La bellezza femminile

gGiova

e-ehi.
Comunque anche le donne sanno farsi avanti, e non pensare che voi uomini siate tutti bellissimi. Scommetto poi che se una ragazza non proprio bellissima ti chiedesse un'uscita, tu la rifiuteresti. Invece così sbagli: ogni donna è un'occasione, infatti la ragazza non proprio bella potrebbe essere anche l'ultima a chiederti un appuntamento!!
Preferisco non essere ipocrita.

Se una ragazza bellissima mi chiede di uscire gli grido SI!!

Se una ragazza carina mi chiede di uscire dico Si con allegria

Se una ragazza ne bella ne brutta mi chiede di uscire dico Si

Se un ragazzo travestito (irony) mi chiede di uscire dico di No

E si, è lo stesso vostro ragionamento, lo so. Non attaccarmi pure quando la penso come te XD
 
L

Larm

Comunque per quanto mi riguarda non esiste una bellezza interiore "pura", vale a dire che non si trasmette in qualche modo all'esterno nel modo di agire e di comportarsi. Una persona che è davvero bella dentro ti coinvolge e ti seduce anche se non dovesse essere splendida fuori. L'importante è di capire il proprio carattere, di lavorarlo e di permettergli di esprimersi in ogni suo gesto (incluso il modo di vestire), poiché solo così gli altri potranno riconoscerlo e apprezzarlo nel giusto modo.

Resta in ogni caso che se non si è capaci di amare una persona nel fisico come nel carattere nessuna relazione duratura è davvero possibile...
 

gGiova

e-ehi.
Resta in ogni caso che se non si è capaci di amare una persona nel fisico come nel carattere nessuna relazione duratura è davvero possibile...
Gli occhi vedono quello che gli vuole far vedere il cervello: Una ragazza può essere brutta non bella quanto vuoi, ma se riesce a farti innamorare del suo carattere, delle sue parole, della sua risata, non c'è niente da fare.

è un pensiero poetico ma vero: Mi ero innamorato di una che aveva un naso che di profilo era a triangolo rettangolo, una cosa assurda. Ma mi ero innamorato, perché un difetto così insignificante davanti a una personalità bellissima scompare.
 
L

Larm

Gli occhi vedono quello che gli vuole far vedere il cervello: Una ragazza può essere brutta non bella quanto vuoi, ma se riesce a farti innamorare del suo carattere, delle sue parole, della sua risata, non c'è niente da fare.

è un pensiero poetico ma vero: Mi ero innamorato di una che aveva un naso che di profilo era a triangolo rettangolo, una cosa assurda. Ma mi ero innamorato, perché un difetto così insignificante davanti a una personalità bellissima scompare.
Lo dico per esperienza, i bei caratteri ti possono lasciare in uno stato d'ammirazione, ma quando si arriva a certi rapporti intimi la delusione può essere forte. Così come una persona può sembrarti bellissima all'esterno, ma dopo due volte che ci vai a letto insieme ti sei già stufato.

Poi è chiaro che in genere una passione molto forte per una persona ti fa vedere positivamente quello che altrove vedresti come un difetto. Da cui la necessità di giudicare le persone nella loro totalità (anima e corpo) e non per dettagli separati.
 
Ultima modifica:

XMandri

back from hell
Non siamo volgari comunque, non osare prenderci in giro così, ai bambini di 13 anni volano già in bocca bestemmie e imprecazioni, tu consideri me volgare perchè ho usato un termine medico e loc perchè ne ha usato uno dialettale (e assolutamente non-volgare, roba che uno potrebbe usare a un dibattito televisivo e nessuno si stupirebbe). E sostanzialmente seguo anch'io il ragionamento di loc, ma vorrei anche precisare che 99 su 100 la ragazza travestito è la ragazza che non ha cura di sè stessa e della propria immagine. Nella nostra fascia d'età per una ragazza essere proprio brutta è veramente difficile imho
 

gGiova

e-ehi.
Lo dico per esperienza, i bei caratteri ti possono lasciare in uno stato d'ammirazione, ma quando si arriva a certi rapporti intimi la delusione può essere forte. Così come una persona può sembrarti bellissima all'esterno, ma dopo due volte che ci vai a letto insieme ti sei già stufato.

Poi è chiaro che in genere una passione molto forte per una persona ti fa vedere positivamente quello che altrove vedresti come un difetto. Da cui la necessità di giudicare le persone nella loro totalità (anima e corpo) e non per dettagli separati.
Cito una delle frasi di link più ricorrenti di fb tra le ragazze: "Vedo un bel ragazzo e mi dico: Sta con LEI??"

.. ci sono centinaia di sposi che guardo la moglie e mi chiedo come faccia; è una cosa che può capire solo il diretto interessato, pure un orrore della natura se sei innamorato della sua parte interiore può essere uno splendore per te; dopo la mezza età in genere succede quello che dici te perché dopo molti anni di matrimonio non c'è più la scintilla di un tempo, ma finché la coppia è affiatata lo "stato d'ammirazione" dura sempre.
 
Ultima modifica di un moderatore:
L

Larm

Cito una delle frasi di link più ricorrenti di fb tra le ragazze: "Vedo un bel ragazzo e mi dico: Sta con LEI??"

.. ci sono centinaia di sposi che guardo la moglie e mi chiedo come faccia; è una cosa che può capire solo il diretto interessato, pure un orrore della natura se sei innamorato della sua parte interiore può essere uno splendore per te; dopo la mezza età in genere succede quello che dici te perché dopo molti anni di matrimonio non c'è più la scintilla di un tempo, ma finché la coppia è affiatata lo "stato d'ammirazione" dura sempre.
Citerei il discorso di Alcibiade nel Simposio di Platone (sì lo so, le mie fonti non sono così alte) per dire che l'intelligenza può attirare e sedurre ma che essa non significa necessariamente che tale persona ci potrà piacere come compagno/a.

E' evidente che se non vi fosse un'affinità più che semplicemente corporea non si potrebbe amare una stessa persona fino a tarda età, ma senza il corpo l'anima non è nulla. Facciamo l'amore con degli esseri fisici e non solo con dei cervelli ; se una persona non ti piace immediatamente anche per il corpo (indipendentemente da quanto questo corpo sia "bello" per i canoni della società), una volta che si avranno finito gli argomenti di conversazione la persona smetterà automaticamente di sembrarci interessante.

In realtà, appunto, quando ami una persona sul serio la ami tutta, come un essere unico e insostituibile e non come un agglomerato di cose che ci piacciono. Quando riesci a dirti "la amo perché..." è già un buon motivo per rompere.
 

Connacht

:.::
Avrò anche 13 anni, ma penso di sapere meglio di te cos'è davvero la bellezza. Essa è una cosa futile ed effimera, noi umani ci affidiamo a canoni del genere solo perchè siamo stupidi. L'importante è essere belli dentro, e non truccarsi e vestirsi come Barbie solo per piacere a voi maschi, che non sapete guardare più in là di quattro belle curve!
Per caso i tuoi coetanei danno maggiori attenzioni ad altre ragazze che non sono te?

oppure il rapporto non dura più di due mesi!
Beh in realtà non è che gli unici rapporti ammissibili sono quelli in cui si spera di instaurare una lunga e proficua relazione sentimentale con possibili conseguenze nel proprio cammino di vita. Esistono anche rapporti in cui si è consapevoli che con quel partner non si vuole costruire qualcosa di più e ci si rende conto di non voler approfondire la cosa.

Bon, ci si piace, si sta bene insieme, tutto qui, si consumano rapporti sessuali perché siamo biologicamente programmati per desiderarlo, si vivono intensi momenti per un certo periodo di tempo, ma piantando dei paletti perché non si ha lo stimolo a legarsi di più con l'altro (tralasciamo il fatto in cui solo uno dei due partner è conscio di ciò mentre l'altro si illude, che è un discorso a parte). Può essere una storia dichiaratemente senza legami particolari, una scopamicizia, un "siamo fidanzati ma sappiamo già che ci lasceremo quando lui partirà, senza rancore, intanto stiamo bene insieme", un impegno all'inizio più serio ma che poi ci si rende conto di non provare qualcosa di più (è normale, mica dobbiamo per forza aver trovato l'anima gemella con cui costruire qualcosa di più), eccetera eccetera.

Ed esistono anche rapporti più "effimeri" da una sola notte, se sta bene ad entrambi, unicamente per provare piacere sessuale e non con l'intento di farsi un fidanzato/a con cui si spera di stare più di due mesi, non vedo cosa ci sia di strano nè perché non si dovrebbe fare.

Secondo me l'unica cosa che può essere sbagliata è quando si fa deliberatamente soffrire qualcuno. Perché noi cerchiamo l'amore, il sesso, l'affettività per stare bene, non per stare male.

Comunque mi dovete spiegare in base a cosa definire queste "doti intellettuali" che andate paventando come caratteristica fondamentale e irrinunciabile per costruire una relazione.

Cioè deve essere una studentessa di filosofia? Un portento matematico? Una che si interessa ai classici latini e ai film di Kubrick? Una che contribuisce alle discussioni della Cervelloteca di PCentral?

Senza queste caratteristiche è inequivocabilmente stupida e oca e brutta dentro ecc. e non meritevole di altro?

Ma ogni volta che vi è piaciuto qualcuno, fateci caso, è stato (solo) perché aveva qualche affinità "culturale" con voi?

No, seriamente, perché è una cosa così poco chiara che non si capisce quando un partner è ok da questo punto di vista e quando non è ok (nè in base a cosa giustificare le inevitabili eccezioni un po' incoerenti che al 100% tutti faremo).

P.S. ogni partner è prima di tutto un partner sessuale, DOPO subentrano altri motivi che fanno cementare il rapporto in qualcosa di più profondo. Se questo fattore iniziale non c'è, cade tutto il resto, stop. Se volessi semplicemente qualcuno con cui discutere di politica o gnoseologia quadrata, andrei a cercare amici di conversazione in biblioteca. Sembra brutto a dirsi ma è così. Se la pensate al contrario e siete 13enni, siete giustificati, col tempo capirete. Se la pensate al contrario e avete una decina di anni in più, temo che vi convenga farvi un'esame di coscienza perché altrimenti rimarrete "zitelli" a lungo. Per il resto ha già detto tutto Larm.

Loc ha scritto:
Giusto, facciamo come gli animali: Andiamo in centro Milano, prendiamo la prima ragazza che ci troviamo davanti e ingroppiamola in pubblico ..
Quasi: andiamo in un locale di Milano, prendiamo la prima ragazza che ci piace che ci troviamo davanti e poi, se ci giochiamo bene le nostre carte, passeremo in privato una serata piacevolissima per entrambi.

Entrambi mossi dall'istinto animale (per quanto più raffinato di quello di un tacchino e albergante nel nostro cervello assieme al raziocinio), a meno che siamo dei computer che simulano una realtà virtuale e non me ne sono accorto.

Cosa accadrà dopo poi è a discrezione di entrambi, tutto è possibile e dipende dal presupposto con cui si è entrati nel locale e di come si ha trovato questa persona.
 
L

Larm

Comunque mi dovete spiegare in base a cosa definire queste "doti intellettuali" che andate paventando come caratteristica fondamentale e irrinunciabile per costruire una relazione.

Cioè deve essere una studentessa di filosofia? Un portento matematico? Una che si interessa ai classici latini e ai film di Kubrick? Una che contribuisce alle discussioni della Cervelloteca di PCentral?

Senza queste caratteristiche è inequivocabilmente stupida e oca e brutta dentro ecc. e non meritevole di altro?

Ma ogni volta che vi è piaciuto qualcuno, fateci caso, è stato (solo) perché aveva qualche affinità "culturale" con voi?

No, seriamente, perché è una cosa così poco chiara che non si capisce quando un partner è ok da questo punto di vista e quando non è ok (nè in base a cosa giustificare le inevitabili eccezioni un po' incoerenti che al 100% tutti faremo).

P.S. ogni partner è prima di tutto un partner sessuale, DOPO subentrano altri motivi che fanno cementare il rapporto in qualcosa di più profondo. Se questo fattore iniziale non c'è, cade tutto il resto, stop. Se volessi semplicemente qualcuno con cui discutere di politica o gnoseologia quadrata, andrei a cercare amici di conversazione in biblioteca.
E' esattamente quello che cercavo di dire : una persona colta (che del resto è diversa da una persona intelligente) può essere buona al massimo per discutere di cose in comune, ma in genere se ti piace una persona colta è perché in realtà ti piace la persona stessa, eroticamente parlando. Del resto accade spesso che la persona amata ti faccia conoscere e apprezzare delle cose che non avresti mai cercato di tua spontanea volontà. Stare con una persona troppo simile a se stessi è una garanzia per annoiarsi in fretta.
 
L

Lucanik-san

è bella! fuori.

Non è bella dentro, ma è comunque bella fuori!
Per carità! Datemi pure del finocchio, ma a dirla tutta, per quanto mi riguarda è meno brutta dentro che fuori, il che la dice lunga. Sembra uno shemale!

non trovo nulla di male nel trombare per il puro gusto di trombare.
Il tuo ragionamento è valido fino a un certo punto, va contestualizzato. Per un teenager o su di lì certo che non vi è nulla di male, è giusto che si diverta e faccia le sue esperienze (anche se personalmente ho sempre volutamente evitato quel genere di rapporto, ma gusti). Una volta superata una certa età (approssimativamente la trentina), va messa la testa a posto però: non è pensabile che dei 30-40-50enni (e ce ne sono tanti, troppi) gareggino ancora con gli amici all'ultimo imene, come neopuberi arrapati. Prima o poi finisce il Tempo Delle Mele, superato il quale arriva il momento di anteporre la materia grigia al testosterone, nonchè di edificare se non esattamente una famiglia propriamente detta, perlomeno qualcosa di solido, serio e duraturo.

Apparte che, per usare certe espressioni, puoi andare su un forum apposito, pperchè io penserei male? La bellezza per caso è eterna? O dici così perchè anche tu sei parte di quel gruppetto che pensa solo al fisico?

Hai mai visto un animale che, prima di accoppiarsi, scarta le femmine brutte?

Fammi sapere se mi sbaglio, perchè mi pare che solo perchè io sono una ragazza che cerca di far capire agli uomini che se vogliono una bella relazione devono cercare anche il carattere e l'affinità intellettuale in una ragazza, mi state assaltando! :(
Con la metafora del pene, Shika intendeva solo dire che è doveroso che tu abbia le tue idee, ma non che tu debba per forza inculcarle agli altri, anche se legittime.

Scommetto poi che se una ragazza non proprio bellissima ti chiedesse un'uscita, tu la rifiuteresti. Invece così sbagli: ogni donna è un'occasione, infatti la ragazza non proprio bella potrebbe essere anche l'ultima a chiederti un appuntamento!!
/thread

Gli occhi vedono quello che gli vuole far vedere il cervello: Una ragazza può essere brutta non bella quanto vuoi, ma se riesce a farti innamorare del suo carattere, delle sue parole, della sua risata, non c'è niente da fare.
E' tragicamente vero. Ancora oggi rabbrividisco ripensando a certe mie cotte passate che a loro tempo mi parevano Bar Rafaeli e Jessica Biel.

1) Per caso i tuoi coetanei danno maggiori attenzioni ad altre ragazze che non sono te?

2) Beh in realtà non è che gli unici rapporti ammissibili sono quelli in cui si spera di instaurare una lunga e proficua relazione sentimentale con possibili conseguenze nel proprio cammino di vita. Esistono anche rapporti in cui si è consapevoli che con quel partner non si vuole costruire qualcosa di più e ci si rende conto di non voler approfondire la cosa.

Bon, ci si piace, si sta bene insieme, tutto qui, si consumano rapporti sessuali perché siamo biologicamente programmati per desiderarlo, si vivono intensi momenti per un certo periodo di tempo, ma piantando dei paletti perché non si ha lo stimolo a legarsi di più con l'altro (tralasciamo il fatto in cui solo uno dei due partner è conscio di ciò mentre l'altro si illude, che è un discorso a parte). Può essere una storia dichiaratemente senza legami particolari, una scopamicizia, un "siamo fidanzati ma sappiamo già che ci lasceremo quando lui partirà, senza rancore, intanto stiamo bene insieme", un impegno all'inizio più serio ma che poi ci si rende conto di non provare qualcosa di più (è normale, mica dobbiamo per forza aver trovato l'anima gemella con cui costruire qualcosa di più), eccetera eccetera.

Ed esistono anche rapporti più "effimeri" da una sola notte, se sta bene ad entrambi, unicamente per provare piacere sessuale e non con l'intento di farsi un fidanzato/a con cui si spera di stare più di due mesi, non vedo cosa ci sia di strano nè perché non si dovrebbe fare.

andiamo in un locale di Milano, prendiamo la prima ragazza che ci piace che ci troviamo davanti e poi, se ci giochiamo bene le nostre carte, passeremo in privato una serata piacevolissima per entrambi.

Entrambi mossi dall'istinto animale (per quanto più raffinato di quello di un tacchino e albergante nel nostro cervello assieme al raziocinio), a meno che siamo dei computer che simulano una realtà virtuale e non me ne sono accorto.

3) Comunque mi dovete spiegare in base a cosa definire queste "doti intellettuali" che andate paventando come caratteristica fondamentale e irrinunciabile per costruire una relazione.

Cioè deve essere una studentessa di filosofia? Un portento matematico? Una che si interessa ai classici latini e ai film di Kubrick? Una che contribuisce alle discussioni della Cervelloteca di PCentral?

Senza queste caratteristiche è inequivocabilmente stupida e oca e brutta dentro ecc. e non meritevole di altro?
1) Pum, per piacere, non facciamoci riconoscere.

2) Vedi mia risposta a Iro

3) Ad esempio una ragazza che ti aiuti/consigli/stimoli/supporti nel tuo percorso di studi e/o professionale, piuttosto che una sfalzina che ti contagia la svogliatezza; od ancora, una tipa che collabori nel mantenere pacifici i rapporti interfamiliari (anche chiudendo un occhio a volte), piuttosto che una "appicciafuèk" (come si dice dalle mie parti = accendifuoco = una semina-zizzania, insomma) che non perde occasione per accapigliarsi con la suocera o la cognata di turno.

L'atto carnale costituisce solo una minima parte della vita di coppia, e senza le caratteristiche suddette è difficile che la consistente parte restante (routine quotidiana) possa reggere, e con essa l'intero rapporto.

Tutto qui: si intendeva semplicemente la compagna che ti risolve i problemi anzichè crearteli, senza che necessariamente sia laureata in astrofisica o che abbia competenze di filologa Alessandrina.
 
Ultima modifica:

Carmageddon

AGE IS JUST A NUMBER
Admin
Boh, io vedo un off-topic in ogni post di questo topic... non capisco cosa c'entrino ruby e la bellezza femminile (scusate eh, ma voi che state ore e ore su internet andate a pescare una prostituta asfaltata come ruby, quando nell'immenso mare del web c'è topa molto più di qualità? Ma sapete che ci sono trans che a bellezza le danno tanta, ma tanta merda?)

E comunque, nel suo caso non parlerei di bellezza, ma di fortuna: ho visto ragazze molto più belle e fresche sulla Strada Statale 13.

Lei, se non fosse stato per la fortuna, a quest'ora starebbe vendendo stracci cinesi in una bancarella, come molte sue connazionali.
 

Steve

il magnifico
E' esattamente quello che cercavo di dire : una persona colta (che del resto è diversa da una persona intelligente) può essere buona al massimo per discutere di cose in comune, ma in genere se ti piace una persona colta è perché in realtà ti piace la persona stessa, eroticamente parlando. Del resto accade spesso che la persona amata ti faccia conoscere e apprezzare delle cose che non avresti mai cercato di tua spontanea volontà. Stare con una persona troppo simile a se stessi è una garanzia per annoiarsi in fretta.
Ma se conosciamo l'altro nella misura in cui abbiamo l'altro in noi, e cioè nella misura in cui noi siamo lui, allora non possiamo parlare di una sostanziale identità tra noi e l'altro sotto l'aspetto gnoseologico? E cioè, se ciò che posso comprendere dell'altro lo comprendo solo nella misura in cui ne partecipo, allora devo ammettere che l'altro è sempre qualcosa di uguale a me, per quanto io lo capisca.

Capito?
 
L

Larm

Per comprendere qualcosa devi essere già distinto della cosa compresa. Se l'altro fosse in tutto e per tutto identico a me la sua comprensione non apporterebbe nessun cambiamento. Questo vale per ogni forma di comprensione, dall'assimilazione (ingestione di alimenti nutritivi o acquisizione di competenze pratiche) all'affezione (in cui si riconosce necessariamente l'altro come un oggetto privilegiato della nostra attenzione.)

L'altro può al limite confermare la mia identità in modo più o meno ampio, oppure può liberare delle parti della mia identità che non si sarebbero mai manifestate da sole per svariati motivi. Ma può fare tutto questo solo perché è un altro, cioè perché non è me stesso.

L'essere umano non può comprendersi e riconoscersi da solo. Ha sempre bisogno di qualcos'altro per farlo, fosse anche solo un libro o uno specchio. Ma anche il libro e lo specchio, in fin dei conti, rinviano sempre ad altre persone.
 
Ultima modifica:

Steve

il magnifico
Per comprendere qualcosa devi essere già distinto della cosa compresa. Se l'altro fosse in tutto e per tutto identico a me la sua comprensione non apporterebbe nessun cambiamento. Questo vale per ogni forma di comprensione, dall'assimilazione (ingestione di alimenti nutritivi o acquisizione di competenze pratiche) all'affezione (in cui si riconosce necessariamente l'altro come un oggetto privilegiato della nostra attenzione.)

L'altro può al limite confermare la mia identità in modo più o meno ampio, oppure può liberare delle parti della mia identità che non si sarebbero mai manifestate da sole per svariati motivi. Ma può fare tutto questo solo perché è un altro, cioè perché non è me stesso.

L'essere umano non può comprendersi e riconoscersi da solo. Ha sempre bisogno di qualcos'altro per farlo, fosse anche solo un libro o uno specchio. Ma anche il libro e lo specchio, in fin dei conti, rinviano sempre ad altre persone.
e quindi che senso ha nel momento in cui uno si riconosce partecipe del tutto come del principio stesso di unità a cui si riferisce ogni tipo di conoscenza? Cioè cosa è esattamente l'altro se nella misura in cui lo comprendiamo egli diventa noi (o, il che è uguale, noi diventiamo lui)? E per parlare di bellezza, dove sta? Negli occhi di guarda o negli occhi di chi è guardato?
 
L

Larm

Non ho mai detto che l'altro diventa noi quando lo comprendiamo. E' più vero il contrario, cioè che siamo noi a diventare qualcos'altro quando comprendiamo l'altro. Nel caso più banale dell'assimilazione di sapere, non è la conoscenza che cambia quando la integro alle mie capacità, sono io che cambio tramite l'acquisizione di una nuova competenza. Il saper nuotare non è differente che io lo sappia fare o meno, ma quando imparo a nuotare acquisisco delle capacità che mi rendono diverso da una persona che non sa nuotare.

Nel caso degli esseri umani, poiché ci è impossibile di assimilare la totalità dell'altra persona in noi stessi, la comprensione dell'altro lascia sempre e comunque visibile lo spazio della comprensione di noi stessi. Per questo motivo la comprensione di altri individui fa parte della riconoscenza (o del riconoscimento), e non della conoscenza. Posso capire un'altra persona solo ed esclusivamente se la riconosco come un tutto nettamente separato da me stesso, e la forza della comprensione dipende da quanto sono capace di riconoscermi in essa.

Per quanto riguarda la bellezza, mi pare chiaro che essa dipenda dalla capacità di riconoscere nell'altro, o il tipo di persona maggiormente apprezzato dalla società di cui si fa parte, oppure ciò che più si avvicina a se stesso. Nel primo caso sono attirato da un tipo, nell'altro da un individuo. Non è contraddittorio dire di apprezzare le ragazze formose, alte e con i seni grossi e avere nel mentre come partner solo delle ragazze piccole, magre e piatte, poiché gli standard sociali e le preferenze personali sono due cose nettamente differenti.
 
Ultima modifica:
Top Bottom