Elezioni Politiche 2022.

Ne parliamo anche qui?

Immagino che anche quelli meno interessati al mondo della politica sappiano che il 25 settembre si tornerà a votare per il rinnovo del Parlamento (in Sicilia si voterà anche per le Regionali), dopo la caduta del Governo Draghi a luglio. La vittoria della coalizione di (centro?)destra sembra da mesi scontata, i sondaggi continuano a premiarla, e all'orizzonte nulla sembra presagire un invertimento di rotta: i partiti di centro-sinistra sono al momento impegnati in riunioni e discussioni per creare una più ampia possibile coalizione che possa indebolire il più possibile il futuro governo dell'asse Meloni-Salvini-Berlusconi (al netto delle dichiarazioni rilasciate, sembra ormai abbastanza ovvio che non puntino minimamente alla vittoria, traguardo che sembra a tutti irraggiungibile), coalizione che in ogni caso escluderà il Movimento 5 Stelle, dal PD accusato di essere la causa principale della caduta del governo Draghi e ormai ritenuto un partito inaffidabile; tanto più che Conte ha dichiarato più volte che i 5S correranno da soli.
Centro delle attenzioni della stampa, nell'ultimo periodo, è sicuramente Carlo Calenda. Il suo partito, Azione, federatosi con +Europa, ha accolto tra le sue fila - tra gli altri - Mariastella Gelmini e Mara Carfagna, fuoriuscite da Forza Italia in seguito alla caduta di Draghi e aveva deciso di coalizzarsi anch'esso con il PD, fino a quando non si è tirato indietro.
Dando uno sguardo a destra, invece, le acque sembrano apparentemente più tranquille, forse tranquillizzata dai tantissimi sondaggi che in questi mesi danno come primo partito quello di Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia. Dopo qualche giorno di turbolenza, in cui Lega e Forza Italia si erano mostrati cauti sul metodo di scelta del Presidente del Consiglio, lo scontato accordo è alla fine arrivato: il PdC verrà indicato dal partito col maggior numero di voti ricevuti (è quindi già scritto che sarà Fratelli d'Italia a farlo); e mentre a sinistra ancora si litiga per trovare accordi e alleanze, a destra la campagna elettorale è entrata nel vivo già da un pezzo: Berlusconi è tornato a fare le classiche promesse di repertorio, Salvini è tornato a farsi un giro a Lampedusa per ricalvalcare il suo più grande cavallo di battaglia, (la lotta all'immigrazione), mentre dal canto suo la Meloni sta dipingendosi come una leader più moderata di quanto abbia fatto in passato, condividendo la lotta all'immigrazione e l'impegno contro le tasse dei suoi alleati, ma allo stesso tempo confermando il suo supporto all'alleanza atlantica e all'invio di armi all'Ucraina, facendosi anche intervistare dal canale americano Fox.

C'è molto altro da dire, ma nel frattempo potremmo iniziare a parlarne: cosa ne pensate voi della caduta del governo Draghi, intanto? State seguendo la campagna elettorale o cercate di tenervene il più lontano possibile? Avete già una idea chiara su chi votare (o su chi non votare) o brancolate nel buio? E a quanto pensate arriverà la percentuale degli astenuti? Qual è l'umore nella vostra famiglia e tra i vostri amici?
 
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CiaobyDany

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cosa ne pensate voi della caduta del governo Draghi, intanto?
Una delle peggiori sciagure che potessero capitare all'Italia a meno che non acceleri lo scoppio della coalizione di destra (Berlusconi si è appiattito sulla Lega e le altre sei formazioni sommate insieme restano un prefisso telefonico) facendo terminare la legislatura subito dopo le prossime europee. Sarà divertente vedere il tracollo di FI e Movimento 5 Stelle alle elezioni tho, avevo qualche speranza di vedere FI sotto Azione/+Europa per farmi grassissime risate, ma ora che hanno divorziato quello scenario sarà più difficile. Mi accontenterò del peggior risultato di sempre del Movimento.
State seguendo la campagna elettorale o cercate di tenervene il più lontano possibile?
Basta ricordarsi che la situazione è grave, ma non è seria. Se la leggi alla Beautiful diventa tutto molto più divertente.
Avete già una idea chiara su chi votare (o su chi non votare) o brancolate nel buio?
C'era un partito che ho seguito molto convintamente fino a febbraio, quando ha preso posizioni che trovo estremamente discutibili sulla guerra in Ucraina, pertanto immagino sia saltato. In quanto persona giovane non mi sembra sensato votare per una coalizione che ha in cima al proprio programma aumentare le pensioni con debito pubblico, ridurre il welfare giovanile e reintrodurre la leva obbligatoria (anche tralasciando la parte dei diritti civili che pure mi riguarda personalmente) ed avendo questa meravigliosa legge elettorale con il maggioritario, vedendo che i sondaggi danno i miei collegi a maggioranza traballante di centro(sinistra?) e non potendo fare voto disgiunto tra lə candidatə dell'uninominale e la lista del proporzionale, probabilmente voterò una di quelle liste. Non il Movimento 5 Stelle se dovesse rientrare ora che Calenda è uscito, ma aspetterò di vedere liste, programmi e soprattutto candidatɜ (non potendo manco mettere le preferenze...) prima della decisione definitiva.
Qual è l'umore nella vostra famiglia e tra i vostri amici?
Posto che in famiglia non si parla mai esplicitamente di chi o cosa votare, mio padre soprattutto lo vedo orientato sulla Lega per la questione pensioni ed "abolizione del reddito di cittadinanza" (che poi sarà un mero rebranding con un depotenziamento soprattutto per le persone giovani e straniere lasciando l'impianto di base così com'è e forse mettendoci dentro ancora più soldi sulle pensioni minime, ma tant'è...), mia sorella invece generalmente mi chiede chi votare due giorni prima delle elezioni ed ogni volta le lascio dei rebus dando indicazioni generiche stile suggerimenti mimati di Cannavacciuolo a Master Chef che nessunə riesce mai a comprendere, perché non voglio veramente prendermi la responsabilità dell'indicazione. Per lɜ amichɜ vedo un mix tra disinteresse totale e passione morbosa per gli scazzi su Twitter (che immagino siano abbastanza terminati con l'uscita di scena di Calenda). Ma mi assicurerò di fare terrorismo psicologico perché vadano a votare. Piuttosto che disegnino cazzi sulla scheda, ma chi può deve andare a votare (perché anche a sto giro lɜ studentɜ fuorisede votano al prossimo).

E comunque l'umore nella coalizione di destra non è comunque dei più seri, eh, scazzano mica male pure loro per la spartizione dei collegi uninominali, solo che hanno la decenza di non farlo su Twitter come Calenda. Posto che imo ora del 25 settembre non ci sarà più memoria di questo drama agostiano. La situazione è grave, ma non è seria.
 

Ombra

Dragoran, immer besser!
Admin
La campagna elettorale peggiore di sempre, temo fino alla prossima se ci sarà.
Programmi di governo sensati e fattibili per ora 0 (zero)! Zero! Si discute praticamente solo di "poltrone"!
Non che sia una novità, ma almeno nel passato recente qualche buona idea qua e là la si avvertiva.
La distinzione che ancora si fa tra destra-centro-sinistra è assurda e mero retaggio del passato: cose buone o porcate le hanno di volta in volta votate più o meno tutti da tutte le parti. Il voto deve andare a chi (in qualsiasi punto del parlamento decida di sedersi) si ritiene possa meglio rappresentare e soprattutto affrontare risolvendoli i problemi quotidiani della gente, i nostri problemi quotidiani.
Andrò a votare perché, come sempre ho sostenuto, voglio continuare a provarci a dire a mia e non avere rimpianti per aver lasciato decidere solo agli altri, ma mai come oggi avverto una palpabile triste inutilità.
Felicissimo se sarò smentito anche solo in parte!
 

CiaobyDany

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La campagna elettorale peggiore di sempre, temo fino alla prossima se ci sarà.
Ci sono buone probabilità di far sparire un po' di "soggetti problematici" a sto giro, quindi dipende. C'è anche un altro fattore da tenere in considerazione.
Programmi di governo sensati e fattibili per ora 0 (zero)! Zero! Si discute praticamente solo di "poltrone"!
Questo, per quanto sia innegabile, è anche abbastanza necessario *al momento*. La campagna elettorale è partita all'improvviso ed è la più breve da decenni, con una situazione politica estremamente frammentata ed ha quindi ritmi molto forsennati. Le Camere sono state sciolte appena il 21 luglio, le coalizioni hanno poco più di tre settimane per decidere le alleanze, che sono state influenzate dalla caduta del governo e con le formazioni più piccole pressoché impossibilitate dal presentarsi alle elezioni. Dei programmi c'è tempo per discuterne fino al 25 settembre, le coalizioni devono essere chiuse entro il 14 agosto. Data la situazione complessa trovo sensato che la priorità attuale sia data a quello e non ai programmi (che comunque entro certi limiti sarebbe bene che tengano conto del perimetro della coalizione, quindi li ritengo necessariamente un passaggio successivo, al di là dei problemi attuali). Posto che comunque in linea di massima i programmi elettorali già si possono intuire dalle varie dichiarazioni, ma mi stupirebbe se ci fosse un partito tra i cinque sicuramente sopra lo sbarramento che non abbia presentato il proprio programma entro fine agosto. Anche perché far uscire il programma ad agosto vuol dire che la gente è in ferie e non ti caga e per settembre sarà diventata "roba vecchia". Quindi ecco, una volta che questa settimana chiudiamo la telenovela di Calenda mi aspetto che si torni a parlare prevalentemente di temi. Perché se la destra (che comunque non mi pare una divisione assurda né anacronistica, pur essendo d'accordo che le cazzate sono state fatte da tutte le parti; è un ragionamento diverso se parliamo di comunismo e fascismo, ma sinistra e destra hanno ancora un significato) questi giorni li sta passando ad accusare che l'altra coalizione pensa solo alle poltrone, è anche vero che nemmeno lì si sta parlando di chissà quali grandi temi se non gli scazzi su chi sarà premier, la flat tax al 15 o al 23%, la leva militare obbligatoria, anticipi ed aumenti pensionistici e il no all'immigrazione clandestina. Senza mai spiegare come fare tutto ciò. Sono meri slogan riciclati per la maggiore dalla campagna elettorale di 4 anni fa, perché pure loro stanno cercando di spartirsi i seggi. Solo che, appunto, hanno la decenza di farlo nei palazzi e non su Twitter.

Il voto deve andare a chi (in qualsiasi punto del parlamento decida di sedersi) si ritiene possa meglio rappresentare e soprattutto affrontare risolvendoli i problemi quotidiani della gente, i nostri problemi quotidiani.
Nì. In una situazione ideale sarei d'accordo, ma soprattutto con questo meraviglioso sistema maggioritario personalmente ritengo che sia necessario fare dei compromessi e prendere in considerazione anche di votare chi ha effettivamente la possibilità di essere elettə se consapevoli che l'alternativa sarebbe del tutto fuori dai propri schemi valoriali. Opinione personale di questo preciso momento storico, eh, le ultime 3/4 elezioni ho votato cose che lo sbarramento non l'hanno visto manco col binocolo (letteralmente nel municipio di Milano la mia preferenza è stata l'unica che ha preso il candidato che avevo scelto per il consiglio), quindi non demonizzo il voto più rappresentativo possibile. Però ecco, buttare un occhio ai sondaggi e vedere se il collegio uninominale è anche solo vagamente contendibile mi sembra un criterio utile per decidere la coalizione. Poi per la lista è un'altra storia, ma almeno la coalizione la ritengo importante.
 
Io mi trovo in una situazione alquanto difficile, ma da quello che leggo in giro abbastanza comune.
Non ho fiducia letteralmente in NESSUN partito al momento, né grande né piccolo, almeno tra quelli che conosco; inoltre, per quanto ci pensi, messi da parte i sempre e per sempre invotabili, faccio pure fatica a trovare un meno peggio. Ora, posto che per me la destra è una roba indegna e che a 'sto giro il dubbio è se ottiene la maggioranza dei seggi o il 66%, ideale sarebbe che io ricorra al voto utile e scelga un partito che abbia abbastanza sicurezza di superare la soglia di sbarramento, così da limitare il potere del futuro possibile governo Meloni; siccome però questo ragionamento l'ho fatto nel 2018 ed è stata una scelta che non mi ha proprio soddisfatto, non mi sento in vena di votare un partito solo per limitare il potere dell'altro, anche perché al momento io non trovo un solo partito per cui posso anche solo provare un minimo di rispetto e il mio cuore mi consiglia fortemente di andare al seggio e votare nullo, in buona sostanza unendomi al partito maggioritario: quello degli astensionisti.
Potrei certamente cambiare idea da qui al 25 settembre, ma lo spettacolo politico indecente dell'ultimo mese mi fa pensare che non sarà così.

Cioè, abbiamo:

- una destra che è sicura di vincere, con una leadership dal popolo indiscussa (Meloni), ma che Salvini non digerisce (e Berlusconi non capisco che vuole fare);
- un centrosinistra che è sicuro di perdere e che vuole limitare l'impatto della batosta alleandosi con gente con cui non ha quasi alcun punto in comune, tanto che non riescono a litigare manco sottobanco e ci dobbiamo sorbire tutti gli insulti detti tra loro a mezzo stampa;
- un polo centrista che si fa letteralmente gli affari suoi, sempre, e che per crescere ha ingurgitato anche i fuoriusciti da Forza Italia (errore gravissimo per me);
- il M5S che vabbè, non infierisco.

Unica persona di fiducia Mattarella, che purtroppo non posso eleggere a imperatore d'Italia.
 
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CiaobyDany

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siccome però questo ragionamento l'ho fatto nel 2018 ed è stata una scelta che non mi ha proprio soddisfatto, non mi sento in vena di votare un partito solo per limitare il potere dell'altro, anche perché al momento io non trovo un solo partito per cui posso anche solo provare un minimo di rispetto e il mio cuore mi consiglia fortemente di andare al seggio e votare nullo, in buona sostanza unendomi al partito maggioritario: quello degli astensionisti.
C'è da dire che nel 2018 era una situazione differente perché non esisteva nessuna maggioranza possibile ma un tripolarismo, quindi era chiaro che sarebbero dovute essere fatte alleanze non previste in campagna elettorale per fare un governo. E poi in effetti le abbiamo avute pressoché tutte in quattro anni.
A sto giro la prospettiva è chiara: governa la destra finché ha i numeri per un annetto o due e poi di sicuro il PD non metterà stampelle quando si sfascerà quella coalizione (idealmente alle europee quando la Meloni che è già cordialmente odiata da Lega e FI si sgonfierà fisiologicamente non potendo fare opposizione a sé stessa) a meno che Mattarella non faccia un altro governo tecnico perché sta andando tutto a puttane più velocemente del previsto, che comunque avrebbe una durata limitata prima delle elezioni successive. Perché la diciannovesima legislatura se dura tre anni sarà tanto, eh...

e Berlusconi non capisco che vuole fare
My 2 cents: ormai è completamente rincoglionito e non lo sa manco lui, è un utile idiota (ab)usato da chi gli sta intorno per i propri interessi, ma senza alcuna visione di lungo periodo. Non mi stupirebbe se al termine della prossima legislatura FI non dovesse sparire definitivamente (cosa che accadrà comunque 5 secondi dopo la sua morte perché ovviamente non gliela auguro, ma l'età è quella che è, quindi statisticamente è improbabile campi ancora 10 anni). Oltre a Renzi e Calenda se riescono a non farsi eleggere. E al Movimento 5 Stelle che finirà ancora più frammentato.
C'era chi diceva che la XVIII legislatura fosse l'inizio della "terza repubblica". Imo è più probabile che lo sarà la prossima, con la sparizione di buona parte dei soggetti che hanno fatto la storia recente della politica.
 

MagoscuroFil

Non ho voglia di pensare a un nome migliore!

ThunderShock

Meow cat, please meow back
Mod

Non sapete chi votare? Provate a vedere se questo test vi schiarisce le idee (ma non prendete per oro colato i risultati).

A me i risultati non hanno dato sorprese.
Non sono sorpresa dai miei risultati e i partiti più vicini a me rispecchiano perfettamente le mie intenzioni di voto.
 

CiaobyDany

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Quello postato da Aleterla ha dato anche a me risultati molto prevedibili. Un altro sito che non aiuta a capire chi votare (quantomeno non in modo così immediato), ma dà un'ottima prospettiva è https://www.indecis.it/
Prende in considerazione varie tematiche d'interesse e per ognuna confronta cosa dicono i programmi delle principali 16 liste presenti alle elezioni in quasi tutta Italia (ed estero). Consigliato l'uso su PC o comunque via monitor per tenere d'occhio almeno le prime 10 colonne che contengono le liste che quasi certamente eleggeranno parlamentari (tra proporzionale e maggioritario), altrimenti perde un po' di significato.
 

CiaobyDany

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Avrei preferito scrivere questo messaggio un po' prima, ma comunque mancano ancora un po' di giorni alle elezioni e ci sarà tempo per digerire tutto e votare a mente serena (fosse per me il silenzio elettorale sarebbe da introdurre una settimana prima del voto).
Video recap di Shy sui programmi, poi my 2 cents (in parte già espressi):


Recap sul funzionamento dell'ordinamento statale italiano: in Italia si elegge il Parlamento, costituito da due camere composte da 400 deputatɜ e 200 senatorɜ (più 5 a vita che sono nominatɜ dal Presidente della Repubblica ed ex Presidenti della Repubblica che lo sono di diritto). Il Parlamento ha potere legislativo: scrive le leggi e le modifica. In Italia NON si elegge il governo, il Presidente del Consiglio dei Ministri o altra roba simile. Costituzionalmente NON è previsto, quindi per favore, fate un favore a voi stessɜ e non parlate di Presidenti del Consiglio non elettɜ dal popolo perché fate solo una pessima figura. Lə Presidente della Repubblica fa un giro di consultazioni con lɜ rappresentanti delle varie forze politiche presenti in Parlamento, quindi se trova una maggioranza parlamentare convoca una persona (generalmente indicata da tale maggioranza, ma non c'è alcun vincolo) e le affida l'incarico di formare un governo, chiedendo di presentare una lista di ministrɜ, che lə Presidente della Repubblica può accettare o rifiutare. L'unica persona che ha la possibilità decisionale sul governo è lə Presidente della Repubblica. Fine.
E quindi a cosa serve il Parlamento? Il Parlamento deve dare la fiducia al governo, ovvero la maggioranza di deputatɜ e senatorɜ (in votazioni distinte) deve essere d'accordo con il governo presentatosi (per cui diventa evidente che lə Presidente della Repubblica, pur avendo potere decisionale non può fare in definitiva come lə gira, perché se non c'è una maggioranza il governo non può entrare in carica e quindi sì, le ricostruzioni sui giornali, tendenzialmente di destra, di questo allarme democratico per cui Mattarella non ha intenzione di far governare la Meloni sono mero clickbait).
Come funziona la legge elettorale italiana? (a grandi linee, chi fosse interessatə ai dettagli dubito li cercherebbe su un forum Pokémon a una settimana dal voto) Il territorio nazionale è suddiviso in collegi, cosiddetti "plurinominali", in cui ogni lista presenta da due a quattro candidatɜ in listini bloccati e vengono elettɜ un numero variabile di deputatɜ/senatorɜ in base alla popolazione residente in tale collegio (da due a otto) ed in proporzione alle preferenze ricevute da ogni lista: se una lista prende il 50% di preferenze elegge il 50% dei posti disponibili, se prende il 20% elegge il 20% dei posti disponibili, in ordine secondo lɜ candidatɜ presenti nel listino, non è possibile esprimere le preferenze.* ** Ogni collegio plurinominale è suddiviso a sua volta in collegi uninominali, più piccoli,*** ed in ognuno di essi ogni coalizione presenta unə candidatə comune e, molto semplicemente, viene elettə lə candidatə della coalizione che prende un solo voto in più delle altre. Se tre coalizioni A, B e C prendono il 33%, il 34% e il 33%, si elegge lə candidatə di B scartando il 66% dei voti del collegio, che è come se non esistessero. All'incirca i posti disponibili sono suddivisi in 2/3 assegnati ai collegi plurinominali e 1/3 assegnati ai collegi uninominali. In cabina avremo una scheda per camera e non è possibile effettuare voto disgiunto: votando una lista si sceglie anche lə candidatə uninominale della coalizione associata. **** Solo sulla parte proporzionale sono presenti soglie di sbarramento: liste che prendono meno del 3% a livello nazionale non possono accedere alle ripartizioni dei seggi nemmeno con la storia dei resti *****, ma se fanno parte di una coalizione i loro voti sono ripartiti sulle altre liste che abbiano superato tale soglia ******. Poi c'è anche un numero ridotto di parlamentari elettɜ all'estero, ma bisogna fare per posta ed ormai non credo che ci siano più i tempi tecnici per farlo, quindi non starò a dilungarmi anche su quello. Ci sarebbe anche la questione delle pluricandidature, ma again: non credo siano dettagli rilevanti qui.

*Con tutto un sistema di resti per cui si danno prima i posti raggiunti con un numero di voti "intero" e poi i posti rimanenti si danno alle liste che più si sono avvicinate al numero di voti che avrebbe fatto scattare un'elezione.
** La ripartizione delle elezioni avviene a livello nazionale per la Camera e a livello regionale per il Senato: in ogni collegio è presente un numero limitato di posti per cui chi dovesse prendere il 4% ad esempio, anziché dover sperare di eleggere candidatɜ solo tramite il sistema dei resti, riceve una sorta di compensazione mettendo insieme gli altri collegi di riferimento. Alla Camera quindi si mantiene abbastanza bene la proporzionalità, al Senato dopo il taglio dei seggi in determinate regioni sarà necessario anche un 7/8% per poter eleggere qualcunə. Sarebbe lunghissimo da spiegare, ci ho messo diversi giorni per capirlo pure io e ci sono ancora alcuni punti oscuri, tant'è che post elezioni ci sono sempre ricorsi perché viene applicata male sta roba e questa legislatura terminerà prima ancora di risolvere alcune cause in corso.
*** Alcuni collegi plurinominali hanno un singolo collegio uninominale sotto di essi, alcuni collegi uninominali non fanno parte di collegi plurinominali (Valle d'Aosta per Camera e Senato, i sei del Trentino-Alto Adige per il Senato).
**** In realtà è possibile votare solo lə candidatə dell'uninominale, in quel caso i voti "senza lista" saranno ripartiti alle eventuali liste della coalizione in proporzione ai voti presi nel collegio (o forse sono ripartizioni su base più ampia, non saprei, è un caso talmente specifico che non ha molto senso controllare imo, tanto cambia poco).
***** Tranne che in Trentino Alto-Adige per via delle minoranze linguistiche.
****** Purché abbiano preso almeno l'1% a livello nazionale, altrimenti i loro voti non sono conteggiati nemmeno per l'elezione dei collegi uninominali e sono letteralmente bruciati.

Fine delle premesse.
Per quanto l'espressione "voto utile" mi stia piuttosto antipatica, bisogna riconoscere che la legge elettorale impone delle disuguaglianze nel voto. Ogni voto è utile ad esprimere la propria volontà, ma alcuni voti hanno più peso di altri, proprio perché c'è di mezzo la parte maggioritaria in cui i voti ad una coalizione che è molto al di sotto delle contendenti finiscono bruciati, mentre se fossero convogliati su una coalizione che è poco più sotto della prima possono fare la differenza.
Ciò detto la coalizione di destra vincerà ampiamente le elezioni, perché il sistema maggioritario incentiva il bipolarismo ed è l'unico fronte comune politico che si presenti compatto alle elezioni, quindi prenderà quasi tutti i collegi uninominali, che fanno un terzo dei posti da soli.
Pertanto io vedo sostanzialmente due possibilità: o si vuole un governo di destra e si vota il partito di quella coalizione che sta più simpatico (considerando che Noi Moderati è in bilico sullo sbarramento e non è detto che lo passi, con le conseguenze del caso scritte sopra), oppure, se si vive in uno dei pochi collegi uninominali contendibili, si vota per la coalizione che più sta vicina a quella di destra: nelle grandi città del centro-nord (Milano, Torino, Roma) e in Toscana/Emilia-Romagna quella di centrosinistra, al sud (soprattutto Campania e Puglia) il MoVimento 5 Stelle. Tenendo presente che il massimo obiettivo raggiungibile è il non raggiungimento dei 2/3 per la coalizione di destra che consentirebbe di fare modifiche costituzionali senza l'obbligo di indire referendum confermativi. (e che nella coalizione di sinistra AVS è probabilmente sopra lo sbarramento, ma entro gli errori statistici, +Europa è probabilmente sotto lo sbarramento, ma entro gli errori statistici e IC balla intorno all'1) La maggioranza è certo che vada a destra. Ognunə faccia le proprie considerazioni del caso tenendo conto che lo strumento a disposizione è questo e non può essere cambiato. Votare per altre liste è una scelta legittima, ovviamente, ma ha conseguenze ed un peso differente da queste.
Chiudo dicendo che al di fuori delle liste delle coalizioni di cui ho già parlato passerà sicuramente lo sbarramento del 3% quella di Azione/Italia Viva, mentre Italexit è letteralmente in bilico ed è impossibile fare previsioni. Ogni altra lista non ha possibilità di arrivare allo sbarramento. Perché lo specifico? Perché il 25 settembre BISOGNA ANDARE A VOTARE. Vi fanno schifo tutti i partiti principali? Perfetto, se non volete farvi annullare la scheda o votare bianca per paranoie sulla possibile falsificazione in fase di scrutinio (che ritengo particolarmente poco plausibile peraltro), avete un elenco piuttosto consistente di liste tra cui scegliere che non hanno possibilità di passare lo sbarramento, ma che vi consentiranno di esprimere il vostro dissenso verso la classe politica attuale. Se state a casa qualcun*altrə deciderà comunque per voi. Abbiamo gente dietro l'angolo che sta lottando da mesi in una vera e propria guerra per difendere il proprio diritto di decidere per sé anziché subire imposizioni da un dittatore: non sprecate quest'occasione che abbiamo ricevuto solo dopo una guerra altrettanto sanguinosa, esprimete cosa pensate.
 
Faccio parte di quel nutrito gruppo di italiani che probabilmente deciderà la mattina stessa delle elezioni cosa fare.
Andrò a votare, anche se non farlo era un'opzione che avevo ventilato di provare: farmi cento chilometri all'andata e cento al ritorno per mettere la croce su un partito che disprezzo o per annullare la scheda non mi entusiasmava; alla fine il caso ha voluto che debba tornare dai miei per altri motivi, perciò non mi negherò un'altra visitina alla mia vecchia scuola media, che tanto ho disprezzato tra i miei 11 e 13 anni.
Purtroppo gli ultimi mesi hanno distrutto le mie speranze di poter votare qualcuno senza la bruta volontà di spezzare in due la matita copiativa nel frattempo: certo, ci sono partiti per cui provo orrore o disgusto più che per altri, ma a nessuno - e giuro nessuno - affiderei il governo italiano. Ho smesso pure di dare la colpa agli italiani che votano male, perché a 'sto giro sono fermamente convinto che il "votare bene" sia un'opzione inesistente.

C'è la destra che è la destra e vabbè. Guardate, se solo potessi dimenticarmi di tutta la sua storia dagli albori fino a luglio, voterei la Meloni a occhi chiusi. Questa sua nuova veste democratica ed europeista è veramente allettante e sembra essere prudente per ciò che riguarda spese e politica estera; peccato per i diritti civili, ma in questi ultimi due mesi si è mostrata come quella più realista delle possibilità sue e dell'Italia e ha condotto una campagna elettorale magnifica; praticamente il suo punto debole e ciò che potrebbe portarla alla rovina (una volta al governo, s'intende, perché le elezioni sono sue) è quell'incapace di Salvini, che oltre ad essere un inetto e anche così geloso dell'ascesa di Giorgia che alla prima occasione la pugnalerà alle spalle senza pietà.
Berlusconi è il solito vecchio clown che ha finalmente trovato il suo palcoscenico ideale su TikTok, che racimolerà comunque dei voti perché Berlusconi è sempre Berlusconi in fondo.
Toti non esiste.

Poi c'è il centro-sinistra che pare ogni giorno si alzi dal letto e pensi a quale potrebbe essere la maniera più proficua per perdere il maggior numero di voti possibili. Una coalizione senza senso, fatta di gente che si disprezza a vicenda, formata da partiti che, ad eccezione del PD, raccoglieranno le briciole. Gareggiano fin dall'inizio sapendo di perdere e non ne fanno molto mistero, al netto di alcune dichiarazioni timidamente incoraggianti di Letta, e non hanno altro slogan se non quello de "se non votate noi, sale la destra che ci trasforma nell'Ungheria". Magari Letta il 26 settembre si guarderà allo specchio e farà la conta di tutti gli errori che ha fatto da luglio al giorno delle elezioni, prima non credo ne abbia il coraggio e comunque ormai sarebbe troppo tardi per rimediare.
L'errore più grosso per me rimane l'alleanza con Di maio, per diverse ragioni, ma se ne può discutere, la scelta è ampia.

Il M5S invece vabbè, sarebbe da lasciar cadere ogni commento al riguardo. Do atto comunque a Conte di aver saputo risollevare le sorti del partito che due mesi fa si dava quasi per spacciato, ma che con ogni probabilità continuerà ad essere una spina nel fianco dell'Italia per almeno altri cinque anni. In molte regioni del sud sarà probabilmente il secondo partito più votato dopo quello della Meloni, in altre temo sarà anche il primo.
Conte che non vuole più inviare armi all'Ucraina, ma è comunque felice delle vittorie belliche ai danni della Russia (ottenute grazie al supporto delle armi occidentali), la dice lunga su quanto sia ridicolo. Tra l'altro, io non sono ancora riuscito a capire perché ha voluto far cadere il governo Draghi, qualcuno se ci è riuscito me lo spieghi, per favore.

Del terzo polo non mi vien da dire molto perché criticare Calenda e Renzi è uno sport a cui partecipano fin troppi e onestamente non me la sento di infierire. Mi spiace un po' perché negli scorsi anni io Calenda l'ho seguito e ho ventilato la possibilità di votare Azione, ma eventi recenti mi hanno fatto cambiare nettamente idea. Poi Carlo ci spiegherà anche come convincerebbe Draghi a riprendere il ruolo di Presidente del Consiglio, considerando che Mario il 26 settembre fa le valigie e se ne ritorna nel Regno dei funghi senza neanche salutare.

Il resto non lo calcolo. Temo solo Italexit in Parlamento, che sembra ormai realtà sempre più concreta e che in futuro potrebbe crescere ancora. Motivo per cui non posso nemmeno dire "tanto peggio di così..."

Edit: AH, MA LO SAPETE CHE IN SICILIA SI VOTA ANCHE PER IL PRESIDENTE DI REGIONE? No, perché è una cosa di cui persino i siciliani se ne stanno sbattendo. Lì almeno sono un po' più sicuro su chi votare, conscio che probabilmente avremo Schifani per i prossimi cinque anni, dubito ci sia gara (ma chissà, almeno qui non voglio negarmi la possibilità di assistere a delle sorprese).
 
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Mr Ponty

漱石
Calenda ha sempre ventilato l'opzione Draghi (ancora possibile, ma è palese, basta capirne qualcosa di politica per intuire che un "No." in conferenza stampa a 7 giorni dalle elezioni fatto da una giornalista di regime che ha interesse a danneggiare un determinato schieramento politico non rappresenta un "No." definitivo) unita alla possibilità di sostenere semplicemente l'agenda Draghi o meglio ciò che Draghi rappresenta, insieme alle sue battaglie (silenziose, ma evidenti).

Poi puoi anche non votarlo, ma se la giustificazione è "Draghi non c'è e rovina i piani di Calenda" ti dico che non hai seguito abbastanza la loro campagna elettorale, o letto il loro programma. Se il terzo polo arriva al 10% rischiano seriamente di essere l'ago della bilancia in un governo di (pseudo?) unità nazionale, dove Draghi tornerebbe ad essere papabile. Io dubito ma vedremo.
 
Che Draghi non sia totalmente fuori dai giochi lo penso pure io, anche se io non vedo per lui un ruolo di primo piano nel prossimo futuro. A me pare più che Calenda abbia usato il nome di Draghi per aumentare i suoi consensi, cercando di attrarre a sé gli scontenti dello scioglimento del governo a luglio, e non penso abbia mai sperato davvero in un Draghi bis: anche lui e Renzi corrono per perdere, il loro obiettivo è quello di entrare in Parlamento e contare il più possibile, e per riuscirci le hanno provate tutte.

Il valzer di alleanze di Calenda mi ha quantomeno fatto ridere e sì, doveva prevedere che il PD avrebbe mantenuto le alleanze con SI, Verdi e Di Maio, non dica il contrario perché altrimenti passa per un ingenuo. Allearsi con Renzi, che in teoria fino al giorno prima detestava politicamente, è stata l'ultima spiaggia, e Matteo ha ben accettato visto che senza Calenda lui un seggio al Parlamento a 'sto giro se lo sognava. E siccome la coerenza per me conta parecchio (rara cosa da trovare nella nostra politica, lo so), la già poca fiducia che avevo in Carletto si è frantumata: lo avrei probabilmente votato se fosse rimasta integra la federazione con +Europa, adesso siamo in un altro universo.

Edit: ah, altro punto negativo a suo discapito è per me l'avere accolto i fuoriusciti da FI, su tutti Gelmini e Carfagna. Per carità, so benissimo che le due sono da parecchio tempo molto critiche sulle posizioni del loro ex partito (soprattutto la Carfagna), ma so anche che hanno abbandonato la nave soltanto poco prima che affondasse del tutto, inevitabilmente fagocitata dagli alleati maggiori. Lo stesso pensiero che ho avuto su Elio Vito in sostanza. Io da dove vengono le due non lo scordo e soprattutto il pensiero di votare un partito con Mariastella Gelmini dentro è per me causa di gravi malesseri. Certo, mi puoi rispondere dicendo che le idee contano più delle persone e io sono d'accordo con te quando dici che il programma di Azione/IV è uno dei migliori (se non il migliore) in questa tornata elettorale, ma io sono portato a diffidare anche delle migliori idee se proposte da gente di cui mi fido poco o nulla.
 
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Mr Ponty

漱石
Manco a me piacciono Gelmini, Carfagna e Brunetta. C'è anche un altro tizio di cui non mi sovviene il nome che invece, da quel che so, mi sta più simpatico. Elio Vito è un approfittatore di cui ho poca stima invece.

Calenda e Renzi cercano di farsi votare da chi rivorrebbe Draghi (i consensi nei suoi confronti erano oltre il 60% dell'elettorato dopo lo scioglimento delle camere, per rendere l'idea del paradosso), non lo trovo un problema, è un messaggio forte che serve per mobilitare le masse di una formazione politica nata da poco.
Manco a me è piaciuta l'alleanza col PD. O meglio, avrei preferito da subito un terzo polo con +Europa, ma quest'ultima si è fatta fagocitare dal PD mettendo il veto su Renzi impedendo l'alleanza PD +E Azione IV, per mano della Bonino (si possono leggere le interviste per confermare quel che dico). Avrei preferito una formazione del genere, ma vedendo le affermazioni di Letta francamente forse è meglio così.

D'altro canto, e questa è una cosa squisitamente personale, più vado avanti e più mi allontano da questi schieramenti di sinistra/centrosinistra, trovandoli stracciosamente assistenzialisti (e quindi disgustosi).
 

CiaobyDany

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Se il terzo polo arriva al 10% rischiano seriamente di essere l'ago della bilancia in un governo di (pseudo?) unità nazionale, dove Draghi tornerebbe ad essere papabile.
Se il quarto polo (sorry guys, ma è sistematicamente sotto il MoVimento 5 Stelle e lo dico preferendo immensamente Calenda a Conte, quindi non è questione di favoritismi) arriva al 10% è prendendo voti da sinistra. La coalizione di destra avrà comunque una maggioranza parecchio ampia, tendenzialmente ancora più ampia secondo alcune previsioni perché farebbe vincere alcuni uninominali in bilico. Quindi non capisco sinceramente su quali basi si poggi questa considerazione. 10% di preferenze, escludendo ogni uninominale per ovvie ragioni, è un 7% di seggi a dir tanto. Peraltro nessun sondaggio li ha mai dati sopra l'8, inclusi quelli che girano sottobanco adesso. La Meloni prenderà da sola un terzo dei seggi a spanne, quindi o si fa il governo di larghe intese con lei (e sarebbe però un governo di destra con qualche aggiunta), oppure per escluderla non è che ci siano grosse possibilità. Anche perché Salvini già che esce con le ossa rottissime a sto giro piuttosto che tornare in governi di unità nazionale con la Meloni in opposizione si fa sparare nelle palle. Ed ogni simulazione sensata dà FdI + Lega che hanno quasi il 50% dei seggi da soli. Vorrebbe dire che letteralmente tutto il resto del parlamento dovrebbe fare una maggioranza? E durare più di 5 minuti? Per favore...

Leggermente OT, ma:
una giornalista di regime
I regimi si trovano più ad est dell'Italia. Evitiamo sta propaganda spicciola rossobruna che mi sembra faccia già abbastanza danni senza bisogno di ulteriori aiuti.
 

Gkx

Admin
direi che il nemico principale di calenda è calenda: le sue uscite prese singolarmente sono anche condivisibili, e all'epoca della candidatura a sindaco di roma aveva quasi stuzzicato il mio interesse (più che altro perché il pd romano è il peggior pd di tutti), ma basta seguirlo con relativa costanza su twitter per capire che dietro i programmi e i discorsi sulle kompetenze c'è un cialtrone che incarna tutti gli aspetti peggiori del "manager d'azienda": decisionismo spicciolo, egocentrismo smisurato, incapacità di scendere a compromessi (zio c'avrai il 10% seti va di lusso e vuoi imporre COSA). se fosse stato zitto negli ultimi sei mesi, lasciando parlare gli esperti di comunicazione che sicuramente ha assunto senza filarsi di striscio, sarebbe quasi stato riuscito a fregarmi, ma come lo scorpione con la rana non riesce a fare a meno di rivelare la sua natura.

e la cosa preoccupante è che non solo uno del genere non sarà tra i peggiori del prossimo parlamento, ma non è neanche tra i peggiori della sua coalizione.
 

Novecento

Quark charm
Edit: ah, altro punto negativo a suo discapito è per me l'avere accolto i fuoriusciti da FI, su tutti Gelmini e Carfagna. Per carità, so benissimo che le due sono da parecchio tempo molto critiche sulle posizioni del loro ex partito (soprattutto la Carfagna), ma so anche che hanno abbandonato la nave soltanto poco prima che affondasse del tutto, inevitabilmente fagocitata dagli alleati maggiori. Lo stesso pensiero che ho avuto su Elio Vito in sostanza.
Non confondiamo l'oro con la tolla. Vito è un liberista progressista che è stato bene o male coerente in trentacinque anni di attività politica (militava nei Radicali quando Forza Italia si sentiva solo negli stadi), Mara Carfagna è stata catapultata alla Camera da Silvio dopo un'onorata carriera da valletta e per sua ammissione prima votava MSI (!). Ciò non vuol dire che uno sia un santo e l'altra il diavolo, Carfagna ha supportato nobili iniziative da Ministra per le Pari Opportunità ed entrambi hanno votato le stesse schifezze calate dall'alto (nulla di nuovo, in Italia i parlamentari hanno autonomia ridicola perché non hanno alcuna speranza di essere eletti direttamente come succede negli USA). Detto ciò, Vito si è dimostrabilmente esposto molto di più contro il proprio partito negli ultimi anni, in particolare facendo campagna attiva per il DDL Zan nello stesso periodo in cui la Carfagna faceva quel giochino del dico-non-dico per tenersi buone le scialuppe centriste.
 
Vito si è dimostrabilmente esposto molto di più contro il proprio partito negli ultimi anni, in particolare facendo campagna attiva per il DDL Zan nello stesso periodo in cui la Carfagna faceva quel giochino del dico-non-dico per tenersi buone le scialuppe centriste.
È proprio questo il punto.
Ha passato anni a dirne di ogni a Forza Italia, su Twitter non passava giorno senza una sua lamentela riguardo i più svariati argomenti, dal DDL Zan, all'alleanza con Salvini alle simpatie filo-fasciste. E la domanda di tutti era sempre la stessa: "ma si può sapere che diavolo ci fai in quel partito?". Ogni tanto rispondeva che voleva cambiarlo dall'interno e farlo tornare ad essere il riferimento di centro-destra degli italiani, staccandosi dalle posizioni meno moderate di Lega e Fratelli d'Italia. Le critiche col tempo sono solo aumentate e lui se ne è uscito soltanto quasi alla fine.
Vorrei davvero sapere che lavoro ha provato a fare in quegli ultimi anni in Forza Italia e perché ha fallito nei suoi scopi; ma per me è rimasto per troppo tempo insozzato nel letame perché ora possa provare simpatia politica per lui.
 

Lucanik

SIC PARVIS BARBA 1991-2079
io piuttosto che piegarmi al "voto" """"utile"""" compro un milioncino di voti a giorgia merdoni, cosí almeno acceleriamo la sua dipartita (poiché - com'è stato giustamente detto - non può fare l'opposizione di sé stessa...e d'opposizione ha sempre campato)
 
io piuttosto che piegarmi al "voto" """"utile"""" compro un milioncino di voti a giorgia merdoni, cosí almeno acceleriamo la sua dipartita (poiché - com'è stato giustamente detto - non può fare l'opposizione di sé stessa...e d'opposizione ha sempre campato)
Chissà, il fatto che sarà il primo partito non significa automaticamente che sarà tutto nelle sue mani. In realtà non è neanche automaticamente sicuro che guiderà il prossimo governo... staremo a vedere. Temo però che in caso di frattura della coalizione di destra, dare la colpa a Salvini è un attimo.

Io comunque ho finalmente deciso cosa votare. Andrò domattina presto e poi passerò la giornata ad ubriacarmi di aranciata Tomarchio, credo.
 

BlazePower

Abbi fiducia, Shelgon, e guarda ancora il cielo
Non credo che la coalizione di destra si romperà, neanche se si troverà a governare tutta dalla stessa parte, non con una presunta opposizione di sinistra ancora più fratturata. A mio avviso finché i partiti non di destra non riusciranno a fare squadra non sapranno rappresentare un'alternativa stabile e saremo costretti a tenerci l'Italia del malgoverno e della corruzione a cui siamo stati assuefatti da una decina d'anni, se non di più. Lo scrivo di malumore, perché in quest'alternativa voglio comunque continuare a sperare, anche domani, ma ho le aspettative più basse di quando annunciano i nuovi giochi Pokémon
 
Da me la gente c'era. Avevo speranze per una affluenza più alta del previsto, poi ho letto che quella nazionale alle 12 era del 19%.

Alla fine io ho trovato qualcuno da votare, ma con molta apatia. Se non altro, ho fatto il mio dovere.
 

CiaobyDany

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Quindi governo Meloni I con Lega in fase dissolutiva e Forza Italia che invece regge il colpo alla grande? Si rischia quasi che arrivi alle europee, ma a quel punto Berlusconi molla il colpo e andrà tutto a catafascio.
Quanto è quotato il PD che si spacca e una parte va con il M5S e l'altra con il quarto polo (che a quel punto diventerebbe veramente il terzo)?
 
Il PD che si spacca mi pare improbabile.

Penso che Bonaccini sia pronto per prendere in mano la direzione del partito e fare opposizione alla destra come può. Dovrà fare un lavoro enorme però, ridare forma a un partito ora incolore, e stringere magari alleanze più solide: penso che con l'uscita di scena di Letta tornerà il dialogo coi 5S, insieme possono infastidire la Meloni che nonostante la schiacciante vittoria ha bisogno sia della Lega (con Salvini o senza) sia di Forza Italia (con Berlusconi finché ce la fa e con chi verrà dopo di lui). La situazione non è facile per nessuno.

Se non altro la destra non ha il 66%, ma avendo una maggioranza certa in Parlamento ha potenzialmente campo libero per avviare parecchie riforme: se l'alleanza non reggerà, non avranno modo di addossare la colpa a nessuno se non a loro stessi.
 

ThunderShock

Meow cat, please meow back
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Quindi governo Meloni I con Lega in fase dissolutiva e Forza Italia che invece regge il colpo alla grande? Si rischia quasi che arrivi alle europee, ma a quel punto Berlusconi molla il colpo e andrà tutto a catafascio.
Quanto è quotato il PD che si spacca e una parte va con il M5S e l'altra con il quarto polo (che a quel punto diventerebbe veramente il terzo)?
Non credo una parte andrà col movimento 5s, ma non mi stupirebbe se si smembrasse in altri partitini che conteranno nulla in qualsiasi elezione.
 

CiaobyDany

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Il PD che si spacca mi pare improbabile.
È la cosa che gli riesce meglio, perché non dovrebbe farlo?
Penso che Bonaccini sia pronto per prendere in mano la direzione del partito e fare opposizione alla destra come può. Dovrà fare un lavoro enorme però, ridare forma a un partito ora incolore, e stringere magari alleanze più solide: penso che con l'uscita di scena di Letta tornerà il dialogo coi 5S, insieme possono infastidire la Meloni che nonostante la schiacciante vittoria ha bisogno sia della Lega (con Salvini o senza) sia di Forza Italia (con Berlusconi finché ce la fa e con chi verrà dopo di lui). La situazione non è facile per nessuno.
Bonaccini ha detto che vuole riaprire il dialogo con MoVimento 5 Stelle e Azione/Italia Viva (tra l'altro, io non so quanto quella coppia possa tenere e non la sottovaluterei come cosa). Le due cose mi paiono abbastanza incompatibili.
Se non altro la destra non ha il 66%, ma avendo una maggioranza certa in Parlamento ha potenzialmente campo libero per avviare parecchie riforme: se l'alleanza non reggerà, non avranno modo di addossare la colpa a nessuno se non a loro stessi.
Fare vittimismo è la cosa che riesce loro meglio, perché non dovrebbero farlo?

Non credo una parte andrà col movimento 5s, ma non mi stupirebbe se si smembrasse in altri partitini che conteranno nulla in qualsiasi elezione.
Imo la comunicazione da ambo le parti è stata impostata in modo da poter riprendere il dialogo da dopodomani. Conte ha sempre specificato che non è possibile collaborare "con l'attuale dirigenza" del PD, non con il partito in sé e lato PD è sempre stato Letta il più contrario all'alleanza (anche perché ha rotto lui), mentre onestamente non ricordo altre voci forti a sostegno, ma anzi, diverse contrarie. Chiunque fosse d'accordo con Letta e l'abbia manifestato può tranquillamente fare marcia indietro perché nessunə se ne ricorderà tra due mesi e Conte potrà tranquillamente riallacciarsi al PD con la nuova segreteria.

Update di contesto che in effetti manca: Letta ha detto che non si dimette da segretario, ma anticipa la fase congressuale del PD (inizialmente prevista a marzo) "nelle prossime settimane" (imo entro Natale in modo da poter iniziare a ricostruire la coalizione ed andare in comune alle regionali) e non si ricandiderà alla segreteria. Credo che sia la scelta migliore che potesse fare perché evidentemente non può portare avanti il partito e non aveva senso tirare in ballo una reggenza per un paio di mesi facendo ancora più confusione di quanta già non ce ne sia.
Quindi è per questo che parlo di alleanza con il MoVimento 5 Stelle dietro l'angolo, ma sapendo anche che non starà bene a diversɜ che invece preferiscono stare più a destra vedremo o una migrazione o una spaccatura che si alleerà con il futuro terzo polo.

Comunque oh, chiunque mi avesse detto che la Lega era sotto il 9 con FI a mezzo punto fino a ieri sera avrei pensato che doveva cambiare coalizione perché la cannabis legale la davano dall'altra parte. Personalmente la trovo la sorpresa più grande delle elezioni.
 
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