Corsa agli armamenti

gGiova

e-ehi.
Poco prima del 1914 la maggior parte delle potenze europee e statunitensi centuplicò la produzione di armi da fuoco e artiglieria pesante;

"Che bello, ho trovato un lavoro in una fabbrica di cannoni, ne produciamo un sacco, chissà a che servono!"

1914: prima guerra mondiale.

Poco prima del 1939 la maggior parte delle potenze europee e statunitensi e asiatiche centuplicò la produzione di armi da fuoco e artiglieria pesante;

"Che bello, ho trovato un lavoro in una fabbrica di carri armati, ne produciamo un sacco, chissà a che servono!"

1939: seconda guerra mondiale.

2010-2011-2012, la maggior parte delle potenze europee (tra cui anche Italia) e statunitensi e asiatiche sta producendo a manetta bombe nucleari;

"Che bello, ho trovato un lavoro dove si cotruiscono ordigni nucleari, chissà a cosa servono!"

...

Primo risultato cercando su google "Elite guerre mondiali"

Giovanni Papini ha scritto:
Siamo troppi. La guerra è una operazione malthusiana. C'è un di troppo di qua e un di troppo di là che si premono. La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia meno bocche intorno alla stessa tavola. E leva di torno un'infinità di uomini che vivevano perché erano nati; che mangiavano per vivere, che lavoravano per mangiare e maledicevano il lavoro senza il coraggio di rifiutar la vita.

Malthusianesimo

Voci secondo la popolazione mondiale oltre cui non dovremmo andare: 3 miliardi

Quanti siamo: 7 miliardi
 
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L

Larm

Suggerimento sul dove la guerra potrebbe cominciare.

Dimentichi peraltro che entrambi i conflitti precedenti erano stati preceduti da un lungo periodo di regno incontestato dell'economia capitalista e per la seconda guerra pure da una crisi economica mondiale con epicentro negli Stati Uniti.

E' probabile tra l'altro che a breve vi sarà un intervento occidentale in Siria votato dal Consiglio di sicurezza dell'ONU che darà forse il colpo finale alle nostre economie esangui.
 
L

Lucanik-san

Mah, non so fino a che punto sia il caso di fare allarmismo.

All'origine delle guerre mondiali ci furono cause piuttosto forti (assassinio di Francesco Ferdinando / politica espansionistica e guerrafondaia tedesca), ed almeno attualmente non mi pare ci siano i presupposti (non così gravi, almeno) per un conflitto su scala planetaria.
 
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gGiova

e-ehi.
Ah, vogliamo parlare delle truppe americane mandate in Iraq o Iran o non so dove (non mi ricordo, oddio) perché un documento annuinciava che questo stato possedeva un grande arsenale atomico e poi è saltato fuori che il documento era falso?

E delle truppe italiane che fanno stragi di civili in Libia perché sì?

Non dirmi che non sei rimasto spiazzato quando è stato annunciato al tg l'ingresso dell'Italia in Libia quando prima di allora non ci avevano detto proprio niente.
 
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AndreaLiteO

Passante
Ciao gGiova

Il tuo post fa molto pensare..diciamo che mi ha messo un pò d'ansia forse..diciamo pure che il pensiero di un ulteriore Guerra Mondiale sarà passato per la testa di tantissimi negli ultimi anni..la realtà odierna fa paura..letteralmente!!,,ogni giorno c'è qualcosa, in Italia e nel mondo..ci stiamo "Rubando il pane tra poveri!!" e qualche giorno ci toccherà uccidere il vicino per mangiare se andiamo avanti di questo passo..si spera sempre non accadrà mai..e si spera sempre di non capitarci mai in mezzo..nell'ultimo decennio abbiamo assistito alla guerra in medio oriente..spaventosa oserei dire..l'hanno chiamata in molti guerra di pace e di liberazione..ma non ne sono proprio convinto al 100%..motivi molteplici e ne potremmo parlare per ore ed ore..non mi volgio esporre con un giudizio naturalmente :) ..ma una guerra noi, fortunatamente, non sappiamo nemmeno cosa sia..Grazie a Dio..crisi mondiale?..sicuramente c'è anche quella a far paura..speriamo possa non influenzare una calamità del genere..speriamo di non scoprirlo sulla nostra pelle..

No Wars

Peace and Love
 
L

Larm

Mah, non so fino a che punto sia il caso di fare allarmismo.

All'origine delle guerre mondiali ci furono cause piuttosto pesanti (assassinio di Francesco Ferdinando / politica espansionistica e guerrafondaia tedesca), ed almeno attualmente non mi pare ci siano i presupposti (non così gravi, almeno) per un conflitto su scala planetaria.
L'assassinio di Francesco Ferdinando era solo una causa marginale, la cosiddetta goccia che fa traboccare il vaso ; le ragioni della prima Guerra Mondiale erano ovviamente in via di preparazione già da parecchi anni e aspettavano solo tale tipo di evento per scatenare il conflitto.

Faccio notare che inoltre :

1. Israele ha già minacciato svariate volte di attaccare l'Iran e non ha mai smentito finora tale intenzioni, anzi ha continuato tranquillamente la sua politica aggressiva che destabilizza la zona, accentuata pure probabilmente dalle rivolte del mondo arabo.

2. L'Iran ha già minacciato di fermare il distretto di Ormuz (da cui transitano 2/3 del petrolio mondiale) in seguito alle minacce occidentali di embargo a causa del loro programma nucleare segreto.

3. Gli Stati Uniti, da sempre alleati principali di Israele, sono in una situazione economica altrettanto disastrosa che l'Europa, e come si sa gli USA hanno partecipato alle due GM precedenti solo per salvare la propria economia e divenire la prima potenza economica mondiale.

4. Come già detto prima, la seconda GM era stata provocata da una crisi economica dello stesso tipo di quella attuale a cui i governi hanno dato la stessa risposta (austerità) e che ha avuto gli stessi effetti (rinforzo dei movimenti di estrema destra).

5. L'Europa è nell'impasse totale, incapace di prendere qualsiasi decisione autonoma, in balia dei mercati finanziari e con forti rischi d'instabilità interna ; e la guerra, come si sa, è sempre un buon diversivo per far dimenticare agli individui i problemi interni del proprio paese.

E' meglio direi non prendere sottogamba tali indici che continuano ad accumularsi, perlomeno se non si vuole arrivare troppo tardi a fatti ormai compiuti.
 

gGiova

e-ehi.
Sottoscrivo Larm.

Comunque è risaputo che gli Stati Uniti in precedenza hanno prima finanziato la guerra a una fazione, per poi finanziare i lavori di ricostruzione alla perdente

Gli Us sono quelli che ci guadagnano in ogni caso, insomma.

C'è anche da dire che le scorse ww sono state precedute da un periodo in cui (oltre a tutte queste cose) si era formata una mentalità generale profondamente viziata, in cui grandissima percentuale della popolazione credeva non potesse mai accadere nulla del genere (prima della 1 ww mai, dopo la prima mai più), e siamo nella stessa situazione come dimostra Luca. Purtroppo la gente ha imparato ad associare le guerre alle foto in bianco e nero...

Se sarà tutto come l'ultima volta ci sarà detto "L'italia è entrata in guerra, leva obbligatoria" senza pretesti ne anticipazione, causando il classico effetto sorpresa che ci farà dire "E io chi sono per impedirlo?" e ci farà andare allegramente a morire.
 
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L

Lucanik-san

L'assassinio di Francesco Ferdinando era solo una causa marginale, la cosiddetta goccia che fa traboccare il vaso ; le ragioni della prima Guerra Mondiale erano ovviamente in via di preparazione già da parecchi anni e aspettavano solo tale tipo di evento per scatenare il conflitto.
E con questo? Non v'è alcuna certezza (riguardo alla probabilità più o meno alta si può discutere, ma voi lo state presentando come il nostro inesorabile destino) sulla caduta di un'altra goccia; e fintanto che non cadrà, non traboccherà alcun vaso; e finchè non traboccherà, le presunte ragioni odierne saranno destinate a rimanere tali, senza ripercussioni pratiche. E ad oggi, fino a prova contraria, nessuna importante autorità internazionale è stata gratuitamente assassinata, nè qualche scalmanato ha pensato di ridurre il mondo ad un Imperivm Civitas dal vivo.

IMHO il vostro rimane allarmismo, ed in un momento delicato come questo è l'ultima cosa di cui il nostro paese (ed il nostro pianeta) ha bisogno. Servono piuttosto azioni concrete, possibilmente condite da una certa dose di ottimismo, per prevenire queste fatalità.

Ma comprendo che agire concretamente è chiedere troppo, quindi sarebbe quantomeno un buon inizio ricordare anche che i rapporti diplomatici internazionali non sono fermi a 70 anni fa. O che il genere umano, con Little Boy e Fat Man, ha già assaggiato un antipasto abbastanza esplicativo di cosa può voler dire uno scontro nucleare su larga scala e dubito gli convenga passare al primo piatto.

Fare i profetucoli catastrofisti del tipo "La fine del mondo è vicina, pentitevi fratelli" non ci porterà da alcuna parte. Anzi sì, ci porterà ancora più in basso.

Se poi ritenete opportuno vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo, con il terrore quotidiano che casa propria possa essere bombardata da un momento all'altro, fate pure. Dal canto mio, ho di meglio da fare che giocare al "piccolo Maya".

Si potrebbe dire, riassumendo, che non sono certo tranquilllo ma neppure troppo preoccupato; lo ero molto di più quando, di fronte alla mia città, in Kosovo si stava consumando un bagno di sangue.
 
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Maze

TypoMzn
Wiki
Be', come ci aveva fatto notare gGiova esistono le teorie complottiste, che comunque hanno un fondo di verità, ovvero che molti dei meccanismi politici e di ciò che determina la politica stessa è nascosto agli occhi di noi "comuni mortali". Il che implica che le probabilità che il vaso trabocchi sono molto più alte di quel che pensiamo, fino al punto da far diventare ciò una certezza all'atto pratico.
 
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Larm

Lucanik, non si tratta di allarmismo, ma di analizzare lucidamente la situazione internazionale osservando gli eventi recenti e la loro evoluzione potenziale nel caso non si facesse nulla. Fare finta che Israele non stia preparando un conflitto contro l'Iran, che l'UE e gli USA non abbiano già messo in atto sanzioni pesanti contro l'Iran e la Siria e che gli Stati Uniti non stanno mobilizzando le proprie forze militari nell'area mediorientale non è essere ottimista, è chiudere gli occhi di fronte alla realtà.

Tutto questo non significa che ci sarà una guerra, ma il fatto che vi siano sempre più condizioni favorevoli alla nascita di un conflitto e che nessuno dei governi sembri disposto a fare marcia indietro nei propri piani fa pensare che vi siano probabilità non inesistenti che qualcosa scoppi nei prossimi tempi.

Ora, vi sono attualmente due eventi che avranno luogo nel 2012 e che potrebbero avere un'importanza fondamentale nello scoppio di un conflitto : le elezioni presidenziali in America e in Francia. Le prime si svolgeranno in ottobre/novembre e certi analisti pensano che Israele potrebbe attaccare l'Iran durante l'estate di modo da mettere la pressione sulle urne. Le altre invece avranno luogo tra aprile e maggio, e per quanto la Francia abbia un peso strategico molto inferiore agli Stati Uniti, il suo presidente attuale (Sarkozy) è conscio di averle praticamente già perse ed è disposto a tutto pur di non abbandonare il suo posto ; una guerra sarebbe dunque la condizione ideale per distogliere l'attenzione degli elettori dalla sua politica e per convincerli di essere il solo timoniere che potrebbe guidare il paese verso la vittoria (del resto ha già fatto la stessa cosa per la Libia.) Il Regno Unito supporterebbe quasi sicuramente un'azione militare portata avanti da uno dei due paesi.

Per completare il quadro, aggiungiamo che la Siria ha già minacciato di bombardare Israele in caso d'intervento occidentale ; che l'Iran e la Russia si schiererebbero dalla parte della Siria (se non altro per evitare che gli USA estendano la loro influenza sulla zona), e la Cina probabilmente seguirebbe lo stesso percorso ; che la Germania ha già dichiarato il proprio sostegno a Israele in caso di conflitto con l'Iran... insomma, le alleanze sono già formate come nel 1914, e come nel 1914 il minimo passo falso potrebbe far saltare tutto in aria.
 
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ThunderShock

Meow cat, please meow back
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Mah, credo una terza guerra mondiale non sia vicina. Israele ha problemi con l'Iran da sempre (ma diciamoci la verità, è il governo iraniano che ha problemi con Israele. Ma già, gli israeliani sono cattivi, la lobby ebraica BLAH BLAH BLAH), così come li ha con più o meno chiunque lo circonda. Ma non è sicuramente l'unica nazione ad avere problemi; viviamo in un periodo nel quale le relazioni diplomatiche sono più efficaci di una guerra "vera", non fosse altro per il fatto che mandare un delegato costa meno dell'acquisto di un caccia da guerra.

Certo, la diplomazia non risolve tutti i problemi (*fa ciao ad Armenia e Azerbaijan e a Turchia e Cipro*) e sicuramente richiede tempo, ma da qui a predire una guerra mondiale solo perché ci sono delle coincidenze senza tener conto del fatto che sono passati decenni e decenni nei quali il mondo è cambiato drasticamente beh, mi pare un po' esagerato e allarmista.
 

Maze

TypoMzn
Wiki
Il fatto è che non è lo Stato a decidere cosa fare in base a ciò che costa meno, ma quelli che gli stanno dietro a decidere cosa far fare agli Stati in modo da lucrare di più. E una guerra porta guadagni più alti di un delegato e di tempi di pace in cui c'è crisi.
 
L

Larm

Mah, credo una terza guerra mondiale non sia vicina. Israele ha problemi con l'Iran da sempre (ma diciamoci la verità, è il governo iraniano che ha problemi con Israele. Ma già, gli israeliani sono cattivi, la lobby ebraica BLAH BLAH BLAH), così come li ha con più o meno chiunque lo circonda. Ma non è sicuramente l'unica nazione ad avere problemi; viviamo in un periodo nel quale le relazioni diplomatiche sono più efficaci di una guerra "vera", non fosse altro per il fatto che mandare un delegato costa meno dell'acquisto di un caccia da guerra.

Certo, la diplomazia non risolve tutti i problemi (*fa ciao ad Armenia e Azerbaijan e a Turchia e Cipro*) e sicuramente richiede tempo, ma da qui a predire una guerra mondiale solo perché ci sono delle coincidenze senza tener conto del fatto che sono passati decenni e decenni nei quali il mondo è cambiato drasticamente beh, mi pare un po' esagerato e allarmista.
Il problema è che attualmente vi sono svariati squilibrati al governo (al-Assad, Ahmadinejad, Netanyahu, Sarkozy) attaccati sia all'interno che all'esterno dei loro paesi rispettivi che tendono un po' a sbattersene della diplomazia e non esitano ad utilizzare tutti i mezzi possibili per mantenersi al potere. E' possibile ovviamente che tutto si risolva come la guerra fredda - e voglio ricordare che si è arrivati MOLTO vicini al conflitto nucleare - ma all'epoca gli Stati Uniti non avevano un debito pubblico astronomico e non attraversavano nessuna crisi economica particolare (la crisi petrolifera del 1976 l'hanno fatta pagare all'Europa al posto loro).

Sebbene la libertà umana sia tale che chiunque potrebbe fare marcia indietro se lo volesse, la realtà dei fatti è che molte volte ci si è lasciati trasportare meccanicamente dagli eventi ; è meglio in ogni caso studiare la situazione senza veli o ipocrisie se si vuole agire per essa.
 

gGiova

e-ehi.
Ma piuttosto scappo in Burkina Faso
Certo, convinto che se l'Italia entra in conflitto mondiale e sei incluso nella leva obbligatoria ti permettono di svignartela

Nelle due precedenti guerre quelli che non volevano andare a combattere LI FUCILAVANO.

Comunque a favore della teoria di Thundershock ci sarebbe che rispetto ad allora oltre ai giornali e il tg, controllati dal governo, c'è il web; solo una coincidenza che in corrispondenza con la corsa agli armamenti è partita questa campagna di censura contro Wikipedia?
 
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Maze

TypoMzn
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Basta fare tutto per tempo. E secondo te in certi paesi se ti presenti con una valigetta piena di soldi non ti danno la cittadinanza seduta stante? XD
 

ThunderShock

Meow cat, please meow back
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Il problema è che attualmente vi sono svariati squilibrati al governo (al-Assad, Ahmadinejad, Netanyahu, Sarkozy) attaccati sia all'interno che all'esterno dei loro paesi rispettivi che tendono un po' a sbattersene della diplomazia e non esitano ad utilizzare tutti i mezzi possibili per mantenersi al potere. E' possibile ovviamente che tutto si risolva come la guerra fredda - e voglio ricordare che si è arrivati MOLTO vicini al conflitto nucleare - ma all'epoca gli Stati Uniti non avevano un debito pubblico astronomico e non attraversavano nessuna crisi economica particolare (la crisi petrolifera del 1976 l'hanno fatta pagare all'Europa al posto loro).
Sugli squilibrati al governo in parte concordo. Al-assad è sicuramente un pazzo che non esista a uccidere i civili, ma è comunque un dittatore e i dittatori tendono a sbattersene di tutto&tutti, non solo della diplomazia. Attaccare la Siria con il pretesto di deporlo è uno scenario realistico, ma non credo si svilupperà una guerra su scala più larga.

Ahmadinejad e Netanyahu in un certo senso hanno i destini intrecciati: il primo non perde occasione per criticare e minacciare Israele, il secondo cerca di sfruttare le minacce per mostrarsi forte e degno di fiducia agli occhi dei cittadini israeliani, quindi sì, per Netanyhu una guerra contro l'Iran sarebbe utile per la popolarità. Ahmadinejad non avrebbe bisogno di passare all'azione e non avrebbe nemmeno convenienza a farlo, ma in caso di attacco israeliano un conflitto su scala più vasta non sarebbe un'ipotesi remota ma anche qui dubito avverrà.

Sarkozy lol, è disperatamente alla ricerca di voti (vedi tentativo di attirare voti dalla diaspora armena) ma avrebbe parecchia opposizione a un'ennesima guerra, dubito rischierà di perdere voti nel breve periodo.
 

gGiova

e-ehi.
Basta fare tutto per tempo. E secondo te in certi paesi se ti presenti con una valigetta piena di soldi non ti danno la cittadinanza seduta stante? XD
Dipende. Tranquillo, in Svizzera se ti fanno entrare è solo per poter mirare meglio al sedere quando ti calciano via, i comuni mortali non li lasciano trasferire
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L

Larm

Nelle due precedenti guerre quelli che non volevano andare a combattere LI FUCILAVANO.
All'epoca però la leva era obbligatoria per tutti i cittadini maschi di una certa età e durava più di un annetto. Al giorno d'oggi la leva obbligatoria è abolita in tutti i paesi occidentali (la Germania che era l'ultima ad averla ancora vi ha rinunciato definitivamente nel 2011), quindi non vedo come potrebbero convincere dei milioni di cittadini ad andare al fronte senza nessuna formazione militare, anche se in ogni caso qualche politico che ci prova con idee simili spunta sempre fuori ogni tanto.

Sarkozy lol, è disperatamente alla ricerca di voti (vedi tentativo di attirare voti dalla diaspora armena) ma avrebbe parecchia opposizione a un'ennesima guerra, dubito rischierà di perdere voti nel breve periodo.
Sarkozy non può perdere più voti di così, è odiato stabilmente dalla maggior parte dei cittadini e il suo bilancio come presidente è indifendibile, ormai rischia pure di farsi battere dall'estrema destra... In breve non ha nulla da perdere, ed è questo che lo rende ancora più pericoloso. Come Gheddafi o al-Assad, tutti i piccoli tiranni lottano fino all'ultimo sangue pur di non accettare la propria sconfitta.
 

gGiova

e-ehi.
All'epoca però la leva era obbligatoria per tutti i cittadini maschi di una certa età e durava più di un annetto. Al giorno d'oggi la leva obbligatoria è abolita in tutti i paesi occidentali (la Germania che era l'ultima ad averla ancora vi ha rinunciato definitivamente nel 2011), quindi non vedo come potrebbero convincere dei milioni di cittadini ad andare al fronte senza nessuna formazione militare, anche se in ogni caso qualche politico che ci prova con idee simili spunta sempre fuori ogni tanto.
Vabbé, mi sembra abbastanza ovvio che in caso di guerra seria come una mondiale cambieranno le leggi senza dire niente prima, e se pensi "E il parlamento?" oppure "Con il permesso di chi?" ti consiglio di vederti il Patto di Londra.

Il trattato di Londra fu stipulato nella capitale britannica il 26 aprile 1915 e firmato dal marchese Guglielmo Imperiali, ambasciatore a Londra in rappresentanza del governo italiano, Sir Edward Grey per il Regno Unito, Jules Cambon per la Francia e dal conte Alexander Benckendorff per l'Impero russo.Il trattato fu firmato in tutta segretezza per incarico del governo Salandra senza che il Parlamento, in maggioranza neutralista, ne fosse informato, e tale rimase finché i bolscevichi, giunti al potere in Russia dopo la Rivoluzione d'Ottobre, lo pubblicarono sul quotidiano Izvestija insieme ad altri documenti diplomatici segreti allo scopo di denunciare le trame della politica estera zarista.
 
L

Larm

Vabbé, mi sembra abbastanza ovvio che in caso di guerra seria come una mondiale cambieranno le leggi senza dire niente prima, e se pensi "E il parlamento?" oppure "Con il permesso di chi?" ti consiglio di vederti il Patto di Londra.
Non è questo il punto : i cittadini europei dell'inizio del XX° secolo erano tutti già addestrati alla guerra grazie al servizio di leva... come puoi oggi pensare d'inviare al fronte dei giovani di 20, 30 e pure 40 anni che non hanno mai preso in mano un'arma e che non hanno perlopiù la minima intenzione di rischiare la propria vita nella battaglia ? Credo che tutto sommato la gente sia diventata troppo intelligente - o troppo individualista - per accettare di farsi ammazzare per la patria, o più precisamente per gli uomini che ne tengono le redini. La sfiducia generale nei confronti dei rispettivi governi è già un motivo sufficiente per impedire di mobilizzare i cittadini. Ciò non impedisce però ai governi suddetti di usare il denaro pubblico per finanziare degli attacchi tramite dei professionisti.
 

gGiova

e-ehi.
Non è questo il punto : i cittadini europei dell'inizio del XX° secolo erano tutti già addestrati alla guerra grazie al servizio di leva... come puoi oggi pensare d'inviare al fronte dei giovani di 20, 30 e pure 40 anni che non hanno mai preso in mano un'arma e che non hanno perlopiù la minima intenzione di rischiare la propria vita nella battaglia ? Credo che tutto sommato la gente sia diventata troppo intelligente - o troppo individualista - per accettare di farsi ammazzare per la patria, o più precisamente per gli uomini che ne tengono le redini. La sfiducia generale nei confronti dei rispettivi governi è già un motivo sufficiente per impedire di mobilizzare i cittadini. Ciò non impedisce però ai governi suddetti di usare il denaro pubblico per finanziare degli attacchi tramite dei professionisti.
Beh, allora la guerra ci sarà comunque: contro il nemico se vado a combattere, civile se mi ribello.

Inutile dire che l'argomento riguarda precisamente me e molti di voi, entriamo preciso nell'età perfetta secondo loro :x (io tra due anni sicuro)
 
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L

Lucanik-san

Lucanik, non si tratta di allarmismo, ma di analizzare lucidamente la situazione internazionale osservando gli eventi recenti e la loro evoluzione potenziale nel caso non si facesse nulla. Fare finta che Israele non stia preparando un conflitto contro l'Iran, che l'UE e gli USA non abbiano già messo in atto sanzioni pesanti contro l'Iran e la Siria e che gli Stati Uniti non stanno mobilizzando le proprie forze militari nell'area mediorientale non è essere ottimista, è chiudere gli occhi di fronte alla realtà.
Io non analizzo la realtà con gli occhi, ma col cervello. Ed il cervello mi dice che nella storia recente ci sono stati dei periodi ben più rischiosi (quali la guerra del Vietnam e SOPRATTUTTO la guerra di Corea) attraverso i quali si è passati indenni, perlomeno nella stragrande maggioranza del globo: eppure era già stato versato del sangue, non ci si era limitati come oggi a minacce, ipotesi, intimidazioni e giochi psicologici.

Questi precedenti mi paiono dei motivi sufficientemente validi per credere che vi siano quantomeno ottime possibilità che questo polverone mediatico si risolva in un nulla di fatto, od al massimo in una guerretta di nicchia tra potenti.

Ma se il tuo timore è l'immobilismo, puoi stare tranquillo. Già in questo forum (che, nel suo piccolo, è uno specchio della società) abbiamo dimostrato di esser preparati sull'argomento e sui relativi rischi, il che è già qualcosa: l'ignoranza (e ad inizio ventesimo secolo era esageratamente più diffusa dei giorni nostri), oggi ostacolata anche dai potenti mezzi di comunicazione moderni, è la prima nemica dell'attivismo.

Per ogni individuo deciso a sfidare il mondo, ci saranno in proporzione sempre decine di alte cariche di altri stati più informate e determinate di noi a fermare la follia e contenere il più possibile i danni, nell'interesse di (quasi) tutti. Muammar docet.
 

Monsù Pyr3s

Lucerna Juris
Beh, allora la guerra ci sarà comunque: contro il nemico se vado a combattere, civile se mi ribello.

Inutile dire che l'argomento riguarda precisamente me e molti di voi, entriamo preciso nell'età perfetta secondo loro :x (io tra due anni sicuro)
ma scusa eh, semplicemente non ci vai, non mi sembra così complicato..se anche fanno una legge che impone la leva obbligatoria (fantapolitica), si raccolgono 500.000 firme e la si mette a referendum per abrogarla... o si fa causa al ministero della difesa e si solleva questione di legittimità costituzionale della norma... in ogni caso gli strumenti democratici per opporsi ci sono, e la guerra civile non rientra tra questi
 

Domination

Alalaga Boss
(ma diciamoci la verità, è il governo iraniano che ha problemi con Israele. Ma già, gli israeliani sono cattivi, la lobby ebraica BLAH BLAH BLAH)
Operazione piombo fuso e bombe al fosforo fanno capire che Israele è una povera innocentella e sono gli arabi brutti e cattivi che si fanno saltare per aria AHAHAHAHAH
 
L

Larm

Io non analizzo la realtà con gli occhi, ma col cervello. Ed il cervello mi dice che nella storia recente ci sono stati dei periodi ben più rischiosi (quali la guerra del Vietnam e SOPRATTUTTO la guerra di Corea) attraverso i quali si è passati indenni, perlomeno nella stragrande maggioranza del globo: eppure era già stato versato del sangue, non ci si era limitati come oggi a minacce, ipotesi, intimidazioni e giochi psicologici.

Questi precedenti mi paiono dei motivi sufficientemente validi per credere che vi siano quantomeno ottime possibilità che questo polverone mediatico si risolva in un nulla di fatto, od al massimo in una guerretta di nicchia tra potenti.
Sarà che si tratta di una guerra di nicchia tra potenti, ma l'embargo dell'UE sul petrolio iraniano (20% delle loro esportazioni) è ben reale e la minaccia di qualche mese fa di chiudere il distretto di Ormuz (in cui ripeto transita il 60% del petrolio greggio mondiale) pure. Temo che tu non prenda la misura di quello che significhi per l'Europa l'inaccessibilità improvvisa alla metà dei suoi rifornimenti in petrolio ; giusto per dare un'idea, non è proprio come non trovare più i propri biscotti preferiti al supermercato.

Essere passati più o meno indenni in un paio di conflitti non autorizza minimamente a sottostimare i pericoli esistenti. Bisogna valutare lucidamente la portata degli indici esistenti nel mondo, certo, ma non si è in diritto di escludere nessuno scenario.

Ma se il tuo timore è l'immobilismo, puoi stare tranquillo. Già in questo forum (che, nel suo piccolo, è uno specchio della società) abbiamo dimostrato di esser preparati sull'argomento e sui relativi rischi, il che è già qualcosa: l'ignoranza (e ad inizio ventesimo secolo era esageratamente più diffusa dei giorni nostri), oggi ostacolata anche dai potenti mezzi di comunicazione moderni, è la prima nemica dell'attivismo.Per ogni individuo deciso a sfidare il mondo, ci saranno in proporzione sempre decine di alte cariche di altri stati più informate e determinate di noi a fermare la follia e contenere il più possibile i danni, nell'interesse di (quasi) tutti. Muammar docet.
Uno degli scopi per cui si aprono questi topic è appunto per informarsi e per valutare concretamente la situazione in base ad eventi recenti. L'attitudine che consiste a dire "50 anni fa si è passati in svariate guerre ma siamo comunque sopravvissuti" mi sembra piuttosto controproduttiva in questi casi, e si ringrazia il cielo che i politici, giornalisti, diplomatici e studiosi non abbiano un giudizio altrettanto sbarazzino.

Del resto, se tutti pensassero che tale lavoro di analisi e d'informazione sarà sempre fatto da qualcun altro al posto suo puoi ben immaginare che in men che non si dica l'informazione che circola nel mondo sarebbe uguale a zero. Il fatto che altri facciano una buona parte del lavoro non ti esenta dall'analisi critica e seria della situazione (gli articoli di giornale sono fatti per stimolare a farsi la propria opinione, non per essere assorbiti passivamente come una pappa già pronta.)

Beh, allora la guerra ci sarà comunque: contro il nemico se vado a combattere, civile se mi ribello.

Inutile dire che l'argomento riguarda precisamente me e molti di voi, entriamo preciso nell'età perfetta secondo loro :x (io tra due anni sicuro)
Oltre agli strumenti già segnalati da Pyres, nessuno vieta ai cittadini di protestare in massa contro il governo che cerca di imporgli tali obbligazioni.

"La disobbedienza civile è il diritto imprescrittibile di ogni cittadino. Rinunciarvi significa rinunciare ad essere uomo" (Gandhi)
 
L

Lucanik-san

1) Temo che tu non prenda la misura di quello che significhi per l'Europa l'inaccessibilità improvvisa alla metà dei suoi rifornimenti in petrolio ; giusto per dare un'idea, non è proprio come non trovare più i propri biscotti preferiti al supermercato.

2) Essere passati più o meno indenni in un paio di conflitti non autorizza minimamente a sottostimare i pericoli esistenti. Bisogna valutare lucidamente la portata degli indici esistenti nel mondo, certo, ma non si è in diritto di escludere nessuno scenario.

3) Uno degli scopi per cui si aprono questi topic è appunto per informarsi e per valutare concretamente la situazione in base ad eventi recenti. L'attitudine che consiste a dire "50 anni fa si è passati in svariate guerre ma siamo comunque sopravvissuti" mi sembra piuttosto controproduttiva in questi casi, e si ringrazia il cielo che i politici, giornalisti, diplomatici e studiosi non abbiano un giudizio altrettanto sbarazzino.

4) Del resto, se tutti pensassero che tale lavoro di analisi e d'informazione sarà sempre fatto da qualcun altro al posto suo puoi ben immaginare che in men che non si dica l'informazione che circola nel mondo sarebbe uguale a zero. Il fatto che altri facciano una buona parte del lavoro non ti esenta dall'analisi critica e seria della situazione (gli articoli di giornale sono fatti per stimolare a farsi la propria opinione, non per essere assorbiti passivamente come una pappa già pronta.)
1) Tutt'altro che sempre la minaccia è seguita da fatti, bensì spesso è solo aria fritta mirata ad intimorire l'avversario: e con te, pare, ci sono già riusciti. Penso che non lasciarsi impaurire sia un requisito fondamentale per l'analisi lucida ed oggettiva di cui ti riempi la bocca, oltre che per intervenire fisicamente in modo tempestivo qualora ce ne fosse bisogno.

2) Neanche a sopravvalutarli, se è per questo. Di escluderli del tutto no, ma guardarli con una moderata tranquillità sì.

3) La tua attudine ("Ci è andata bene anche troppe volte finora, prima o poi qualcosa dovrà andare storto per la legge dei grandi numeri") non è meno deleteria, anzi.

4) Sai com'è, i giornalisti non possono pensarlo, visto che è il loro lavoro. E nè io, nè tu, nè gli altri qui lo siamo: però giustamente nessuno ci impedisce comunque di vagliare attentamente il momento storico, come ciascuno di noi sta facendo, me compreso.
 
L

Larm

1) Tutt'altro che sempre la minaccia è seguita da fatti, bensì spesso è solo aria fritta mirata ad intimorire l'avversario: e con te, pare, ci sono già riusciti. Penso che non lasciarsi impaurire sia un requisito fondamentale per l'analisi lucida ed oggettiva di cui ti riempi la bocca, oltre che per intervenire fisicamente in modo tempestivo qualora ce ne fosse bisogno.
Il topic, come suggerisce il titolo, parte da dei fatti concreti che sono tutto tranne che delle pure minacce. Mi sai spiegare perché gli Stati Uniti stanno mettendo i loro scudi antimissile in Europa centrale malgrado gli avvertimenti russi ? Perché l'Israele e l'Iran hanno recentemente raddoppiato il loro budget della Difesa e vi sono indizi molto seri che attestino lo sviluppo di un programma nucleare militare da parte del secondo (rapporto dell'IAEA del 18 novembre 2011) ? Puoi spiegarmi in quale modo investire tutto il patrimonio di un'economia esangue nella produzione di armi potrebbe sfociare in altra cosa che in una guerra ? Pensi forse che useranno tali armi da fuoco per coltivare verdure ?

Da notare poi che sia in Israele che in Iran vi sono già state contestazioni popolari enormi, ma nessuna di queste è riuscita a far smuovere di un centimetro la volontà dei dirigenti le cui minacce, come appena detto, sono state trasformate già da tempo in realtà palpabile. L'unica cosa chiara è che Israele non potrà mai attaccare l'Iran senza il sostegno degli USA, ma è anche possibilissimo che trascinerà questi ultimi in una guerra tramite un attacco preventivo (come sembrava già in procinto di farlo qualche mese fa.)
 
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Lucanik-san

Il topic, come suggerisce il titolo, parte da dei fatti concreti che sono tutto tranne che delle pure minacce.

Pensi forse che useranno tali armi da fuoco per coltivare verdure ?
L'armamento è per l'appunto una minaccia, volta ad avvertire il potenziale nemico che si è pronti all'azione in caso di rottura degli indugi. I fatti sono ben altri: bombardamenti, invasioni, attentati, etc. Il resto è pretattica.

Usare =/= servire. Servono indubbiamente a seminar morte, ma ciò non implica necessariamente che vengano usate in un futuro più o meno prossimo..
 
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Larm

L'armamento è per l'appunto una minaccia, volta ad avvertire il potenziale nemico che si è pronti all'azione in caso di rottura degli indugi. I fatti sono ben altri: bombardamenti, invasioni, attentati, etc. Il resto è pretattica.
Quindi secondo te bisognerebbe chiudere un occhio sul fatto che un paese vicino e ostile stia costruendo un esercito potentissimo fino a quando non avrà già raso al suolo metà delle tue terre con le bombe ?

Non ti viene il dubbio che agire sulla "pretattica", come tu la chiami, sia un modo per evitare i rischi di un conflitto ? E che l'unico modo per farlo sia di valutare seriamente i mezzi di cui un paese dispone o è intenzionato di dotarsi ?

Per fortuna che non sei né capo di Stato né diplomatico, il tuo "ottimismo" sarebbe già costato la morte e la sottomissione dei tuoi concittadini.
 
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