SONDAGGIO: preferite dilatatori, piercing o tattoo?

Dilatatore, piercing o tatuaggio?

  • Dilatatore

    Voti: 1 3,2%
  • Piercing

    Voti: 9 29,0%
  • Tatuaggio

    Voti: 21 67,7%

  • Votatori totali
    31

Steph

Great Teacher
Mod
personalmente il piercing. il dilatatore mi dà fastidio solo a vederlo, piercing e tatuaggi dipende rispettivamente dalla locazione e dal significato. tipo stelline, fatine e mahori mi stanno sulle palle perché ormai sono ovunque. tribali un po' meno, ma sono comunque insulsi. anche i piercing in faccia mi danno fastidio... il meglio sono alle orecchie imho.

perché piercing? semplicemente perché si può togliere e si rimargina. togliere tatuaggi o dilatatori... meglio morire che avere la pelle in quello stato.

p.s. non ho nessuno dei tre, per ora. penso di mantenermi tale.
 
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SirMortazza

♥ STUNFISK CLUB ♥
togliere tatuaggi o dilatatori... meglio morire che avere la pelle in quello stato.
guarda che i dilatatori si tolgono, basta scalare di misura..e per i piercing la penso come te, infatti io il mio non ce l'ho in faccia. Si, e per i tatuaggi hai perfettamente ragione, lì davvero ti rovini la pelle e per toglierli è un macello.
 
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Carmageddon

AGE IS JUST A NUMBER
Admin
Non mi piacciono dilatatori e piercing (unica eccezione: l'industrial), mentre i tatuaggi mi son sempre piaciuti, e difatti ne ho due ma me ne farei un sacco.
 
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Reazioni: DDX

Evolvix 85

One is All, All is One
Sinceramente non sono attirato da nessuno dei tre, ma se dovessi sceglierne uno sceglierei un bel tatuaggio, quello mi garba di più degli altri.
 

Lord Pum

...the flavour of a life that fades away.
Non saprei scegliere perché li vedo ben diversi tutti e tre e con "funzioni estetiche" diverse fra loro. Al momento ho un piercing al lobo destro e sto iniziando a dilatare il lobo sinistro [fino a 1cm, non sono intenzionato ad andare oltre]. Appena possibile vorrei farmi dei tatuaggi, ma non mi trovo nelle condizioni economiche per poterli fare.

Comunque, non saprei, li vedo tutti e tre sullo stesso livello.
 

SirMortazza

♥ STUNFISK CLUB ♥
Non saprei scegliere perché li vedo ben diversi tutti e tre e con "funzioni estetiche" diverse fra loro. Al momento ho un piercing al lobo destro e sto iniziando a dilatare il lobo sinistro [fino a 1cm, non sono intenzionato ad andare oltre].
Ti prego arriva a 1.2! E' la dilatazione perfetta <3
 

DDX

Great!
Mod
Ho un tatuaggio e me ne farei volentieri altri, ma per ora ho spese più urgenti ed importanti. Gli altri due mai nella vita, non mi piacciono proprio.
 
P

Paolo Urraci

Mai e poi mai mi farei delle cose simili. Al di là dei motivi morali, che sono pur sempre la ragione principale, c'è pur sempre il fatto che una violenza tale al mio stesso corpo non me la farei mai e poi mai. Non capisco come fate a danneggiare voi stessi in una maniera simile.
 

Dxs

Mod
Mi fanno assolutamente ribrezzo piercing e dilatatori.

Per i tatuaggi : sì, mi fanno schifo anche quelli, e mi son sempre chiesto come sarà la pelle nel punto in cui viene fatto un tatuaggio con l'avanzare dell'età.
 

gGiova

e-ehi.
Da questo punto di vista il vantaggio dei piercing è che li puoi togliere come togli degli orecchini, il tattoo ti rimane a meno di costosi interventi

(Ciò non toglie che fanno ribrezzo)
 
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Mosq

Mod
UHM.. come ho già detto ho due piercing in faccia e due nell'orecchio, qui una foto recente in cui si vedono.

181299_3990032280328_962653409_n.jpg
 
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The King

Amministratore di condominio
A me non piacciono i piercing e i dilatatori, invece sono pro per i Tattoo! I tatuaggi mi piacciono tantissimo e infatti ne farò altri sul mio corpo, me ne sbatto il cazzo se alla gente non piacciono o se pensano "ah quello è tutto tatuato, sarà un drogato o un cattivone ah ah ah) pregiudizi infantili del cavolo!

Riguardo ai tattoo, potrai facilmente capirlo se pensi che quello da te chiamato "danno" viene in realtà considerato "arte" dai sostenitori.
Qualcuno che dice cose sensate.
 

Cerb

Parroco
ho un piercing al sopracciglio sinistro, fatto piu che altro per sfizio che altro.

un tatuaggio non mi dispiacerebbe, pero voglio essere sicuro sul soggetto prima di andare a farlo.

me ne sbatto il cazzo se alla gente non piacciono o se pensano "ah quello è tutto tatuato, sarà un drogato o un cattivone ah ah ah) pregiudizi infantili del cavolo!
se è il tuo datore di lavoro, fidati che non te ne sbatti tanto il cazzo
 

Pariston

马 炎 凯
Admin
Non mi dispiacciono né i piercing né i tatuaggi, ma con l'indecisione cronica che ho, se dovessi scegliere di farmi qualcosa, finirei probabilmente per pentirmene in poco tempo.

Non mi dispiace comunque vederli negli altri, che a volte stanno parecchio bene, come se indossassero un paio di occhiali particolarmente azzeccato.

Dovessi tatuarmi qualcosa però, lo farei in grande stile.
 

Lord Pum

...the flavour of a life that fades away.
Al di là dei motivi morali
Che non esistono, se non nella mente delle persone che non sanno pensare con la propria testa.

una violenza tale al mio stesso corpo non me la farei mai e poi mai. Non capisco come fate a danneggiare voi stessi in una maniera simile.
*si tocca il lobo* Meh, non mi fa male, non sanguina, non ho sentito dolore... Che violenza assurda è mai questa?

Sinceramente, che non ti piacciano ci può stare, son gusti, ma dire che è violenza è una cagata. Chi si fa una body modification, di qualsiasi tipo, lo fa mettendo in conto come vuole che diventi il suo aspetto estetico, lo vuole, e il corpo risponde alla mente. Non c'è alcuna violenza né danno. Questa è solo una scusa per giustificare i propri gusti.
 
P

Paolo Urraci

Sono cose stupide che non hanno nulla di scientifico. Sono evidente sintomo di quel tipo di trasgressività che nella nostra società non ci dovrebbe essere (né in altre).

Che non esistono, se non nella mente delle persone che non sanno pensare con la propria testa.
Esattamente il contrario: le persone che non ragionano con la propria testa fanno una cosa se piace alla massa. Le persone che ragionano una cosa la analizzano da un punto di vista oggettivo e imparziale, se poi la conclusione non è quella che vi va piacerino non è mica colpa nostra.

*si tocca il lobo* Meh, non mi fa male, non sanguina, non ho sentito dolore... Che violenza assurda è mai questa?
Ci mancasse altro che sanguinasse... in un tatuaggio, per fare un esempio: si tratta di aghi che ti entrano nella pelle (anche se poi se non erro vengono tolti ma intanto ti entrano). Il che porta a due conseguenze:

-La pelle viene ferita: pericolo di infezione nel momento in cui lo si fa

- Molto peggio del punto precedente: dolore atroce. Non so voi, ma io una delle cose di cui ho più paura sono le analisi del sangue. Non certo perché mi viene tolto del sangue dal corpo, né per una paura irrazionale, bensì per una paura causata al 100% dall'esperienza: so che ogni volta che mi entra l'ago nel corpo provo un dolore fuori dal comune. Può essere che per altri il dolore non raggiunga questi livelli, anzi sarà sicuramente così, ma da questo a dire che ne valga la pena di sorbirsi una tortura simile, poiché per tanto che possa essere più ridotto in altre persone sarà pur sempre macroscopico, credo che bisogni fare quello che dici tu: non ragionare.

Negli altri due casi che avete detto il danno è piuttosto ridotto ma non è comunque nullo e il discorso è lo stesso.
 
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Lord Pum

...the flavour of a life that fades away.
Esattamente il contrario: le persone che non ragionano con la propria testa fanno una cosa se piace alla massa. Le persone che ragionano una cosa la analizzano da un punto di vista oggettivo e imparziale, se poi la conclusione non è quella che vi va piacerino non è mica colpa nostra.
Premettendo che, dettami morali != punto di vista oggettivo e imparziale ne consegue che esattamente chi segue questi, spesso lo fa perché gli son stati inculcati e non perché vi ha fatto su un reale ragionamento. Siamo punto e a capo mi sembra, no?

Le persone che ragionano, a prescindere, lo fanno non solo da un punto di vista oggettivo e imparziale, ma anche soggettivo, in quanto tu che vivi la tua vita sei il metro di essa. Mettiti in testa che non esiste solo ciò che spieghi mediante l'oggettività.

Negli altri due casi che avete detto il danno è piuttosto ridotto ma non è comunque nullo e il discorso è lo stesso.
Si vede che non sai di cosa stai parlando, visto che stai paragonando un ago che entra, inietta ed esce, ad un ago che causa un foro che si dovrà cicatrizzare. Poi se tu riesci a definire questo "un danno ridotto", beh, evviva il falso relativismo.

Ci mancasse altro che sanguinasse... in un tatuaggio, per fare un esempio: si tratta di aghi che ti entrano nella pelle (anche se poi se non erro vengono tolti ma intanto ti entrano). Il che porta a due conseguenze:

-La pelle viene ferita: pericolo di infezione nel momento in cui lo si fa

- Molto peggio del punto precedente: dolore atroce. Non so voi, ma io una delle cose di cui ho più paura sono le analisi del sangue. Non certo perché mi viene tolto del sangue dal corpo, né per una paura irrazionale, bensì per una paura causata al 100% dall'esperienza: so che ogni volta che mi entra l'ago nel corpo provo un dolore fuori dal comune. Può essere che per altri il dolore non raggiunga questi livelli, anzi sarà sicuramente così, ma da questo a dire che ne valga la pena di sorbirsi una tortura simile, poiché per tanto che possa essere più ridotto in altre persone sarà pur sempre macroscopico, credo che bisogni fare quello che dici tu: non ragionare.
Guarda, già solo l'osservazione "anche se poi non erro vengono tolti" mi fa capire quanto tratti l'argomento [e quindi probabilmente non avrai neanche capito a quali "altre body modifications" mi riferivo]. Detto ciò, la tua è evidentemente una tua paura personale, rispettabilissima, ma con la quale tu giustifichi un [dis]gusto di cui a questo punto non sono neanche tanto sicuro della reale esistenza.

Cercherò di spiegare nuovamente il concetto: vedi il danno come abuso, l'abuso va contro la propria volontà [quando ricevuto], ma se la volontà accetta questo cambiamento, dov'è il danno? Non esiste, perché è una cosa voluta, è una cosa di cui si accettano le conseguenze. Non t'è mai capitato di dover rinunciare a qualcosa per averne un'altra? È un meccanismo di scelta che sta alla base della vita di tutti i giorni.

Te lo spiego anche da un altro punto di vista, nel caso in cui tu voglia attaccarmi su "il danno non è un abuso": il danno è una cosa negativa? Sì. Ho avuto conseguenze negative dai miei due piercing, di cui sto espandendo uno? No. Quindi non è un danno.
 
M

Makonik-san

1) Sono cose stupide che non hanno nulla di scientifico. Sono evidente sintomo di quel tipo di trasgressività che nella nostra società non ci dovrebbe essere (né in altre).

2) Esattamente il contrario: le persone che non ragionano con la propria testa fanno una cosa se piace alla massa. Le persone che ragionano una cosa la analizzano da un punto di vista oggettivo e imparziale, se poi la conclusione non è quella che vi va piacerino non è mica colpa nostra.

3) Ci mancasse altro che sanguinasse... in un tatuaggio, per fare un esempio: si tratta di aghi che ti entrano nella pelle (anche se poi se non erro vengono tolti ma intanto ti entrano). Il che porta a due conseguenze:

-La pelle viene ferita: pericolo di infezione nel momento in cui lo si fa

- Molto peggio del punto precedente: dolore atroce. Non so voi, ma io una delle cose di cui ho più paura sono le analisi del sangue. Non certo perché mi viene tolto del sangue dal corpo, né per una paura irrazionale, bensì per una paura causata al 100% dall'esperienza: so che ogni volta che mi entra l'ago nel corpo provo un dolore fuori dal comune. Può essere che per altri il dolore non raggiunga questi livelli, anzi sarà sicuramente così, ma da questo a dire che ne valga la pena di sorbirsi una tortura simile, poiché per tanto che possa essere più ridotto in altre persone sarà pur sempre macroscopico, credo che bisogni fare quello che dici tu: non ragionare.
1) Perchè, tu scegli le tue azioni solo in base alla scientificità (?) di esse? Allora i casi sono due: o sei un robot o sei strano.

Mi pare comunque che tu stia dando (solo in forma più elegante) indirettamente del "ragazzaccio" a chi piace questo genere di accessori: sappi che non è un razzismo meno odioso di quello verso gli omosessuali o gli individui di colore.

2) A parte il fatto che queste tre non sono cose "da massa", visto che piacciono soltanto ad una minoranza di persone. Detto ciò, io adoro casualmente i tatuaggi per una questione di gusti puramente personali, non certo perchè se li fa fare anche tizio X o tizio Y. Quindi non accusare di conformismo a caso.

3) Il tuo ragionamento è viziato in partenza dalla fobìa degli aghi (che evidentemente non tutti hanno) e dunque non obbiettivo.
 
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P

Paolo Urraci

dettami morali != punto di vista oggettivo
Di solito sì ma non nel mio caso: io ho l'abitudine di considerare una cosa morale solo se è oggettiva, proprio per evitare di rischiare di andare dalla parte della soggettività che può portare a sbagliare.

Guarda, già solo l'osservazione "anche se poi non erro vengono tolti" mi fa capire quanto tratti l'argomento [e quindi probabilmente non avrai neanche capito a quali "altre body modifications" mi riferivo].
Con questa frase intendevo dire che ne so poco dell'argomento ma abbastanza per arrivare a conclusioni corrette.

Cercherò di spiegare nuovamente il concetto: vedi il danno come abuso, l'abuso va contro la propria volontà [quando ricevuto], ma se la volontà accetta questo cambiamento, dov'è il danno? Non esiste, perché è una cosa voluta, è una cosa di cui si accettano le conseguenze. Non t'è mai capitato di dover rinunciare a qualcosa per averne un'altra? È un meccanismo di scelta che sta alla base della vita di tutti i giorni.Te lo spiego anche da un altro punto di vista, nel caso in cui tu voglia attaccarmi su "il danno non è un abuso": il danno è una cosa negativa? Sì. Ho avuto conseguenze negative dai miei due piercing, di cui sto espandendo uno? No. Quindi non è un danno.
Qui evidentemente non mi sono spiegato bene: intendevo dire da una parte che dovete essere strani forte per preferire una cosa del genere, dall'altra che continuo a non credere che lo preferite: ragionate così poco sulle cose che non vi rendete conto che al netto siano dannose anche per voi. Resta il fatto che farsi del male da soli non è reato e non lo deve essere: se siete masochisti il danno è solamente vostro.

Allora i casi sono due: o sei un robot o sei strano.
Sono strano, questo chiunque mi conosce lo sa bene. Resta il fatto che, in quanto strano e per nulla normale, sì, io scelgo le mie azioni sono in base alla scientificità.

A parte il fatto che queste tre non sono cose "da massa", visto che piacciono soltanto ad una minoranza di persone.
Mi sono espresso male: per massa in questo caso intendevo un tipo di persone che fanno le cose senza ragionare: intendevo un gruppo di persone che lo fanno per motivi assurdi e che quando una nuova persona ci entra a far parte lo fa "perché è figo"

Mi pare comunque che tu stia dando (solo in forma più elegante) indirettamente del "ragazzaccio" a chi piace questo genere di accessori: sappi che non è un razzismo meno odioso di quello verso gli omosessuali o gli individui di colore. [...]Detto ciò, io adoro casualmente i tatuaggi per una questione di gusti puramente personali, non certo perchè se li fa fare anche tizio X o tizio Y. Quindi non accusare di conformismo a caso.
Evidentemente continui a non capire ciò che voglio dire: fare una determinata cosa in sé non è sbagliato (nessuna: ci sono delle situazioni particolari in cui è giusto o necessario persino ammazzare). Quello che è sbagliato è: 1) il fatto che DI SOLITO le persone a cui piacciono queste cose sono persone sono persone che hanno grossi difetti sotto altri punti di vista. Poi, non so, magari qua siete tutte persone che fanno eccezione e allora chiedo scusa a tutti quanti, però visto che statisticamente parlando è molto difficile io non posso che presumere questo, in base ai dati che ho. 2) Poiché, come ho detto nel punto uno, DI SOLITO le persone che si fanno la cresta o cose simili son persone di bassissimo livello, allora è chiaro che una persona normale, che non sia di bassissimo livello, non si farà mai la cresta, perché significherebbe abbassarsi al livello delle altre, quindi anche se piace non lo si fa. L'unico caso in cui il suo atteggiamento è lecito è che sia nella consapevolezza che in tutti gli altri casi, o quasi, tale atteggiamento è sbagliato, che lo disprezzi e che faccia la stessa medesima cosa per un motivo che sia realmente diverso. naturalmente, però, non ha il diritto di lamentarsi se viene etichettata come persona di basso livello dall'altra gente, e questo perché le altre persone (quelle normali, dico) non possono sognarselo che lo faccia per un motivo sprovvisto di colpa.

Detto tutto questo, questo discorso è stato istruttivo anche per me perché mi ha permesso, nell'atto di rispondervi, di mettere bene in chiaro alcune mie posizioni che dopo aver esaminato le prime volte temevo di non riuscire più a mettere a fuoco e di dover sapere che sono vere solo perché tempo fa le ho esaminate e sono stato certissimo che fossero così. Adesso invece le ho rimesse a fuoco con maggior chiarezza e vi ringrazio per questo.
 
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