Parte uno: Introduzione
ANASTASIA: Io ezere Anastasia Myskina ed ezere trasferita me in Cermania infatti me atesso parlare tettesco.
SVETLANA: Io ora non fifere più Mosca, ma fifere Berlino (però zona est del muro di Perlino), kuindi me ezere semphre sotto dominio di patto di Moska
ELENA: Ma .. Svetly..sekonda cuera mondiale ezere finita tanti ani fa...
SVETLANA: Io rikordare ke ezere semphre Pio toticesimo
ANASTASIA: Svetthlana! Queli ezere ani sesshanta! Tu afere perzo testha dopo ke tu tornare fifere Cermania. Apphroposito, Elena, anke tu fifere Cermania?
ELENA: Io ora ke fifo Cermania me ezere moltho più rikka. Infatti mi sono komprata skarpe di Gucci in fera pele di sgualdrina di Leningrado con suola fatta di utero di aborto di bambino di Siberia essiccatho.
ANASTASIA: Kvalcuno afere visto la Signorina Claudia Petrovna, di krazia?
Sig.CLAUDIA PETROVNA: Eccomi! Vi ho portato il thè madame! Dottoresse, per caso avete visto il mio nuovo veicolo? Si tratta di una Ssayong Musso viola a pois verdi. Gradite dello zucchero signora Svetlana?
SVETLANA: No. Io ezere tethesca orahmai.
(Dopo aver bevuto il thè la signorina Claudia Petrovna cade in trance)
Sig.CLAUDIA PETROVNA: Ah, per dinci, d'ardir d'amor non voglio, ma perchè tu mi rendi la vita così facile! La vita è un cesso, ammiralo! Ma se tu fossi un cesso io non ti ammirerei, perchè è il fango la cosa che, sebbene sia lurida e piena di vermi pronti a divorarti anche l'anima, amo profondamente con tutto il mio cuore di pietra. Che cos'è in fondo una macchina giapponese quando si possono avere anche delle mutande giapponesi, che oltretutto sono prodotte in Cina. Ascoltiamo in silenzio l'eco delle urla di Ellida ed Alessia che sbraitano a destra e a manca e si picchiano, bestemmiando come due donne di facili costumi della tangenziale di Mosca (zona vicino alla Conad) che litigano mentre segnano il loro territorio con schizzipuzzi come fanno i gatti grigi di Parigi... Oimmeiii!
(Sviene)
SVETLANA: Elena,Anastasia,presto, noi dobbiamo kiamare nostra amika ke viene da freda siberia.
ANASTASIA:A quale amika ti stai riferendo, Sfetthlanna?
SVETLANA:Mi sto riferendo a Nadia,Anastasia. Orsù portatemi foglio fatto di pekora di Lituania con morbo di pecora pazza e penna fatta con false piume di ali di mio alter-ego-uccello. Ci serfe una nuofa amika, althrimenti restheremo sole kui, a Perlino. E poi sennò toccherebbe a noi di portare thè delle cinkue ad osphiti e alle Signorine che ci fengono a troffare, ke olthretutto se ne inthendono perchè sono russe.
Parte due: L'arrivo di Nadia
Sei anni luce più tardi Nadia riceve la lettera inviatale da Svetlana e prende le la sua Matiz gialla a losanghe marroni e si dirige verso la Germania.
Dopo un lungo viaggio finalmente giunge a destinazione e suona il campanello.
(CAMPANELLO): Iollala hi huuu iolla la hi hu il mio grido è ancora nouuououououuooo aaaaaaaaaaAAAAH! Devi dirlo che miaaami che mi aaaahmi devi dirlo fiiiiiiiiiUUUUnalmente E e per questo naufragaareeEeEe dimmi come tu mi vuoooioaaaoooi iaiaiaiaiaiiaaaaahh ... ...
(Dopo mezz'ora di campanello la signorina Claudia Petrovna apre la porta)
NADIA: Mi scuso per non sapere bene cosa dire.
Sig.CLAUDIA PETROVNA: Zitta, essere nullo, non vedi che sto giocando al Game boy... oh no Ficachu è esausto. Ora uso colpo-coda ... mf ... mf...aaaaahahahhah ahahha
NADIA: Se vuole le offro un calippo alla coca-cola, o preferisce essere messa in ginocchio sui ceci sotto alla cattedra?
ELENA: Chi ezere porta?
NADIA: Puoi parlare russo, Elena, sono io, la regina Nadia.
ANASTASIA: Ossantiddio! Nadia! Come osi non inginocchiarti di fronte alla presenza delle mie ciabatte da casa?
NADIA: Mi perdoni! Dottoressa erano lì ,nell'angolo, pensavo non fossero della vostra maestà. Avevo paura che se mi fossi inginocchiata di fronte a ciabatte che non le appartenevano, lei ne sarebbe stata disonorata a morte. Io le sono devota così come le sono devoti Lucifero, Lucignolo e Rambo Dotto Pisoletto.
ANASTASIA: Sono indignata. Io offesa da una povera regina di Siberia, Io maltrattata da colei che emana un odore nauseabondo, colei che fece da supplente e che la nominarono 47, morto che parla. Ma che volete saperne, voi, principesse, regine di cuori, gatte mammone.
SVETLANA: Eccomi. Posso dire una cavolata?
ELENA: No, per dindirindina, taci.
ANASTASIA: Nadia! Noi ti abbiamo convocata perchè dobbiamo cercare una nuova donna di servizio, e al più presto. Quindi ora noi ti accompagnamo nella tua stanza dove potrai incollare le tue rotelle e rielaborare.
Dimenticavo. Ho messo un letto a baldracchino nuovo.
NADIA: Sarà fatto, Imperatrice Assoluta. Nottetempo le preparerò un tè verde e le porterò il risultato ottenuto grazie al mio sangue sputato durante le ore di ginnastica all'asilo.
(Nadia va in camera sua)
Sig.CLAUDIA PETROVNA: Secondo me i Pokemon andrebbero censurati, nella sigla dice "prorompenti" a me sembra una parolaccia!
ELENA: Baronessa Petrovna, venga che l'accompagno in cucina a mangiare del tè solidificato.
Parte tre: Le Signorine di servizio
A notte fonda in cucina Anastasia, travestita da Prezzemolo, aspetta che Nadia porti il lavoro che le aveva richiesto. Finalmente arriva. Anche lei è travestita, ma da Otto Leprotto.
NADIA: Buon pomeriggio notturno, pulitissima sultana Anastasia.
ANASTASIA: Felice di vederla, ossequiosa madama. Allora che m'hai portato come frutto delle tue fatiche?
NADIA: Ho elaborato una lista di Signorine che verranno a farle visita per il lavoro che vuole dare loro. Sono tutte esperte giocatrici di bridge e di altri giochi intellettuali tipo "Roteò"o "I Lunes e la sfera di Lasifer". La prima signorina dovrebbe venire qui domattina alle undici, si chiama Zuzana Ondrakksova.
ANASTASIA: Bene. Allora Io, poichè animata da un'irrefrenabile e grandissima voglia di recarmi a letto, vado a nanna. Buonanotte luminosissima califfa.
NADIA:Arrivederla, eloquentissima arabo-fenicia
ANASTASIA: Veramente sono russa.
NADIA: Intendevo l'uccello, cherie.
ANASTASIA: Veramente sono di sesso femminile.
NADIA: Va bene buonanotte.
Ore undici. Puntualmente la signorina Zuzana suona il campanello, dopo aver parcheggiato la sua Mazda bianca a cuori rossi.
(CAMPANELLO): Devi dirlo che mi aaamiii devi dirlo che mi vuooohi... yollala hu hu yolla la la hu hu heidi (heidiii) le caprette ti fanno ciao aaacci piiicchiaaa qui c'è un mondo fan-ta-stico aaaidi aaidi tenera co..
Sig.CLAUDIA PETROVNA: Aloha, amica Hawaiana. Bellezza... sei mica una lavoratrice dell'Ananas? Oppure lavori sul ciglio della strada come mia zia, che ristruttura i monumenti al Peccato dopo che hanno fatto quel che dovevan fare.
ELENA: Ma questa scellerata la volete occultare, per cortesia, madame??
NADIA: La porto io a giocare al gioco da tavola di Ficachu. Venga, asciuttissima regina mundi.
ZUZANA: Buonazera io ezere fenuta per laforo di donna di serfizio.
ELENA: Guardi, può benissimo parlare russo. L'unica che con non può farlo è la signorina Maria, la ''Russa a stelle e strisce''. Ma prego, mi segua in bagno, dove l'attendono le altre contesse.
ZUZANA: La seguo zoppicando, superstiziosa datrice.
In bagno le altre signorine sono in attesa di incontrare la nuova donna di servizio. Nadia e la Signorina Claudia Petrovna sono vicino allo scopino del water che giocano al gioco preferito della signorina Petrovna,"Le avventure di Ficachu", mentre le Signorine Anastasia e Svetlana sono nella vasca da bagno.
La porta si apre ed entrano Elena e Zuzana.
ZUZANA: Io presentare me stessa come Zuzana Ondrakksova.
ANASTASIA: Io presentare me stessa come Anastasia Myskina.
SVETLANA: Io presentare me stessa come Svetlana Fokina.
NADIA: Io presentare me stessa come sosia di Marylin Monroe.
ANASTASIA: Ci dica, in cosa è esperta, signorina Zuzana.
ZUZANA: In Reality Shows.
SVETLANA: Abbiamo a che fare con un'intellettuale... dicci che cosa ti piace dei programmi culturali?
ZUZANA: Mi piace quando Frònatan lo stilista dice "Amo, sono chic, amo sono toop amo, beeela". Poi oltre ai Reality mi interesso anche di programmi di cultura specifica, come "Bim bum bam", "Lunes e sfera di Lasifer".
SVETLANA: Carine quelle mutande di Gucci false che indossi come cappello, e anche quella giarrettiera che hai a tracolla.
ZUZANA: Stringe un po' ma volevo essere elegante per l'occasione.
ANASTASIA: Di certo non ha la mia classe quando mi vesto da Prezzemolo.
ELENA: Benissimo. Direi che può andarsene Signorina Ondrakksova. Le telefoneremo noi per comunicarle il risultato della nostra decisione.
ZUZANA: A risentirci, vetustissime fanciulle.
Elena accompagna la Signorina Zuzana alla porta. Anastasia e Svetlana rimangono in attesa nella vasca da bagno. La prima è straiata tipo la Maja desnuda, la seconda imita Patrizia del Grande Fratello.
SVETLANA: Amooooooooooooo che attidyd sei troppo chic amooooooo.
NADIA: Svetlana, quella Zuzana mi faceva tristezza, e a te?
SVETLANA: Io? Pettineuse!
ANASTASIA: Faceva schifo quella Galina Cocilova all'arancia. Era troppo culturale, intelligente.
All'improvviso entra Elena, che annuncia alle Principesse l'arrivo della seconda Signorina.
ELENA: Badesse, vi presento la signora Iroda Tulyaganova.
IRODA: Buonazera amike.
ELENA: Lei vuole parlare tettesco. Se lo sente più addosso e poi preferirebbe mantenere un certo distacco nei nostri riguardi, visto che ha bevuto del tè da poco.
IRODA: Io lafare sthirare, pulire pafimenti,pulire cessi e soprattutto fare ceretta sotto ascelle di me stessa.
ANASTASIA: Odorerai molto di sudore, suppongo.
IRODA: Di muskio, più che althro.
Svetlana intanto è tornata se stessa, mentre Anastasia mostra l'ombelico liposuzionato.
NADIA: Che veicolo possiedi?
IRODA: Una Kia Rio color verdolino crema digerita.
SVETLANA: Come vorrei averla anch'io! Dicci, ti intendi di "Sfera di Lasifer?"
IRODA: Io amare molto quel gioko perchè mia madre e mio padre avere inzegnato me ad amare esso. E' una tradizione, ci giokiamo da cinkue generazioni.
ANASTASIA: Bene, noi saremmo disposte ad assumerti, ma solo ad una condizione. Devi parlare russo, altrimenti ci disonorerai a morte e infangherai tutti i nostri cuori, perlaltro già di gelido marmo di russia asiatica.
IRODA: Non solo parlerò russo, ma vi fornirò in ogni occasione nomignoli in segno di devozione, trasparentissime nobildonne.
SVETLANA: Fantastica maestra, noi abbiamo deciso che sei assunta.
Parte quattro: Le signorine abbandonano il luogo a loro ostile
ANASTASIA: Ragazze! Aduniamoci affinchè possiamo dialogare l'una con l'altra
ELENA: Accorriamo madre superiora.
ZUZANA: Eccoci datrice immensa.
Sig.CLAUDIA PETROVNA: Mi sembra una buona idea. Dobbiamo parlare di noi stesse.
NADIA: Vi aspetto qui in salotto.
ANASTASIA: Questo luogo aspro, dove siamo approdate, ci rifiuta, rigetta noi, corpi estranei dal suo mondo fatto di storie incomprensibili all'occhio di noi sultane, storie di giovani, molto probabilmente non russi, che partono dalla propria casa e incontrano personaggi e strani esseri di natura non ben definita.
Sig.CLAUDIA PETROVNA: E' vero, dottoresse. Dobbiamo evaporare da qui, perchè nessuno ci tratta da vere signorine che bevono il tè.
SVETLANA: Ragazze, io approvo, e anche Elena. Ho comprato una valigia in pelle Guccissima made in Senegal apposta per fare i bagagli. Ho anche preso una camicia di forza di Armani per legare la madama Petrovna, ahimè colpita da un irreversibile malanno che non la fa ragionare, a volte, come una vera regina mundi russa.
NADIA: Io tornerò a casa mia, nella gelida Taiga.
ELENA: Allora arrivederci, russissime sceicche.
**Fine**
Parte cinque: Introduzione n°2
(Campanello): Tele bombastic tele fantastic chica chica bum bum mantic telebombastic shabadaba daba du poollonn pooollon combina guaaai la beniagnek.
DMITRIJ: Ma dove sono finite le pellicciose first-ladies? Saranno a bere vodka mischiata con tè nel peggior bar di Caracas o staranno intingendo del succedaneo di caviale nel tè nel negozio di nostra zia Adelina? Fatto sta che io dovevo parlare con loro delle mie amiche che si rifiutano di mangiare le bustine di Lipton crude. A proposito sono Dmitrj ma la notte mi chiamano Olga... chissaà per quale motivo.. forse per le calze a rete..
Parte sei: Le tre signorine sono rimaste senza casa e si sono rifugiate nel sottoscala del negozietto cinese di abbigliamento taorccato "Tokio".
SVETLANA: Che lusso! Che scintillio di merce contraffatta.
ELENA: E' la celebrazione della spudoratezza.
ZUZANA: Occapperi ragazze! Per i cinesi è facile fare moda, ergo non impicciamoci.
NADIA: Ergo?
ELENA: Ostio??
ANASTASIA: Non perdiamoci in queste smancerie da bicchier d'acqua. Su, cerchiamo di dialogare con le badesse di questo monastero della falsità scesa in terra.
XIAO XIAO: Potele aiutare voi stesse io misela cinese e regina mundi di questa pagoda dell'assurdo?
ELENA: L'espressione "regina mundi" l'ho inventata io, ne è testimone la professoressa Dè Filippo.
XIAO XIAO: Malìa?
ELENA: No!! Mi sto riferendo a Eduarda! Vile facilotta che non sei altro...
NADIA: Ebbene carissima Zi Zi noi volere che tu conferissi a noi l'onoreficenza di suore dell'ordine delle tarocchensi nonchè sottordine delle falsone emulatrici.
XIAO XIAO: Ochei. Io avrò fatto a voi incantesimo e sarete diventate novizie. Bidibi bobidu bu!
ZUZANA: Oddio sento che voglio cucire a mano,come se fossi una minorenne sfruttata, una borsa di Louis Xuitton con le stelline!!
NADIA: E la notte la festa è finita evviva la vita e il gelato al veleno di gianna tutta panna insieme alla sua sorellina Marida, l'Ispanica.
ANASTASIA: Sono Isabella di Castiglia messere, vorrei darle il mio fiore... non so se mi spiego.. la mia ... da deflorare.
ELENA: Anastasia accetto volentieri le tue lusinghe, accarezzatrice maliziosa.
All'improvviso entra la signorina Claudia Petrovna, che si trovava in bagno a farsi la ceretta sulla schiena.
Sig. PETROVNA: Che mi sono persa, comare?
XIAO XIAO: Senta, avvocatessa, le faccio una proposta, se mi va al negozio di alimentari e mi prende due carciofi che domani ho invitato mia nuora che si chiama Alga ed è pettegola come un facchino-facchina, le regalo una fetta del mio fondoschiena giallo.
Sig PETROVNA: Accetto, ma voglio anche dei peli di ascella odorosi.
ANASTASIA: Dimmi se senti me come fossimo una cosa sola... ora che ti ho dentro... batte forte inesorabilee...
La canzone di Anastasia evoca il demone Marcellina, la cantante delle Lollipop.
DEMONE DI MARCELLINA:(voce cavernosa) Uahaha gaga.. gaga... gaga... chi... osa oltraggiare il mio assolo...
ELENA: Marcella vattene altrimenti ti dò cento colpi di spazzola prima di andare a dormire senza cena!
MARCELLINA: E io mi faccio spaventare da una super regina come te? Sì. E per questo chiamo in mio soccorso Emmanuela delle Lucky Star.
EMMANUELA: Eccome Marcella! Cantiamo insieme così la pioggia inonderà il mondo e noi diventeremo le monarche assolute.
MARCELLA: Ora farò il mio assolo:Amamiiiii vieni con meee io ti ammoooo e tu lo saaai ououo doun down daun trariganeuei..
EMMA: Io sono quii e allora vieni e fai il tuo grido d'amore.
EMMA & MARCELLA: AAaAAAAAAAuaUAUUUAAUUUUUAIIIIiiiiiiiiiiiiijgh AAAAAAAA!
ANASTASIA: Sto affogando! Salvatemi
ANASTASIA: Io ezere Anastasia Myskina ed ezere trasferita me in Cermania infatti me atesso parlare tettesco.
SVETLANA: Io ora non fifere più Mosca, ma fifere Berlino (però zona est del muro di Perlino), kuindi me ezere semphre sotto dominio di patto di Moska
ELENA: Ma .. Svetly..sekonda cuera mondiale ezere finita tanti ani fa...
SVETLANA: Io rikordare ke ezere semphre Pio toticesimo
ANASTASIA: Svetthlana! Queli ezere ani sesshanta! Tu afere perzo testha dopo ke tu tornare fifere Cermania. Apphroposito, Elena, anke tu fifere Cermania?
ELENA: Io ora ke fifo Cermania me ezere moltho più rikka. Infatti mi sono komprata skarpe di Gucci in fera pele di sgualdrina di Leningrado con suola fatta di utero di aborto di bambino di Siberia essiccatho.
ANASTASIA: Kvalcuno afere visto la Signorina Claudia Petrovna, di krazia?
Sig.CLAUDIA PETROVNA: Eccomi! Vi ho portato il thè madame! Dottoresse, per caso avete visto il mio nuovo veicolo? Si tratta di una Ssayong Musso viola a pois verdi. Gradite dello zucchero signora Svetlana?
SVETLANA: No. Io ezere tethesca orahmai.
(Dopo aver bevuto il thè la signorina Claudia Petrovna cade in trance)
Sig.CLAUDIA PETROVNA: Ah, per dinci, d'ardir d'amor non voglio, ma perchè tu mi rendi la vita così facile! La vita è un cesso, ammiralo! Ma se tu fossi un cesso io non ti ammirerei, perchè è il fango la cosa che, sebbene sia lurida e piena di vermi pronti a divorarti anche l'anima, amo profondamente con tutto il mio cuore di pietra. Che cos'è in fondo una macchina giapponese quando si possono avere anche delle mutande giapponesi, che oltretutto sono prodotte in Cina. Ascoltiamo in silenzio l'eco delle urla di Ellida ed Alessia che sbraitano a destra e a manca e si picchiano, bestemmiando come due donne di facili costumi della tangenziale di Mosca (zona vicino alla Conad) che litigano mentre segnano il loro territorio con schizzipuzzi come fanno i gatti grigi di Parigi... Oimmeiii!
(Sviene)
SVETLANA: Elena,Anastasia,presto, noi dobbiamo kiamare nostra amika ke viene da freda siberia.
ANASTASIA:A quale amika ti stai riferendo, Sfetthlanna?
SVETLANA:Mi sto riferendo a Nadia,Anastasia. Orsù portatemi foglio fatto di pekora di Lituania con morbo di pecora pazza e penna fatta con false piume di ali di mio alter-ego-uccello. Ci serfe una nuofa amika, althrimenti restheremo sole kui, a Perlino. E poi sennò toccherebbe a noi di portare thè delle cinkue ad osphiti e alle Signorine che ci fengono a troffare, ke olthretutto se ne inthendono perchè sono russe.
Parte due: L'arrivo di Nadia
Sei anni luce più tardi Nadia riceve la lettera inviatale da Svetlana e prende le la sua Matiz gialla a losanghe marroni e si dirige verso la Germania.
Dopo un lungo viaggio finalmente giunge a destinazione e suona il campanello.
(CAMPANELLO): Iollala hi huuu iolla la hi hu il mio grido è ancora nouuououououuooo aaaaaaaaaaAAAAH! Devi dirlo che miaaami che mi aaaahmi devi dirlo fiiiiiiiiiUUUUnalmente E e per questo naufragaareeEeEe dimmi come tu mi vuoooioaaaoooi iaiaiaiaiaiiaaaaahh ... ...
(Dopo mezz'ora di campanello la signorina Claudia Petrovna apre la porta)
NADIA: Mi scuso per non sapere bene cosa dire.
Sig.CLAUDIA PETROVNA: Zitta, essere nullo, non vedi che sto giocando al Game boy... oh no Ficachu è esausto. Ora uso colpo-coda ... mf ... mf...aaaaahahahhah ahahha
NADIA: Se vuole le offro un calippo alla coca-cola, o preferisce essere messa in ginocchio sui ceci sotto alla cattedra?
ELENA: Chi ezere porta?
NADIA: Puoi parlare russo, Elena, sono io, la regina Nadia.
ANASTASIA: Ossantiddio! Nadia! Come osi non inginocchiarti di fronte alla presenza delle mie ciabatte da casa?
NADIA: Mi perdoni! Dottoressa erano lì ,nell'angolo, pensavo non fossero della vostra maestà. Avevo paura che se mi fossi inginocchiata di fronte a ciabatte che non le appartenevano, lei ne sarebbe stata disonorata a morte. Io le sono devota così come le sono devoti Lucifero, Lucignolo e Rambo Dotto Pisoletto.
ANASTASIA: Sono indignata. Io offesa da una povera regina di Siberia, Io maltrattata da colei che emana un odore nauseabondo, colei che fece da supplente e che la nominarono 47, morto che parla. Ma che volete saperne, voi, principesse, regine di cuori, gatte mammone.
SVETLANA: Eccomi. Posso dire una cavolata?
ELENA: No, per dindirindina, taci.
ANASTASIA: Nadia! Noi ti abbiamo convocata perchè dobbiamo cercare una nuova donna di servizio, e al più presto. Quindi ora noi ti accompagnamo nella tua stanza dove potrai incollare le tue rotelle e rielaborare.
Dimenticavo. Ho messo un letto a baldracchino nuovo.
NADIA: Sarà fatto, Imperatrice Assoluta. Nottetempo le preparerò un tè verde e le porterò il risultato ottenuto grazie al mio sangue sputato durante le ore di ginnastica all'asilo.
(Nadia va in camera sua)
Sig.CLAUDIA PETROVNA: Secondo me i Pokemon andrebbero censurati, nella sigla dice "prorompenti" a me sembra una parolaccia!
ELENA: Baronessa Petrovna, venga che l'accompagno in cucina a mangiare del tè solidificato.
Parte tre: Le Signorine di servizio
A notte fonda in cucina Anastasia, travestita da Prezzemolo, aspetta che Nadia porti il lavoro che le aveva richiesto. Finalmente arriva. Anche lei è travestita, ma da Otto Leprotto.
NADIA: Buon pomeriggio notturno, pulitissima sultana Anastasia.
ANASTASIA: Felice di vederla, ossequiosa madama. Allora che m'hai portato come frutto delle tue fatiche?
NADIA: Ho elaborato una lista di Signorine che verranno a farle visita per il lavoro che vuole dare loro. Sono tutte esperte giocatrici di bridge e di altri giochi intellettuali tipo "Roteò"o "I Lunes e la sfera di Lasifer". La prima signorina dovrebbe venire qui domattina alle undici, si chiama Zuzana Ondrakksova.
ANASTASIA: Bene. Allora Io, poichè animata da un'irrefrenabile e grandissima voglia di recarmi a letto, vado a nanna. Buonanotte luminosissima califfa.
NADIA:Arrivederla, eloquentissima arabo-fenicia
ANASTASIA: Veramente sono russa.
NADIA: Intendevo l'uccello, cherie.
ANASTASIA: Veramente sono di sesso femminile.
NADIA: Va bene buonanotte.
Ore undici. Puntualmente la signorina Zuzana suona il campanello, dopo aver parcheggiato la sua Mazda bianca a cuori rossi.
(CAMPANELLO): Devi dirlo che mi aaamiii devi dirlo che mi vuooohi... yollala hu hu yolla la la hu hu heidi (heidiii) le caprette ti fanno ciao aaacci piiicchiaaa qui c'è un mondo fan-ta-stico aaaidi aaidi tenera co..
Sig.CLAUDIA PETROVNA: Aloha, amica Hawaiana. Bellezza... sei mica una lavoratrice dell'Ananas? Oppure lavori sul ciglio della strada come mia zia, che ristruttura i monumenti al Peccato dopo che hanno fatto quel che dovevan fare.
ELENA: Ma questa scellerata la volete occultare, per cortesia, madame??
NADIA: La porto io a giocare al gioco da tavola di Ficachu. Venga, asciuttissima regina mundi.
ZUZANA: Buonazera io ezere fenuta per laforo di donna di serfizio.
ELENA: Guardi, può benissimo parlare russo. L'unica che con non può farlo è la signorina Maria, la ''Russa a stelle e strisce''. Ma prego, mi segua in bagno, dove l'attendono le altre contesse.
ZUZANA: La seguo zoppicando, superstiziosa datrice.
In bagno le altre signorine sono in attesa di incontrare la nuova donna di servizio. Nadia e la Signorina Claudia Petrovna sono vicino allo scopino del water che giocano al gioco preferito della signorina Petrovna,"Le avventure di Ficachu", mentre le Signorine Anastasia e Svetlana sono nella vasca da bagno.
La porta si apre ed entrano Elena e Zuzana.
ZUZANA: Io presentare me stessa come Zuzana Ondrakksova.
ANASTASIA: Io presentare me stessa come Anastasia Myskina.
SVETLANA: Io presentare me stessa come Svetlana Fokina.
NADIA: Io presentare me stessa come sosia di Marylin Monroe.
ANASTASIA: Ci dica, in cosa è esperta, signorina Zuzana.
ZUZANA: In Reality Shows.
SVETLANA: Abbiamo a che fare con un'intellettuale... dicci che cosa ti piace dei programmi culturali?
ZUZANA: Mi piace quando Frònatan lo stilista dice "Amo, sono chic, amo sono toop amo, beeela". Poi oltre ai Reality mi interesso anche di programmi di cultura specifica, come "Bim bum bam", "Lunes e sfera di Lasifer".
SVETLANA: Carine quelle mutande di Gucci false che indossi come cappello, e anche quella giarrettiera che hai a tracolla.
ZUZANA: Stringe un po' ma volevo essere elegante per l'occasione.
ANASTASIA: Di certo non ha la mia classe quando mi vesto da Prezzemolo.
ELENA: Benissimo. Direi che può andarsene Signorina Ondrakksova. Le telefoneremo noi per comunicarle il risultato della nostra decisione.
ZUZANA: A risentirci, vetustissime fanciulle.
Elena accompagna la Signorina Zuzana alla porta. Anastasia e Svetlana rimangono in attesa nella vasca da bagno. La prima è straiata tipo la Maja desnuda, la seconda imita Patrizia del Grande Fratello.
SVETLANA: Amooooooooooooo che attidyd sei troppo chic amooooooo.
NADIA: Svetlana, quella Zuzana mi faceva tristezza, e a te?
SVETLANA: Io? Pettineuse!
ANASTASIA: Faceva schifo quella Galina Cocilova all'arancia. Era troppo culturale, intelligente.
All'improvviso entra Elena, che annuncia alle Principesse l'arrivo della seconda Signorina.
ELENA: Badesse, vi presento la signora Iroda Tulyaganova.
IRODA: Buonazera amike.
ELENA: Lei vuole parlare tettesco. Se lo sente più addosso e poi preferirebbe mantenere un certo distacco nei nostri riguardi, visto che ha bevuto del tè da poco.
IRODA: Io lafare sthirare, pulire pafimenti,pulire cessi e soprattutto fare ceretta sotto ascelle di me stessa.
ANASTASIA: Odorerai molto di sudore, suppongo.
IRODA: Di muskio, più che althro.
Svetlana intanto è tornata se stessa, mentre Anastasia mostra l'ombelico liposuzionato.
NADIA: Che veicolo possiedi?
IRODA: Una Kia Rio color verdolino crema digerita.
SVETLANA: Come vorrei averla anch'io! Dicci, ti intendi di "Sfera di Lasifer?"
IRODA: Io amare molto quel gioko perchè mia madre e mio padre avere inzegnato me ad amare esso. E' una tradizione, ci giokiamo da cinkue generazioni.
ANASTASIA: Bene, noi saremmo disposte ad assumerti, ma solo ad una condizione. Devi parlare russo, altrimenti ci disonorerai a morte e infangherai tutti i nostri cuori, perlaltro già di gelido marmo di russia asiatica.
IRODA: Non solo parlerò russo, ma vi fornirò in ogni occasione nomignoli in segno di devozione, trasparentissime nobildonne.
SVETLANA: Fantastica maestra, noi abbiamo deciso che sei assunta.
Parte quattro: Le signorine abbandonano il luogo a loro ostile
ANASTASIA: Ragazze! Aduniamoci affinchè possiamo dialogare l'una con l'altra
ELENA: Accorriamo madre superiora.
ZUZANA: Eccoci datrice immensa.
Sig.CLAUDIA PETROVNA: Mi sembra una buona idea. Dobbiamo parlare di noi stesse.
NADIA: Vi aspetto qui in salotto.
ANASTASIA: Questo luogo aspro, dove siamo approdate, ci rifiuta, rigetta noi, corpi estranei dal suo mondo fatto di storie incomprensibili all'occhio di noi sultane, storie di giovani, molto probabilmente non russi, che partono dalla propria casa e incontrano personaggi e strani esseri di natura non ben definita.
Sig.CLAUDIA PETROVNA: E' vero, dottoresse. Dobbiamo evaporare da qui, perchè nessuno ci tratta da vere signorine che bevono il tè.
SVETLANA: Ragazze, io approvo, e anche Elena. Ho comprato una valigia in pelle Guccissima made in Senegal apposta per fare i bagagli. Ho anche preso una camicia di forza di Armani per legare la madama Petrovna, ahimè colpita da un irreversibile malanno che non la fa ragionare, a volte, come una vera regina mundi russa.
NADIA: Io tornerò a casa mia, nella gelida Taiga.
ELENA: Allora arrivederci, russissime sceicche.
**Fine**
Parte cinque: Introduzione n°2
(Campanello): Tele bombastic tele fantastic chica chica bum bum mantic telebombastic shabadaba daba du poollonn pooollon combina guaaai la beniagnek.
DMITRIJ: Ma dove sono finite le pellicciose first-ladies? Saranno a bere vodka mischiata con tè nel peggior bar di Caracas o staranno intingendo del succedaneo di caviale nel tè nel negozio di nostra zia Adelina? Fatto sta che io dovevo parlare con loro delle mie amiche che si rifiutano di mangiare le bustine di Lipton crude. A proposito sono Dmitrj ma la notte mi chiamano Olga... chissaà per quale motivo.. forse per le calze a rete..
Parte sei: Le tre signorine sono rimaste senza casa e si sono rifugiate nel sottoscala del negozietto cinese di abbigliamento taorccato "Tokio".
SVETLANA: Che lusso! Che scintillio di merce contraffatta.
ELENA: E' la celebrazione della spudoratezza.
ZUZANA: Occapperi ragazze! Per i cinesi è facile fare moda, ergo non impicciamoci.
NADIA: Ergo?
ELENA: Ostio??
ANASTASIA: Non perdiamoci in queste smancerie da bicchier d'acqua. Su, cerchiamo di dialogare con le badesse di questo monastero della falsità scesa in terra.
XIAO XIAO: Potele aiutare voi stesse io misela cinese e regina mundi di questa pagoda dell'assurdo?
ELENA: L'espressione "regina mundi" l'ho inventata io, ne è testimone la professoressa Dè Filippo.
XIAO XIAO: Malìa?
ELENA: No!! Mi sto riferendo a Eduarda! Vile facilotta che non sei altro...
NADIA: Ebbene carissima Zi Zi noi volere che tu conferissi a noi l'onoreficenza di suore dell'ordine delle tarocchensi nonchè sottordine delle falsone emulatrici.
XIAO XIAO: Ochei. Io avrò fatto a voi incantesimo e sarete diventate novizie. Bidibi bobidu bu!
ZUZANA: Oddio sento che voglio cucire a mano,come se fossi una minorenne sfruttata, una borsa di Louis Xuitton con le stelline!!
NADIA: E la notte la festa è finita evviva la vita e il gelato al veleno di gianna tutta panna insieme alla sua sorellina Marida, l'Ispanica.
ANASTASIA: Sono Isabella di Castiglia messere, vorrei darle il mio fiore... non so se mi spiego.. la mia ... da deflorare.
ELENA: Anastasia accetto volentieri le tue lusinghe, accarezzatrice maliziosa.
All'improvviso entra la signorina Claudia Petrovna, che si trovava in bagno a farsi la ceretta sulla schiena.
Sig. PETROVNA: Che mi sono persa, comare?
XIAO XIAO: Senta, avvocatessa, le faccio una proposta, se mi va al negozio di alimentari e mi prende due carciofi che domani ho invitato mia nuora che si chiama Alga ed è pettegola come un facchino-facchina, le regalo una fetta del mio fondoschiena giallo.
Sig PETROVNA: Accetto, ma voglio anche dei peli di ascella odorosi.
ANASTASIA: Dimmi se senti me come fossimo una cosa sola... ora che ti ho dentro... batte forte inesorabilee...
La canzone di Anastasia evoca il demone Marcellina, la cantante delle Lollipop.
DEMONE DI MARCELLINA:(voce cavernosa) Uahaha gaga.. gaga... gaga... chi... osa oltraggiare il mio assolo...
ELENA: Marcella vattene altrimenti ti dò cento colpi di spazzola prima di andare a dormire senza cena!
MARCELLINA: E io mi faccio spaventare da una super regina come te? Sì. E per questo chiamo in mio soccorso Emmanuela delle Lucky Star.
EMMANUELA: Eccome Marcella! Cantiamo insieme così la pioggia inonderà il mondo e noi diventeremo le monarche assolute.
MARCELLA: Ora farò il mio assolo:Amamiiiii vieni con meee io ti ammoooo e tu lo saaai ououo doun down daun trariganeuei..
EMMA: Io sono quii e allora vieni e fai il tuo grido d'amore.
EMMA & MARCELLA: AAaAAAAAAAuaUAUUUAAUUUUUAIIIIiiiiiiiiiiiiijgh AAAAAAAA!
ANASTASIA: Sto affogando! Salvatemi
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