Quasi quasi è meglio se nei paesi nordici c'è un calo demografico. Tranquilli che gli autoctoni
stanno venendo rimpiazzati. E anche abbastanza velocemente. Inoltre dubito che a queste persone importi qualcosa dell'ambiente o del benessere del pianeta.
In Italia sono anni che viviamo in dittatura. Ultimo in ordine di tempo è stato Renzi. Andato al potere senza essere votato dal popolo (io nel 2013 avevo votato Letta, non sapevo nemmeno chi era Renzi). E anche lui ha fatto molte cose impopolari. Pensa solo alla
riforma costituzionale. L'
articolo 70. Con l'aiuto di
Re Giorgio.
Qualunquismo a Go Go intensifies. Posto che è decisamente off topic, io non ricordo di aver visto Giuseppe Conte nella scheda elettorale a marzo, quindi piantiamola con la menata del premier non eletto dal popolo. Per la costituzione il governo viene scelto dal Presidente dalla Repubblica, non dal popolo. Il popolo elegge solo ed esclusivamente il Parlamento. Se non ti sta bene fai una petizione per cambiare la costituzione. (p. s. il "dittatore" Renzi è stato criticato per l'aumento delle bollette causate dal rientro dai costi di incentivi statali sull'acquisto di pannelli fotovoltaici, traetene le conseguenze del caso)
Il mio ragionamento comunque voleva solo sottolineare come le dittature sia di sinistra che di destra si basano sui soldi che derivano da armi e petrolio in questo momento storico. Una dittatura invisa al popolo o all'esercito viene sovvertita con un colpo di stato. Avete mai visto parlare di carri armati green? Io no. Tra l'altro, non so quanto siate al corrente di cronaca internazionale, ma in Francia si sta iniziando a parlare di rischio colpo di stato da parte dei gilet jaune, che è un movimento innescato da cosa? Dagli aumenti sulla benzina. Se si rischia un colpo di stato per un aumento delle tasse sulla benzina, figuriamoci con un annuncio di rimozione totale del greggio (che ribadisco essere una cosa tecnicamente impossibile da effettuare senza buttare aree estese di un Paese in una situazione preistorica che credo violi un bel po' di leggi internazionali).
Meno catastrofismo, più ragionamenti sensati. Quello che un governo può fare ed è auspicabile faccia è investire in primis sulla cultura della raccolta differenziata. I problemi annessi allo smaltimento di rifiuti sono immensi ed è di immediata comprensione che ridurre della metà i rifiuti indifferenziati dimezza tali problemi. Questa è una cosa che può non richiedere investimenti non eccessivi (basta cambiare i programmi scolastici ministeriali per dare un imprinting ai bambini in tal senso e si avrà un ritorno sul lungo periodo).
Tutte le altre misure richiedono investimenti e quindi sono soggette alla condizione socio economica del Paese. In ordine credo che servirebbero investimenti sul lungo periodo in ricerca sulla produzione elettrica da tutte le fonti*. Parallelamente bisogna anche mettere in pratica tali ricerche ristrutturando periodicamente gli impianti di produzione esistenti in modo che siano più efficienti e meno inquinanti e/o costruirne di nuovi possibilmente basati su fonti rinnovabili, ed infine nei Paesi come l'Italia che acquistano una quantità sconsiderata di energia dall'estero, fare in modo che l'energia acquistata arrivi da fonti il meno inquinanti possibili. Serve a poco vantarsi di una produzione interna con le percentuali tra le più alte al mondo di rinnovabili quando poi hai un 30% di energia che acquisti dalla Francia prodotta con nucleare/carbone. Dopodiché bisogna agire sulle fabbriche incentivandole a ridurre le proprie emissioni (non imponendolo o il risultato è semplicemente che sposteranno le produzioni all'estero). Quindi servirebbe un enorme piano di investimenti in infrastrutture su rotaia perché il treno è il mezzo di trasporto con il maggior rapporto velocità/emissioni. Quindi, tra le altre cose, sì TAV. E poi si potrebbe lavorare sempre sulle infrastrutture per ridurre gli sprechi. Il 40% delle acque potabili italiane finisce in terra perché le tubature sono ormai un colabrodo, tanto per dirne una. Oggi esiste la competenza per costruire edifici NZEB (Near Zero Emission Building), bisogna ristrutturare gli stabili vecchi perché abbiano una efficienza energetica maggiore soprattutto per quanto riguarda i mezzi di controllo temperatura dell'aria (riscaldamento, ma anche soprattutto raffrescamento), e bisogna lavorare sul trasporto individuale. Incentivare i mezzi pubblici (bacioni al governo che ha bloccato il prolungamento della Lilla fino alla città di Monza perché incerti dell'utilità dell'infrastruttura, come se non ci fossero migliaia di lavoratori che la potrebbero usare come alternativa alla macchina per muoversi), renderli efficienti ed efficaci, creare zone a traffico limitato, incentivare il car sharing, l'uso della bicicletta.
Faccio presente l'esempio di Milano sull'"efficace": Comune e azienda trasporti hanno fatto il giro di tutti i municipi negli ultimi mesi con giornate aperte ai cittadini per ascoltare esigenze e proposte. E sempre l'azienda di trasporti quest'anno ha modificato diverse linee per seguire le esigenze dei cittadini. Ma in generale negli ultimi anni c'è stato un miglioramento generale del servizio di trasporti con una nuova linea metropolitana e una seconda in costruzione, aggiunta di tanti nuovi metodi per pagare il biglietto in mobilità: dall'SMS all'app al nuovo metodo, per il momento solo in metropolitana, di pagamento tramite carta di credito contactless. Il risultato è che in 10 anni abbiamo ridotto il numero di automobili per abitante (non ricordo i numeri precisi, ma credo da 80 a 70 circa). L'obiettivo per il futuro è arrivare a 50 con l'introduzione della zona a traffico limitato estesa a tutta la città*. Problema: la cittadinanza è in rivolta contro il Sindaco per questa iniziativa. Quindi, come dicevo dall'inizio, le imposizioni servono a poco, il problema è la mentalità di base perché il popolo non si rende conto del problema.
*Vengono bloccate auto sempre meno inquinanti a tranches ogni anno fino ad arrivare alla zona urbana con zero diesel, la questione è molto più complessa, se vi interessa cercate "Area B Milano".