo di darsi la buonanotte, fa un giro su facebook a vedere chi ci sia online/salutare. ne sono rimasto spaventato.

i miei genitori mi hanno sempre criticato per il tempo passato online su forum e messenger vari nel corso degli anni passati, ma c'è una netta differenza: io una vita sociale non l'avevo. se non altro, mi sentivo giustificato. ora, non per fare l'ipocrita/chi predica bene e razzola male, ma io personalmente ho provato a disintossicarmi più volte, mantenendo gli account solo su quelli che ritenevo avere un po' di spessore (vedi questo forum).

non ne potevo più di essere succube di macchine insulse del calibro di facebook. da quando lavoro per mia grande fortuna ho dimenticato spesso e volentieri di "aggiornare lo status" ma soprattutto di "condividere link", come se questi due periodi volessero dire qualcosa in qualsiasi lingua su un pianeta che non siano i social network.

i social network però non si accontentano dei computer e vengono integrati sempre più nei nostri piccoli e grandi elettrodomestici (smartphone, tablet, smart tv, prima o poi anche frigo e forno a microonde condivideranno che spese facciamo e cosa cuciniamo), assumendo sempre più funzioni: il tag delle foto fu il primo cancro, l'ingestionabilità di essere taggati fu una stangata per coloro che credevano di fare i furbi (momenti imbarazzanti erano sotto gli occhi di tutti, amici e famiglia, anche grazie al fatto che questi siti acquisiscono una fetta d'utenza così ampia da colpire più target d'età).

è così che nascono i primi account virtualmente suicidi: la tecnica del seppuku colpì anche l'internet.

ma la piaga dei social network non si fermò alla nostra immagine, presto qualsiasi cosa divenne un tag: dal semplice link si passò ai video, per finire ai luoghi. gli occhi del grande fratello ci seguono, e siamo noi ad averlo voluto, anzi, siamo noi stessi a "dare in giro" (locuzione più primitiva che sto iniziando a preferire al termine "condividere") quelle informazioni riservate.

il seppuku non bastava più, i social network raccoglievano una mole di dati superiore a qualsiasi sondaggio o domanda o questionario avessimo compilato in passato. e se le informazioni non vengono da noi, vengono dai nostri amici, "lista conoscenti", "tizi che conosco di vista", "sconosciuti che ho aggiunto per caso/sbaglio", "pr o rompicazzo di pagine/gruppi che seguo" o come tali li vogliamo definire.

ed a proposito delle pagine/gruppi è proprio di quest'ultimo punto che vorrei parlare, al di là del fatto di dire praticamente in pubblico i nostri gusti/preferenze su qualsiasi cosa (anche se gli adsense hanno sviluppato un algoritmo più affinato anche se non si mette alcun "mi piace", per cui non la scamperemmo ugualmente liscia). ormai le pagine sono diventati veri e propri siti web, facebook ne è l'hoster. chi ha provato ad aprire una pagina avrà ben visto quanto potente sia lo strumento di modifica: sono perfino nati dei siti e sviluppatori specializzati in questo. twitter ha visto questa funzione di facebook ed ha pensato bene di farne il suo perno centrale: in base a cosa noi "followiamo" ci ritroviamo zeppi di messaggi inerenti all'argomento, marca o persona di fama. fin qui nulla di male, se non fosse che i social vengono pagati a peso d'oro per la pubblicità. per carità, devono campare anche loro. i server hanno costi proibitivi per qualsiasi social network con un po' di affluenza, così come anche lo staff che merita di avere il giusto stipendio per lavorare su questi siti. è il circolo vizioso che si viene a formare che personalmente mi spaventa. se a me piace una marca/catena, probabilmente acquisto quei prodotti, i soldi vanno ai proprietari, che spendono per farsi pubblicità sul sito, che spende per mantenersi attivo e visibile agli utenti. ma quindi il guadagno dov'è e soprattutto a chi va?

è un peccato che strumenti d'informazione così potenti, capaci di far sapere all'altro capo del mondo che ci è mancata una persona cara, che è stato sventato/effettuato un attacco terroristico, che abbiamo cambiato vita/casa, che stiamo organizzando un evento per noi importante, capace addirittura di divulgare notizie dell'ultimo secondo... venga usato nel modo probabilmente più sbagliato possibile come il chattare ore ed ore a tempo perso senza concludere nulla (usare un social saltuariamente ne fa un buon mezzo per comunicarlo, usarlo ogni giorno per ore ne fa una discussione del più e del meno dove non si conclude né organizza nulla di buono, ma al limite massimo si litiga), giocare a programmi decisamente poco/per niente educativi (giochi d'azzardo online, un'altra piaga che mira a sterminare il nostro conto/alleggerire il portafogli), raggruppare persone contro la loro volontà (gruppi aperti e tag, veniamo forzati a dare informazioni che non vorremmo si sapessero ad esempio alla famiglia) ed organizzare eventi scialbi/inutili/spammosi.

alla fine di tutto volevo solo dire: stiamo cambiando. ovviamente io personalmente ritengo in peggio. non posso comunicare con un gergo talmente vomitevole, ma chi non lo farà in futuro, quando i social network saranno radicati nella nostra cultura (lo sono già, ma dico quando lo saranno di più)? non passerà tanto tempo da essere subito additati come "strani" perché non ci mescoliamo alla massa, come abbiamo già visto con tanti fenomeni passati di elevata diffusione. la gente non imparerà mai a lavarsi dei pregiudizi... oggi, adesso, mi viene da ridere se penso ad una possibile discriminazione od attacco di bullismo perché, chessò, c'è un "mi piace" a qualche pagina o persona di troppo. ma... in futuro? so di non sbagliarmi poi tanto, non ci vuole un genio a capire come si comporterà la prossima generazione. non ho sbagliato di molto nemmeno sull'attuale quasi sicuramente.

in realtà non sarebbe finita qui, ci sarebbe da discutere anche su come stiamo cambiando: l'ultima moda lo dimostra pure. di cosa si tratta? l'autocensura. perché in fondo, sappiamo che potremmo o comunque stiamo sbagliando. il subconscio non è ancora stato sopraffatto del tutto su alcune persone, per nostra fortuna.

e se fino alla fine del decennio scorso, a breve distanza dalla nascita dei social, poteva essere tollerabile un utilizzo frivolo dello strumento a nostra disposizione, ritengo che all'alba ormai inoltrata del 2013 gli utenti avrebbero dovuto ormai imparare a gestire e comunicare più approfonditamente e seriamente. invece, sembra che sempre più persone se ne sbattano e vivano con superficialità... sicuramente sbaglio anch'io. ho ereditato una vena ansiosa nel mio carattere decisamente troppo pulsante, ma la società che negli anni scorsi ripudiavo (e mi rifugiavo su internet per scappare da essa) si sta sviluppando ed ora mi fa paura. perché mi segue, perché io dovrei seguirla, ma non voglio. attenzione che non sto dicendo niente di paranoico: non vedo cospirazioni dietro essa, semplicemente sto applicando un po' di logica comportamentale e mi rispondo che non dovrebbe essere così, nella mia modesta opinione.

e voi, ci avete mai riflettuto ai punti sopracitati? avete mai pensato alle conseguenze di un tag o status?

scusate se vi ha stancato, la mia critica è finita, e non mi sembrava ci fosse un'altra discussione dedicata ai social in generale prima di questa, per cui ho pensato di aprirla per muovere nuove critiche, rilasciare commenti, vedere le vostre diversi opinioni.
 

SirMortazza

♥ STUNFISK CLUB ♥
E' veramente un gran bell'intervento. Dico davvero, mi ha appassionato e l'ho letto molto volentieri.

Beh, io sono abbastanza nichilista su questi argomenti, o se vogliamo, sulla vita in generale. Ma ti confido che ogni tanto ci penso anche io...penso al "futuro" che si immaginavano negli anni '80...e penso EHI! E' proprio quel tipo di futuro! Le immagini 3D, le macchine elettriche, ecc ecc..ma la cosa piu brutta sono proprio i social network.

Io sono fortunato xke quando mi feci facebook avevo appena compiuto 18 anni quindi la mia adolescenza l'avevo trascorsa senza. E adesso non passo a a casa molto tempo proprio xke ho un'ampia vita sociale. E guardando indietro, magari se fossi nato 4 anni dopo chissà...ora sarei senza amici e tutto il giorno su facebook.

E' una cosa degradante ma è così, è una specie di droga virtuale dalla quale uscirne è dura. Conosco decine di "account pentiti" ma niente, dopo 8-9 mesi tornano..xke senza facebook non riescono!

E il bello è che QUALSIASI COSA FACCIAMO LI', persone più in alto di noi potranno leggerla...la privacy non esiste più...pensavo fosse un utopia questa, ma almeno, seppur virtualmente...per la prima volta il pianeta sembra davvero così unito!
 

~Malù

Passante
Io non ho Facebook (il mio primo "Mi piace infatti l'ho messo su questo forum, ahah) e mi sento fortunato a non averlo, non so bene il perché. Spesso mi hanno chiesto perché non ce l'ho ed io, sempre titubante, ho risposto che non mi serve. Ma qual è l'utilità di Facebook? Come ci può aiutare nella vita quotidiana?

Bé, ho sempre pensato che servisse per tenersi in contatto con amici/parenti lontani, informarsi sulla loro vita e informare loro della propria e credo che sia proprio questa la filosofia che sta dietro il Social Network. Peccato che viene abusato, o meglio, viene usato nel modo sbagliato.

La gente vede il proprio account come una vetrina sul mondo, una vetrina da cui tutti ti possono vedere e lodare. Insomma, è un sito impregnato di attentionwhorismo per essere schietti. E ovviamente nelle vetrine si mette sempre la roba migliore, così succede anche su FB: persone che fanno di tutto per avere il maggior numero di Mi piace nelle proprie fotografie (dove ovviamente posano sempre con le solite espressioni tamarre), gente che aggiorna il proprio status ogni qualvolta è possibile, gente che per mettersi in risalto cerca di umiliare gli altri.

Eggià, un altro cancro di Facebook è il...uh, cyberbullismo (ok, sì, lo so, parola grossa ma credo sia la migliore per spiegare quello che voglio dire) : IRDG prima ha fatto il bellissimo esempio delle fotografie/dei video imbarazzanti messi dai furbi per risultare semplicemente migliori agli occhi degli altri.

Forse il motivo per cui non ho Facebook è per questa ossessiva gara dell'essere migliori (che secondo me è la vera utilità di FB) da cui verrei molto probabilmente escluso (e quando sei escluso dall'utilità di una cosa a cosa ti serve poi?) a causa dei miei gusti/passatempi/amicizie che imo non sono molto mainstream (no, non voglio fare l'hipster e non voglio fare nemmeno l'alternativo che ha scoperto la real shit, come direbbero gli anglofoni). 

Ed è forse per questo che preferisco i forum/altri siti/Skype (dove in quest'ultimo solo pochi prescelti possono avermi) a Facebook perché so che nei primi troverei gente molto più simile a me e quindi persone che riescono bene o male capirmi, cosa che su Facebook sarebbe l'incontrario. 

Mi chiedo come sarà l'adolescenza dei miei famigliari più piccoli, ho paura che un giorno avranno una vita molto...pubblica, molto esposta a causa dei Social Network e della massa.
 

Iro

Amministratore di condominio
sei page down che si possono riassumere nel fatto che la gente stupida usa gli strumenti in modo stupido? io da quando uso facebook penso che il mio modo di rapportarmi con la gente sia migliorato
 

Sin

the ultramegamaster
secondo me state solo vedendo il lato cazzeggio di facebook e/o avete solo amici che ne fanno un uso simile. per quanto mi riguarda ringrazio davvero l'avvento di facebook, che mi ha permesso di semplificare enormemente l'organizzazione di compleanni, serate, o anche solo venirne solo a conoscenza. mi permette di discutere velocemente con sconosciuti con gusti vicini ai miei di qualsiasi argomento. mi interessa vita morte e miracoli di un dato artista? metto mi piace alla sua pagina e magari ho pure culo di sapere subito che suonerà nella mia città, non facendomi trovare impreparato quando dovrò comprare i biglietti. last but not least ha sostituito (e non vedevo l'ora) msn per la gestione delle chat

notare che tutto quello che ho elencato lo facevo pure prima, ma con fattore sbattimento moltiplicato per dieci. verrò profilato? amen, per me è un equo scambio! vengo taggato a tradimento in qualcosa che non mi piace? non mi pongo nemmeno il problema, ho nascosto i tag a tutto
 
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Steph

Great Teacher
Mod
OK. È la terza volta che perdo tutto quello che ho scritto provando a rispondere, perdonatemi se farò il riassuntino.

Iro: non è questo il fulcro del discorso, io stesso anzi sono maturato nei rapporti.

Sin: a parte per il fatto che gli organizzatori degli eventi siano solitamente dei minorati mentali e scrivano in ostrogoto l'argomento dell'incontro, ma questo è imho, non posso fare a meno di non crederti quando mi dici che nella tua lista di contatti non ci sia una buona parte di cazzeggiatori. Anche volendo provare a fare una selezione delle persone, i numeri su larga scala parlano chiaro, non è possibile scamparli tutti. Detto ciò, nemmeno questo è quello su cui vorrei che la gente si fermasse a riflettere un attimo... così come non lo è neppure il fatto che la riservatezza sia inesistente (qualsiasi bolletta o tassa di possesso e sei già schedato).

L'uso sfrenato dei social sta cambiando, ha cambiato e cambierà ancora la società in modi sempre più disumani. Un esempio ne è il fatto che le persone siano connesse quasi la totalità della giornata. Le conseguenze a livello fisico, psicologico e fisiologico sono evidenti: sempre più stanchi ed annoiati, sempre più superficiali e sempre più il diffondersi di disturbi al sonno (che magari evolveranno pure in disturbi alimentari o chissà cos'altro).

Ora, scusate se non ho voglia di ricercare di nuovo gli articoli per linkarli, per cui mi limiterò a spiegarli. La psiche umana è portata fin dall'antichità per concentrarsi, seguire e maturare relazioni o rapporti di circa una dozzina di persone. Inutile che dica come il numero si sia moltiplicato vertiginosamente dalla nascita dei social. Ne consegue che magari tu non farai fatica a seguire le pagine od i gruppi, anzi, ti sembrerà più semplice di com'era in passato con msn&co,, ma per il tuo cervello lo sforzo è enormificato. Gli sviluppi di questi comportamenti sono imprevedibili, si va da una cospicua crescita di malattie mentali quali depressioni e malinconia cronica ad esaurimenti nervosi e chissà quali altri effetti sulla psiche a livelli più profondi.

Io stesso sono rientrato in un periodo buio di crisi che credevo e speravo di aver superato. La visione dei miei simili in questo stato e la grande quantità di tempo che ho per riflettere mi hanno messo paura.

E poi dove sarebbe il bello, quando tutti i contatti avvengono virtualmente con persone che conosci dal vivo... ed ancora più brutto è se vuoi una cerchia di sconosciuti, dato che non esiste l'anonimato ma devi metterci la faccia per "regolamento" (vedi Google plus che cancellava fino a poco fa gli account inventati con pseudonimi).
 
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Carmageddon

AGE IS JUST A NUMBER
Admin
La giostra gira sempre allo stesso modo.

Una volta veniva demonizzata la musica beat, poi era arrivata la crociata contro walkman e cassette, poi contro i videogiochi, e adesso è il turno dei social.

Il bisogno di isolarsi è sempre stato fondamentale per l'essere umano così come il bisogno di esibirsi e di sfogarsi col gossip.

Non vedo nulla di nuovo, gli eccessi ci sono sempre stati anche se oggi sembrano più numerosi, ma è internet (soprattutto YouTube) che li fa spiccare. Semplicemente una volta non se ne parlava. Il bullismo, tanto per dire, veniva trattato sia in Pinocchio che in Cuore. Nelle scuole ce n'era eccome, ma si taceva.

Facebook cadrà come è caduta irc, che pure a suo tempo sembrava un fenomeno mondiale immortale. Ma i deficienti (di vita, di cultura, di zale in zucca, ecc.) ci saranno sempre.

Non è Facebook che porta depressione, sono e saranno sempre le persone a decidere come usare Facebook. Ovviamente non ci si deve lamentare di esso se ci si iscrive e si mette roba dentro. Non mi fanno pena per niente quelli che rimediano rogne. Com'è che a qualcuno non succede mai niente? Non si infogna con gente stupida e non mette foto personali. Non ci vuole un QI da 250 per arrivarci.
 
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M

Makonik-san

Boh, imho ci stiamo facendo problemi più grandi di noi.

A me Facebook non solo non fa sentire prigioniero...ma paradossalmente ottiene l'effetto contrario, poiché - non usando il cellulare - è per me una grande finestra sul mondo e sui miei contatti; attualmente vanta la chat con cui mi trovo meglio, poiché non riesco a padroneggiare pienamente quelle di Skype e Steam per motivi diversi.
Grazie a FB ho conosciuto un'enormità di persone interessanti che mi sognavo di trovare dal vivo in questo schifo di città, né mi cruccia la mancanza più o meno totale di privacy perché non ho nulla da nascondere.
 

Twitter invece non mi ha mai attirato e tutt'ora non sono interessato a crearmi un account nonostante le decine di inviti ricevuti: diciamo che mi basta il social network di Zuckenberg, probabilmente è proprio questo "accontentarmi" (unito al minutaggio ridotto) che mi fa apparire il tutto come un piacere e nient'affatto come una droga.

 
 

Carmageddon

AGE IS JUST A NUMBER
Admin
Ahaha, alcune cose sono vere ma il tutto è decisamente esagerato... a meno che non volesse solo fare un po' d'ironia, e allora LOL

Chi ha problemi di quel genere comunque, ne avrà già pienamente manifestato i sintomi ben prima dell'invenzione di facebook (e anche se non fosse mai esistito facebook).
 

Evolvix 85

One is All, All is One
Io penso che comunque i Social Network in generale, siano i mezzi che hanno velocizzato questo processo, ovvero: se anche non fossero esistiti i Social Network, noi saremmo diventati così, magari in un futuro più lontano, ma così. Perchè comunque le idee sbagliate/pregiudizi/pensieri nascono da qualcuno, che poi li diffonde attraverso un mezzo, e quel mezzo è capace di raggruppare tutti quei pensieri in un posto solo, dove si ingrandiscono, ed il circolo continua. Poi certo, ci sono tutte le sfaccettature positive, ma quando quelle negative influiscono di più è meglio darsi un'occhiata intorno.
 

Steph

Great Teacher
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http://www.hdblog.it/2013/06/28/facebook-grave-bug-del-sistema-oltre-6-milioni-di-contatti-scaricati-illegalmente/

per la cronaca, io sono uno di quegli oltre 6 milioni

come lo so?

il team di fb intelligentemente mi manda una mail 7 giorni fa dicendo "un tuo contatto ha visto il tuo numero di telefono"

impossibile dubitare se sia realmente fb o sia phishing, dato che qualsiasi informazione potrebbero ottenere su di me la scrivono loro nella mail e non vogliono sapere la mia password in cambio.

non so quanto possa valere una class action con un neo-colosso mondiale come fb... anche perché la percentuale degli utenti coinvolti è inferiore al numero totale di utenti regolarmente attivi. comunque un bel po' di palle girate sicuramente me le ha create.
 
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