Lucanik
SIC PARVIS BARBA 1991-2079
ieri sera schiavitù simile, sempre con cuginetta comandante ed io soldatinoin teoria andare a casa della propria cugina di 7 anni non sarebbe proprio "party"...ma la definizione si addice molto meglio considerando che quella bambina sfianca come dieci persone (adulte) : mi ha costretto per un'ora ad imitare movenze e suoni d'un husky riportapalline - lanciate dalla suddetta cuginetta, spesso anche sulla faccia del sottoscritto - usando il peluche appena regalatole da mia madre. Il cane esausto m'è riuscito particolarmente bene poichè lo ero anch'io
stavolta in ordine cronologico mi ha costretto a:
> farmi tirare per il braccio a caso mentre correva all’impazzata anche in circolo
> giocare ad un/due/tre stella [imbroglia che è una favola oltretutto] prima e nascondino [nascondevamo il suo leoncino peluche chiamato Totó 🦁 sì, proprio in onore del leggendario attore parte nopeo e parte napoletano* che sorprendentemente - per una bambina di quasi 8 anni - adora] poi
*citazione necessaria
> riordinare - mentre dopo cena eravamo seduti al tavolino d’un bar - le bustine di zucchero, chiuse per fortuna, nella scatolina portabustine appunto...che lei puntualmente rimetteva ogni volta sempre più in disordine (vai a capire come si divertono i bambini)
> reggerle il SUO cono gelato che mi si stava sciogliendo in mano mentre lei creava ulteriore scompiglio con una sua amichetta incontrata per puro caso da quelle parti
> fare letteralmente il cagnolino, l’altra volta con l’husky finto, questa volta con...me stesso; usando il laccio della mia felpa mi teneva & tirava al “guinzaglio”. Tra le altre cose ho imitato il cane triste, felice, che annusa, che guaisce, che ansima, che ruggisce, che sbava, che abbaia, che lecca, che morde, che tenta di scappare (quest’ultimo non a caso m’è riuscito particolarmente realistico) , che mangia i croccantini, persino che fa pipì e cacca ~ esigo una laurea ad honorem in recitazione ADESSO
nel mezzo c’è stata una deliziosa cenetta a base di carne presso una carinissima trattoria in un vicoletto caratteristico del luogo. Libertà almeno qui? Macchè! Mentre aspettavamo i piatti per mezz’ora abbondante ho dovuto cercare d'acchiappare una fantomatica salsiccia invisibile che chissà come riusciva sempre a sfuggire ai miei assalti
tutto ció per le strade di Cisternino, il paesino in cui vive, sotto gli sguardi attoniti dei passanti
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