La penso a grandi linee come lui:
http://www.albanesi..../educazione.htm
http://www.albanesi....educazione2.htm
http://www.albanesi....educazione3.htm
Ma parliamo in prima persona, va'.
*tazza di tè*
Si tratta certo di una questione controversa.
Un mio ipotetico figlio, se volesse giocare con i pokémon, beh se vuole penso che avrebbe tutto il diritto di farlo e io non ne avrei alcuno di sequestrargli le card (a meno che non sia per punizione in seguito a qualche comportamento errato dovuto ad esse), o di buttargli i beyblade o altre cose del genere.
Però è anche vero che prima o poi si deve crescere.
E che alcuni interessi, in certi casi, possono risultare "eccessivi" per quanto riguarda lo sviluppo della persona.
Ad un adolescente dovrebbero prima di tutto interessare la formazione personale e sociale, cioè studiare ciò che gli interessa, praticare un'attività formativa (es. sport o musica), stringere amicizie, viaggiare, fare nuove esperienze, farsi una cultura. In tutto questo giocare ai pokémon va benissimo, ma secondariamente, non in cima alle proprie priorità.
Liberissimi di non farlo e stare chiusi in casa a giocare e dedicarvi solo ai pokémon (in fondo anche quello è un passatempo in sè legittimo...), ma un giorno darete importanza ad altre cose e rimpiangerete di non avervi dedicato tempo fin dalla prima adolescenza al posto di stare a nerdare con le carte collezionabili e i siti internet a riguardo.
Perché la verità è che un giorno non saranno i pokémon la vostra reale ambizione, non saranno i pokémon la fonte di soddisfazione di una persona, non saranno i pokémon a qualificarvi umanamente e professionalmente in maniera positiva, non saranno i pokémon ciò per cui troverete un posto nel mondo e per cui gli altri vi accetteranno (anzi, occhio...), non saranno i pokémon la fonte della vostra felicità (a meno di accontentarvi).
Ci vuole moderazione.
Poi ci si ritroverà nell'età adulta in ritardo rispetto agli altri che hanno già fatto diverse esperienze; perché mentre gli altri coltivavano due di picche, giocavano a basket, nuotavano al mare o non vedevano l'ora di fare la gita del quinto a Barcellona, ci si preoccupava di trovare la card argentata ed elaborare deck rari.
Se nell'epoca in cui si dovrebbe invitare a uscire fuori una ragazza o partecipare a competizioni sportive, ci si rinchiude nel proprio mondo continuando i giuochi della propria infanzia (spendere tutto il denaro per collezionare carte/figurine, o stare tutto il giorno davanti ai videogiochi, o guardare solo cartoni magari di un certo tipo ecc.), è evidente che c'è qualcosa che non va.
Temerei anche che il mio ipotetico pargolo non sia socialmente inserito con i coetanei (male per lui), motivo per cui si aliena negli interessi (che NON vuol dire conformarsi al gregge e non avere una propria personalità!), il che potrebbe anche indicare una debolezza di carattere (se magari si vergogna di giocarci perché sa che il gruppo lo prenderebbe in giro, se non ha la determinazione di imporre il suo modo di essere e teme troppo il giudizio altrui). Io non credo farei tante storie se incontrassi qualcuno che gioca ai pokémon, però per altri non è così e mi dispiacerebbe se il mio futuro figlio dovesse essere emarginato o deriso per questo, influenzando la sua crescita.
Per questo cercherei preventivamente di indirizzarlo verso altre direzioni piuttosto che questa. Non potrei assolutamente starmene in disparte e lasciarlo sviluppare, fregandomene del tutto, solo un interesse accanito verso ciò che al momento ritiene superficialmente sia ciò che fa per lui.
Magari rischia di arrivare alle superiori che per scherzare da un nome al proprio zaino, non ha la minima idea di come relazionarsi con la ragazza adocchiata e si esprime in una maniera fuori dal mondo...
Insomma, preferirei sapere che mio figlio, arrivato ad una certa età, come passatempo fa gare di judo, suona blues, gira il centro in bicicletta e va nel bosco in escursione con gli amici, piuttosto che giocare ai pokémon (soprattutto se gli altri lo prendono in giro o lo evitano per questo);
che piuttosto che sapere a memoria i nomi di tutti i pokémon, si appassioni alle scienze o alle arti;
che ai tornei online di pokémon gliene freghi assai poco rispetto a, chessò, entrare a medicina, realizzare la propria ambizione col teatro/danza, entrare in polizia, farsi tesserare dalle giovanili della squadra, diventare un Bear Grylls o fare un figurone assieme al gruppo di amici nel primo concertino in pubblico ecc.
Non tanto per un pallino mio, quanto perché saprei che ne sarebbe lui per primo orgoglioso e ciò contribuirebbe a renderlo un adulto completo ed equilibrato, che possa quindi andare in contro alla vita e farsela soddisfacente.
Poi può anche darsi che da adulto da solo si appassioni ad un qualche gioco di carte collezionabili, o alle partite a D&D, o al fumetto d'autore, o ai modellini di qualcosa, mi va benissimo, ma come
hobby parziale che rappresenta una minima frazione della sua vita,
non la sua priorità o la prima cosa che viene in mente nel descriverlo.
Mi andrebbe decisamente meno bene se una volta adulto dedicasse la maggior parte del proprio tempo e denaro esclusivamente a fare cosplay di Dragon Ball in qualche fiera, a collezionare costose action figures magari fatte male, a scarabbocchiare doujin fantasticando di essere un mangaka, ad avere come soli argomenti di conversazione il fantasy o le tecnobubbole (poi vabbè la vita è sua e non posso costringerlo a fare diversamente)...
Non escludo anche che possa esistere anche un pargolo che riesca a crescere da gran figo e contemporaneamente a giocare ai pokémon in tutta tranquillità, anche se per ora in real life non ho mai incontrato nessuno così.
Anche per questo, i vostri genitori sbagliano certamente nel costringervi con la forza a fare qualcosa e nel buttarvi le vostre passioni, e piuttosto che dover fare una cosa per forza "perché sì" preferirei di gran lunga anch'io i pokémon per tutta la vita... ma mettetevi nei loro panni; e pensate anche voi se, fra dieci anni, in un vostro immaginario curriculum vitae, scriveste alla voce sugli interessi e le abilità coltivate "giocare ai pokémon". Ve l'assicuro, un giorno ve ne renderete conto.