Orientamento religioso

Di che religione siete?

  • Cattolica

    Voti: 11 20,0%
  • Testimone di Geova

    Voti: 0 0,0%
  • Buddista

    Voti: 0 0,0%
  • Islamica

    Voti: 1 1,8%
  • Ateismo

    Voti: 28 50,9%
  • (Altra religione facente parte di una minoranza)

    Voti: 4 7,3%
  • Agnosticismo

    Voti: 11 20,0%

  • Votatori totali
    55

Lera

Passante
Atea.

Non credo in nessun dio e, per quanto mi sforzi sempre di comprendere le ragioni degli altri, proprio non riesco a capire come si possa credere in un essere sovrannaturale, senza prove. Sono dell'idea che le religioni siano nate perchè in passato accadevano avvenimenti che l'umanità, non riuscendosi a spiegare, attribuiva ad un essere superiore, ma ora che la scienza ha una spiegazione per quasi ogni cosa (e quello che ancora non spiega, chissà, magari sarà in grado di spiegarlo in futuro) non capisco proprio come ancora si possa credere in certe cose.

Poi ovviamente rispetto tutte le opinioni (a parte quando cercano di impormele, e venendo da una famiglia molto cattolica ne so qualcosa, su questo), ma mi ritrovo ad evitare il più possibile l'argomento perchè molto spesso, sia da parte mia che da parte degli altri, è come parlare col muro: non c'è possibilità di comprensione XD

Sarà anche che purtroppo, in Italia, la religione influenza moltissimo la vita di tutti, anche dei non credenti, per cui sono anche insofferente verso le religioni.
 

Dxs

Mod
La filosofia post liceo è una figata. Ci sono un sacco di filosofi a-sistematici con un pensiero molto schietto, diretto, provocatorio, alla stregua di Netzsche (ad esempio Cioran, ma anche Camus credo che non sia male).
Poi c'è anche l'esercito di filosofi che ti fanno dire:

Jaspers, Heidegger, Sartre.

A me piace molto la filosofia ma lo trovo un fatto strettamente personale. Non mi va tanto di scrivere un post lungo con tutte le idee che tengo per me e che magari annoto su un diario, anche perché temo che lo studio vada coltivato e le idee e convinzioni pure, affinché subiscano continui cambiamenti per essere tenute vive. Ma tornando per un attimo all'eterno ritorno, una delle cose che mi affascina di più e che vorrei tanto capire bene, ho notato su Wikipedia una citazione in merito. Nietzsche affrontò la cosa anche dal punto di vista scientifico, il che sembra assurdo:
 

« La misura della forza del cosmo è determinata, non è "infinita": guardiamoci da questi eccessi del concetto! Conseguentemente, il numero delle posizioni, dei mutamenti, delle combinazioni e degli sviluppi di questa forza è certamente immane e in sostanza "non misurabile"; ma in ogni caso è anche determinato e non infinito. È vero che il tempo nel quale il cosmo esercita la sua forza è infinito, cioè la forza è eternamente uguale ed eternamente attiva: fino a questo attimo, è già trascorsa un'infinità, cioè tutti i possibili sviluppi debbono già essere esistiti. Conseguentemente, lo sviluppo momentaneo deve essere una ripetizione, e così quello che lo ha generato e quello che da esso nasce, e così via: in avanti e all'indietro! Tutto è esistito innumerevoli volte, in quanto la condizione complessiva di tutte le forze ritorna sempre. »

Tuttavia non ho ancora la preparazione giusta per assorbire al meglio il concetto (che pure ho abbastanza ben integrato); intanto vi lascio meditare.

Ah, un appunto: ce l'ho quasi a morte (problema mio) con gli atei "di tendenza". In un paese pieno di analfabeti funzionali, con gente che legge sempre meno, trovo davvero insopportabile tutta quella schiera di persone che si definisce atea quasi per emancipare se stessa, come fosse, non so, un'emblema da erigersi davanti per dimostrare qualcosa a qualcuno. Per questo ho intenzione perlomeno di leggere attentamente la Bibbia per saper gestire una conversazione in questo campo...
 
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Pariston

马 炎 凯
Admin
La Bibbia non ti servirà a nulla per combattere gli analfabeti funzionali però, e in ogni caso il cattolicesimo stesso si rifà quasi esclusivamente al nuovo testamento e al l'interpretazione dei testi.

E poi è per la maggior parte una palla assurda in modo oggettivo.
 
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ThunderShock

Meow cat, please meow back
Mod
^

Comunque anche da non credente ritengo che religione (se fatta bene e non da preti in incognito tipo) sia una materia estremamente interessante per studiare e comprendere cultura e tradizioni
Concordo. In teoria lo studio della religione dovrebbe comprendere lo studio di tutte le religioni, mia madre sostiene che alle elementari ho studiato anche le altre religioni monoteiste, ma io non ricordo assolutamente di averlo fatto.All'università ho fatto un'esame sulla storia dell'Islam (avevo dei crediti liberi, ero stanca di diritto, economia, sociologia e quindi...), è veramente affascinante. E ovviamente è una religione diversa da come viene dipinta.
 

Blue Kingdra

Zoidberg
Cattolico. Da piccolo lo ero per forza di cose(genitori che ti portano a messa, catechismo e altro). Poi ho avuto un periodo in cui ho cominciato fregarmene un po', mentre più tardi mi sono riavvicinato alla Chiesa e ora sono credente praticante.

Non sono convinto al 100% di ciò in cui credo, nel senso che mi chiedo spesso in maniera critica la veridicità su cui si fonda la mia fede. Ho anche letto più volte la Bibbia per cercare di sviluppare una visione critica e personale di questa religione, e, alla fine, sono giunto alla conclusione che quella del Cristianesimo è una buona strada. Nel senso che, anche se non posso garantire la certezza del mio credo, so per certo che la maggior parte dei suoi insegnamenti sono buoni.

Detto ciò, ho il massimo rispetto per chi non crede o ha una fede diversa dalla mia. Tutti abbiamo dei dubbi riguardo a questi argomenti, quindi mi sembra naturale che ognuno di noi persegua strade diverse. Credo che l'importante sia seguire la coscienza, cercare sempre di fare ciò che è veramente giusto per noi e gli altri.

Personalmente, sono convinto che ci sia un'entità che abbia creato l'universo in cui abitiamo. Ho una visione positiva della vita, e sono convinto che la morte sia un passaggio a un altro stadio dell'esistenza(non riesco a spiegarmi razionalmente perchè dovremmo vivere un vita che si conclude in sè stessa, magari senza il raggiungimento della felicità, e quindi in modo negativo).
 
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Steph

Great Teacher
Mod
Concordo. In teoria lo studio della religione dovrebbe comprendere lo studio di tutte le religioni, mia madre sostiene che alle elementari ho studiato anche le altre religioni monoteiste, ma io non ricordo assolutamente di averlo fatto.

All'università ho fatto un'esame sulla storia dell'Islam (avevo dei crediti liberi, ero stanca di diritto, economia, sociologia e quindi...), è veramente affascinante. E ovviamente è una religione diversa da come viene dipinta.
Ho avuto questa fortuna di avere per il biennio delle superiori una professoressa che ci sapeva fare!
 

Jack

boh
Wow rude

comunque mi professo agnostico. Potrei copincollare il messaggio di siebold per chiarire la mia posizione. Unica cosa che aggiungo è che la religione (o meglio, la maggior parte di esse) è un costrutto umano basato sulla paura della morte e sulla non piena conoscenza dei principi fisici che dominano il mondo. Credo sia molto bello credere e professare una religione nei termini giusti e con il dovuto rispetto per gli altri (fondamentalismi I'm look in at u -.-) e invidio davvero tanto chi riesce a trovare conforto in qualcosa che va al di là della mia conoscenza e volontà; tuttavia non è roba per me, preferisco guardare le cose come sono e affrontarle (magari anche male, ma affrontarle!) piuttosto che abbandonarmi a speranze solide come l'aria. That's it!
 

Hyliian

Hyliicoso
Io sinceramente credo nel karma, non credo in qualche religione indiana o simile ne in una divinita', ma son convinto che le azioni che rivolgiamo agli altri abbiano poi anche effetto su di noi. E' una cosa stimolante, perche' sei piu' propenso ad aiutare/compiere buone azioni se sai che queste poi avranno esiti positivi sulla tua vita piuttosto che farle perche' se no quando muori vai all'inferno.

Oddio... messa cosi' sembra piuttosto egoista come cosa ma e' anche il piacere che si trae dall'aiutare gli altri che stimola a comportarsi cosi'. E' difficile da spiegare.
 

CiaobyDany

あなたと見る絶望は あなた無しの希望など霞むほど輝くから
Wiki
Strano che mi fossi perso la discussione.

Comunque, agnostico. Son stato cattolico per un po' di anni, ma poi ho capito che il mio pensiero era diverso ed ero semplicemente stato troppo influenzato da quel deficiente del mio prof di religione delle medie. Al momento ritengo che se c'è un'entità superiore, questa non abbia modo di influenzare in modo diretto l'uomo e pertanto l'uomo non ha modo di determinare la sua esistenza. Dopo la morte c'è il nulla assoluto, che può benissimo essere inteso come reincarnazione in altre forme di vita dimenticandosi completamente di quella precedente.

Sono profondamente deluso dalla Chiesa Cattolica come istituzione, perché nonostante in linea di massima i suoi precetti siano buoni, si ostina a mantenere un atteggiamento chiuso nei confronti delle novità e su alcuni punti interpreta la Bibbia in modo letterale peggio dei testimoni di Geova (perché diamine non potrei stare con un altro uomo? Visto che non è una mia scelta di provare attrazione verso gli uomini, ma, al massimo, è la volontà di Dio, perché cazzo dovrei andare contro di essa per seguire le convenzioni accettate?)

Nonostante ciò ammiro oggi più che mai chi ha la forza di professare la propria fede, in un mondo zeppo di ignoranti che si professano atei perché fa figo senza avere la benché minima idea di cosa voglia dire.
 

Hyliian

Hyliicoso
Mi sono fatto sbattezzare.
noto ora. posso chiedere perche', a parte l'ateismo? nel senso se sei battezzato puoi benissimo essere non credente, alla fine e' successo quando non capivi nulla e di certo non per colpa tua. ammenoche uno non voglia entrare a far parte di un altra religione che non accetta cattolici battezzati, non vedo perche' sbattezzarsi.

preciso che essendo cresciuto in una famiglia molto credente io son battezzato nonostante non sia credente,  e non ho mai sentito il bisogno di sbattezzarmi.
 
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Jack

boh
Ci sta non volere nulla a che fare con la religione e con tutto ciò che comporta. Un po' estremo, per carità, ma per nulla stupido.

(anche se mi chiedo come si fa a farsi sbattezzare....cioè, da chi vai, dal prete?)
 

Pariston

马 炎 凯
Admin
Wow rude

comunque mi professo agnostico. Potrei copincollare il messaggio di siebold per chiarire la mia posizione. Unica cosa che aggiungo è che la religione (o meglio, la maggior parte di esse) è un costrutto umano basato sulla paura della morte e sulla non piena conoscenza dei principi fisici che dominano il mondo. Credo sia molto bello credere e professare una religione nei termini giusti e con il dovuto rispetto per gli altri (fondamentalismi I'm look in at u -.-) e invidio davvero tanto chi riesce a trovare conforto in qualcosa che va al di là della mia conoscenza e volontà; tuttavia non è roba per me, preferisco guardare le cose come sono e affrontarle (magari anche male, ma affrontarle!) piuttosto che abbandonarmi a speranze solide come l'aria. That's it!
In questi termini però il discorso suona condiscendente: se hai la certezza che la religione sia un costrutto umano basato sulla paura della morte e sulla non piena conoscenza dei principi fisici che dominano il mondo, perché dovresti provare invidia verso chi la pratica?

Beninteso, la mia visione del mondo non è troppo diversa dalla tua, ma classificare tutte le religioni come una favoletta a cui è bello credere fino a che non si diventa adulti mi sembra riduttivo.

Io credo piuttosto che ogni religione – intesa come raccolta di testi ed esegesi – si presti a riflessioni interessanti, e meriti di essere presa in considerazione prima di lasciarsi andare al razionalismo dogmatico.

Ovviamente nessuna autorità di riferimento dovrebbe mai essere usata come giustificazione ultima delle proprie azioni e non dovrebbe mai sollevare un individuo dalle proprie responsabilità nei confronti degli altri, ma mi rendo conto che stiamo parlando una situazione irreale ed incompatibile con la realtà dei fatti.

Io stesso prima d'ora non avevo mai avuto modo di riflettere lucidamente sulla questione, e quindi ti ringrazio per lo spunto iniziale e mi scuso fin da ora se quello che ho scritto risultasse poco chiaro od offensivo in un qualche modo.

Per quanto riguarda lo sbattezzo, vi sono alcune (ridotte) implicazioni pratiche: togliersi dai registri della chiesa equivale a ridurre la percentuale di cattolici presenti in Italia, e per questo dovrebbe aiutare a ridurre l'ingerenza della chiesa sugli affari di stato. Inoltre, riduce la quota ricevuta dalla chiesa cattolica sugli 8x1000 senza destinatario indicato.

In alcuni paesi – fra cui ad esempio Germania, Danimarca, e Svizzera – l'iscrizione ai registri della chiesa cattolica, protestante, o ebraica viene indicata nella dichiarazione dei redditi e risulta in una tassa dell'8-9% sulle proprie imposte.
 
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Paolo Urraci

Passante
(anche se mi chiedo come si fa a farsi sbattezzare....cioè, da chi vai, dal prete?)
https://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/

Il punto è che per me il battesimo implicava un'implicazione psicologica a qualcosa di cui, psicologicamente, non volevo avere a che fare. Cioè, se sta scritto che sono battezzato vuol dire che faccio parte del gruppo dei cattolici. E io non voglio farne parte. Non mi sento rappresentato da quella categoria.

Comunque sì, credere in una divinità non ha senso logico. Lo posso dimostrare scientificamente: Perché quasi tutti credono in religioni diffuse? In religioni in cui credono anche altri? Se avessero ragione, le probabilità che credano proprio in quella religione rasentano lo zero assoluto. Allora perché in un Paese tipicamente cattolico quasi tutti sono cattolici? Che motivazione è dire che "dalle mie parti ci credono in molti"? O anche solo dire "nel mondo ci credono in tanti"? Non è scientificamente sensato. Quand'anche fosse (per puro caso) corretto.
 
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Jack

boh
Provo "invidia" nei confronti di chi riesce a trarre forza nel suo credo come provo invidia nei confronti di un fanciullo che non ha un'idea di cosa siano i problemi della vita e quindi non ha preoccupazioni in merito. Insomma, l'idea di una vita ultraterrena è molto più confortante dell'idea che non esiste un disegno più grande, che il principio che domina il mondo è il caos e che dopo la morte non esiste nulla, se non i vermi che ti mangiano le cervella. Che poi invidia è una parola grossa; da un lato forse è più piacevole, verissimo, dall'altro però come individuo preferisco conoscere la triste verità piuttosto che sentirmi al sicuro in una dolce bugia. 
Venendo al resto, vedere le religioni come una bella favola per bambini è sì riduttivo, dal momento che sono state una delle basi della civiltà umana, del pensiero dei più grandi pensatori della storia e via dicendo; però dal mio punto di vista non riesco a vederle (almeno come religione in sé, senza la cultura che vi è dietro) in maniera differente da una favola per bambini impauriti. E questo vale per tutte le religioni, non solo quella cattolica, perché tutte hanno in comune una spiegazione "razionale" ai principi che dominano il mondo e dei precetti da seguire per meritare la vita oltre la vita.

Poi certamente la religione è indice di cultura, di civiltà e di tradizioni, qualcosa di importante e che fortunatamente esiste; questo aspetto non è assolutamente da sottovalutare ed offre certamente una visione più ampia a chi si domanda quale sia il senso della vita. Tuttavia, la mia opinione personale rimane quella.
 

CiaobyDany

あなたと見る絶望は あなた無しの希望など霞むほど輝くから
Wiki
https://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/

Il punto è che per me il battesimo implicava un'implicazione psicologica a qualcosa di cui, psicologicamente, non volevo avere a che fare. Cioè, se sta scritto che sono battezzato vuol dire che faccio parte del gruppo dei cattolici. E io non voglio farne parte. Non mi sento rappresentato da quella categoria.

Comunque sì, credere in una divinità non ha senso logico. Lo posso dimostrare scientificamente: Perché quasi tutti credono in religioni diffuse? In religioni in cui credono anche altri? Se avessero ragione, le probabilità che credano proprio in quella religione rasentano lo zero assoluto. Allora perché in un Paese tipicamente cattolico quasi tutti sono cattolici? Che motivazione è dire che "dalle mie parti ci credono in molti"? O anche solo dire "nel mondo ci credono in tanti"? Non è scientificamente sensato. Quand'anche fosse (per puro caso) corretto.
La frase in grassetto è geniale.

Anyway, per definizione stessa di religione, non puoi dimostrare scientificamente la sua esistenza o meno, si tratta di fede. Nel momento stesso in cui una religione fosse scientificamente dimostrabile smetterebbe di essere tale.
 

Hige

Hexxus
Mod
Scommessa che ho sempre ritenuto interessante, ma che mi ha sempre puzzato di opportunismo, una persona che crede solo perché "non si sa mai cosa ci può essere dopo" non penso si possa considerare un vero credente, ma bisognerebbe chiedere ad un teologo o un prete, insomma a qualcuno di competenza.

Poi paradossalmente andresti a credere in un dio onnisciente che sa che credi per convenienza e che magari per questo ti manda in purgatorio (o era nell'inferno, non ricordo bene)

Per il resto, sono rimasto sulla stessa linea di pensiero del mio ultimo post.
 
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Mr Ponty

漱石
Scommessa che ho sempre ritenuto interessante, ma che mi ha sempre puzzato di opportunismo, una persona che crede solo perché "non si sa mai cosa ci può essere dopo" non penso si possa considerare un vero credente, ma bisognerebbe chiedere ad un teologo o un prete, insomma a qualcuno di competenza.

Poi paradossalmente andresti a credere in un dio onnisciente che sa che credi per convenienza e che magari per questo ti manda in purgatorio (o era nell'inferno, non ricordo bene)

Per il resto, sono rimasto sulla stessa linea di pensiero del mio ultimo post.
Se una persona si comporta bene per un guadagno nell'aldilà, questo non dovrebbe interessare minimamente Dio nè i fedeli, perchè starebbe rispettando i principi su cui si basa il cristianesimo.

Aggiungo anche che il secondo cielo del paradiso, per dante è  quello degli "Spiriti attivi: operarono il bene per aver fama terrena", quindi tutt'altro che per una nobile intenzione. Ma si sa, in questo caso il fine ultimo è comunque nobile.
 

Hige

Hexxus
Mod
Se una persona si comporta bene per un guadagno nell'aldilà, questo non dovrebbe interessare minimamente Dio nè i fedeli, perchè starebbe rispettando i principi su cui si basa il cristianesimo.

Aggiungo anche che il secondo cielo del paradiso, per dante è  quello degli "Spiriti attivi: operarono il bene per aver fama terrena", quindi tutt'altro che per una nobile intenzione. Ma si sa, in questo caso il fine ultimo è comunque nobile.
Secondo me c'è grande differenza nel comportarsi bene perché credo in qualcosa, che mi comporto bene solo perché il fine ultimo è avere il posto assicurato in paradiso, ma a me che dio esista o non esista alla fine non cambia nulla, a me alla fine conviene. Difficile da spiegare ma c'è una netta differenza.

Poi Dante metteva chi voleva dove voleva, non a caso "salvava" anche i virtuosi non battezzati, che per la chiesa ufficialmente penso possano bruciare malamente.

Ma come detto prima, la risposta al dubbio sarebbe da chiedere ad un teologo o un prete, ma anche a chiederlo a loro secondo me c'è chi ti risponde A e chi B.

Personalmente se uno alla domanda "Perché fai del bene?" o "Perché credi in Dio?"  mi risponde "Perché mi conviene scommetterci su, alla fine io non ci perdo niente", penso sia solo un ipocrita che per fortuna, e meno male, fa del bene.

P.s.

Poi la scommessa si basa solo sul fatto che o c'è Dio o non c'è niente, lasciando altre potenziali soluzioni finali dove magari credere nel dio cattolico/cristiano o che si voglia non conviene.
 
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Paolo Urraci

Passante
Davvero credi a questo?!

per definizione stessa di religione, non puoi dimostrare scientificamente la sua esistenza o meno, si tratta di fede. Nel momento stesso in cui una religione fosse scientificamente dimostrabile smetterebbe di essere tale.
Che frase è? Ma ti rendi conto che il tuo discorso pretenderebbe di legittimare tautologicamente la legittimità di qualsiasi religione?

Che invece, per propria definizione (essere qualcosa in cui si crede senza motivo valido) non ha senso scientifico di potere esistere.
 

Mr Ponty

漱石
Secondo me c'è grande differenza nel comportarsi bene perché credo in qualcosa, che mi comporto bene solo perché il fine ultimo è avere il posto assicurato in paradiso, ma a me che dio esista o non esista alla fine non cambia nulla, a me alla fine conviene. Difficile da spiegare ma c'è una netta differenza.

Poi Dante metteva chi voleva dove voleva, non a caso "salvava" anche i virtuosi non battezzati, che per la chiesa ufficialmente penso possano bruciare malamente.

Ma come detto prima, la risposta al dubbio sarebbe da chiedere ad un teologo o un prete, ma anche a chiederlo a loro secondo me c'è chi ti risponde A e chi B.

Personalmente se uno alla domanda "Perché fai del bene?" o "Perché credi in Dio?"  mi risponde "Perché mi conviene scommetterci su, alla fine io non ci perdo niente", penso sia solo un ipocrita che per fortuna, e meno male, fa del bene.

P.s.

Poi la scommessa si basa solo sul fatto che o c'è Dio o non c'è niente, lasciando altre potenziali soluzioni finali dove magari credere nel dio cattolico/cristiano o che si voglia non conviene.
L'importante è arrivare al risultato, sicuramente non agisco e mi comporto bene unicamente per un risultato finale vantaggioso, così come non vado in chiesa nè ho la cresima. Eppure, non mi costa niente evitare di bestemmiare, rispettare il prossimo, comportarmi evitando le solite brutte azioni da rispettare seguendo il buonsenso.

L'ipocrisia io non ce la vedo, perchè non me la prendo con nessuna altra visione, che poi in realtà rispetto e seguo. Ho la mia e credo che non far incazzare questo Dio sia la scelta più vantaggiosa a mia disposizione, è una semplice analisi basata sulla logica. Che esistano altri dei... è vero, ma tieni comunque conto che solitamente compotarsi "bene", con tutti i vantaggi e svantaggi del caso, non dovrebbe essere visto male da altre divinità benefiche. E non sono neanche sicuro che un Dio onnipotente possa prendersela se mi mangio un po' di maiale, ed invece lasci passare se mi gusto la carne di un altro animale. In realtà il discorso collegato alla religione è un po' più complesso, ma non è questo ancora il tempo per affrontarlo, almeno per me.

Davvero credi a questo?!

Che frase è? Ma ti rendi conto che il tuo discorso pretenderebbe di legittimare tautologicamente la legittimità di qualsiasi religione?

Che invece, per propria definizione (essere qualcosa in cui si crede senza motivo valido) non ha senso scientifico di potere esistere.
1) si, ci credo.

2) No, perchè dany ha solo detto che la fede è la prerogativa, e che la scienza non può dimostrarlo anche per una questione di necessità, visto che è il dubbio ad essere colmato con la suddetta fede. Non si sta legittimando nulla, si sta solo dicendo che scienza e religione nel 21° secolo non vanno a braccetto e che non potrai mai avere una dimostrazione scientifica dell'esistenza di Dio. Che l'esistenza di Dio sia opinabile per altri motivi, scollegati da una dimostrazione scientifica, è un altro paio di maniche.
 
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Paolo Urraci

Passante
Ma no la vita dopo la morte è l'unica (e dico l'unica) cosa che non ha dati scientifici a supporto. L'esistenza degli alieni in altri pianeti qualche dato a supporto misero ce l'ha, questo nessun dato. Nessuno. Per esperienza, ciò è sufficiente per dire che è scientificamente sbagliato crederci. Dobbiamo andare oltre a dire che non ci sono dati a sfavore. Vero, ma non avere neanche UN dato a favore è qualcosa di allucinante scientificamente parlando.

Per quel che riguarda l'altro discorso, se ti comporti bene solo per avere un favore non è comportarsi bene, è leccapiedismo.
 

WobbuffetManu

Troppi pokemon belli per tenere sempre lo stesso u
Ma no la vita dopo la morte è l'unica (e dico l'unica) cosa che non ha dati scientifici a supporto. L'esistenza degli alieni in altri pianeti qualche dato a supporto misero ce l'ha, questo nessun dato. Nessuno. Per esperienza, ciò è sufficiente per dire che è scientificamente sbagliato crederci. Dobbiamo andare oltre a dire che non ci sono dati a sfavore. Vero, ma non avere neanche UN dato a favore è qualcosa di allucinante scientificamente parlando.
Beh, a questo ci avevo pensato anche io. Non ci sono prove concrete che Dio esista, come non ci sono prove concrete che Dio non esista. E' una tua scelta
 

Hige

Hexxus
Mod
L'importante è arrivare al risultato, sicuramente non agisco e mi comporto bene unicamente per un risultato finale vantaggioso, così come non vado in chiesa nè ho la cresima. Eppure, non mi costa niente evitare di bestemmiare, rispettare il prossimo, comportarmi evitando le solite brutte azioni da rispettare seguendo il buonsenso.

L'ipocrisia io non ce la vedo, perchè non me la prendo con nessuna altra visione, che poi in realtà rispetto e seguo. Ho la mia e credo che non far incazzare questo Dio sia la scelta più vantaggiosa a mia disposizione, è una semplice analisi basata sulla logica. Che esistano altri dei... è vero, ma tieni comunque conto che solitamente compotarsi "bene", con tutti i vantaggi e svantaggi del caso, non dovrebbe essere visto male da altre divinità benefiche. E non sono neanche sicuro che un Dio onnipotente possa prendersela se mi mangio un po' di maiale, ed invece lasci passare se mi gusto la carne di un altro animale. In realtà il discorso collegato alla religione è un po' più complesso, ma non è questo ancora il tempo per affrontarlo, almeno per me.


Come l'hai posta adesso è un po' differente, non è più in visione cattolica/cristiana, anzi, si va ad ammettere anche la possibilità che ci possano essere altre entità superiori, ma l'importante è comportarsi in maniera corretta senza tentare di urtare nessuna sensibilità, e così a me va più che bene, anzi lo trovo sensato, soprattutto perché poi si entrerebbe in una scia di rispetto per tutte le religioni.

In questo caso non penso tu ti possa dichiarare propriamente cattolico (altrimenti dovresti cresimarti ed andare in chiesa), forse cristiano, ma anche in questi casi credo andresti sicuramente a mancare qualche altra procedura, perché essere un buon cattolico/cristiano/mussulmano e chessivoglia non vuol dire solo professarsi tale o seguire uno o due credo.

Ma questo modo di ragionare mi sembra leggermente diverso da quello di Pascal, diciamo una sua evoluzione.
 

YuseiFudo100000

Amministratore di condominio
Purtroppo non ricordo bene, ma qualche domenica fa a messa il Vangelo parlava proprio di questo argomento. Un uomo chiese a Gesù (più o meno, non ricordo bene purtroppo, e anche cercando su Internet non ho trovato niente :/ ) che cosa bisognasse fare per avere assicurata la salvezza (grosso modo, ma ripeto che non ricordo perfettamente). Sentendo il resto del Vangelo la risposta fu (a meno che io non abbia interpretato male) che la salvezza non ci sarà se il tuo unico scopo sarà di ottenerla.

Ora, Vangelo a parte, seguire una certa cosa solo perché non hai nulla da perdere e puoi solo guadagnarci, senza crederci davvero, è sbagliatissimo, per me (e ripeto, per me) è lecchinaggio e opportunismo.
 
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Mr Ponty

漱石
Come l'hai posta adesso è un po' differente, non è più in visione cattolica/cristiana, anzi, si va ad ammettere anche la possibilità che ci possano essere altre entità superiori, ma l'importante è comportarsi in maniera corretta senza tentare di urtare nessuna sensibilità, e così a me va più che bene, anzi lo trovo sensato, soprattutto perché poi si entrerebbe in una scia di rispetto per tutte le religioni.

In questo caso non penso tu ti possa dichiarare propriamente cattolico (altrimenti dovresti cresimarti ed andare in chiesa), forse cristiano, ma anche in questi casi credo andresti sicuramente a mancare qualche altra procedura, perché essere un buon cattolico/cristiano/mussulmano e chessivoglia non vuol dire solo professarsi tale o seguire uno o due credo.

Ma questo modo di ragionare mi sembra leggermente diverso da quello di Pascal, diciamo una sua evoluzione.
mi sono appropriato della scommessa di pascal, che in realtà avevo formulato in maniera diversa anni prima di scoprirla. Effettivamente hai ragione, non è proprio simile, ma il concetto di partenza è quello, avrei dovuto specificarlo meglio.

Ad ogni modo @dimostrazione che Dio esiste o no: https://it.wikipedia.org/wiki/Probatio_diabolica

tutte le religioni si basano su questa fallacia logica (perchè è tale)

"In sostanza la mancanza della prova che contraddice l'affermazione data rende l'affermazione vera in un certo senso."

"Dio esiste"

"Hai prove a sostegno della tua tesi?"

"No, ma non puoi dimostrare che Dio non esista!"

Per confutarla, Russel ci viene in aiuto https://it.wikipedia.org/wiki/Teiera_di_Russell

« Se io sostenessi che tra la Terra e Marte ci fosse una teiera di porcellana in rivoluzione attorno al Sole su un'orbita ellittica, nessuno potrebbe contraddire la mia ipotesi purché io avessi la cura di aggiungere che la teiera è troppo piccola per essere rivelata persino dal più potente dei nostri telescopi. Ma se io dicessi che, giacché la mia asserzione non può essere smentita, dubitarne sarebbe un'intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si penserebbe giustamente che stia dicendo fesserie. Se però l'esistenza di una tale teiera venisse affermata in libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità e instillata nelle menti dei bambini a scuola, l'esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all'attenzione dello psichiatra in un'età illuminata o dell'Inquisitore in un tempo antecedente. »
 

CiaobyDany

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Davvero credi a questo?!

Che frase è? Ma ti rendi conto che il tuo discorso pretenderebbe di legittimare tautologicamente la legittimità di qualsiasi religione?

Che invece, per propria definizione (essere qualcosa in cui si crede senza motivo valido) non ha senso scientifico di potere esistere.
Uhm...

1) si, ci credo.

2) No, perchè dany ha solo detto che la fede è la prerogativa, e che la scienza non può dimostrarlo anche per una questione di necessità, visto che è il dubbio ad essere colmato con la suddetta fede. Non si sta legittimando nulla, si sta solo dicendo che scienza e religione nel 21° secolo non vanno a braccetto e che non potrai mai avere una dimostrazione scientifica dell'esistenza di Dio. Che l'esistenza di Dio sia opinabile per altri motivi, scollegati ad una dimostrazione scientifica, è un altro paio di maniche.
^riassume benissimo quello che intendevo

Ma no la vita dopo la morte è l'unica (e dico l'unica) cosa che non ha dati scientifici a supporto. L'esistenza degli alieni in altri pianeti qualche dato a supporto misero ce l'ha, questo nessun dato. Nessuno. Per esperienza, ciò è sufficiente per dire che è scientificamente sbagliato crederci. Dobbiamo andare oltre a dire che non ci sono dati a sfavore. Vero, ma non avere neanche UN dato a favore è qualcosa di allucinante scientificamente parlando.

Per quel che riguarda l'altro discorso, se ti comporti bene solo per avere un favore non è comportarsi bene, è leccapiedismo.
E dopo petaloso, leccapedismo è il nuovo neologismo del 2016.

Il non avere dati scientifici a supporto da quando è sufficiente a dimostrare che una teoria è falsa?

Il metodo scientifico si basa su delle teorie che sono valide fino a prova contraria. Sull'aldilà non ci sono né prove a favore né prove contrarie, ergo con la scienza ti ci pulisci il deretano se vuoi andare a contestare questioni religiose.

mi sono appropriato della scommessa di pascal, che in realtà avevo formulato in maniera diversa anni prima di scoprirla. Effettivamente hai ragione, non è proprio simile, ma il concetto di partenza è quello, avrei dovuto specificarlo meglio.

Ad ogni modo @dimostrazione che Dio esiste o no: https://it.wikipedia.org/wiki/Probatio_diabolica

tutte le religioni si basano su questa fallacia logica (perchè è tale)

"In sostanza la mancanza della prova che contraddice l'affermazione data rende l'affermazione vera in un certo senso."

"Dio esiste"

"Hai prove a sostegno della tua tesi?"

"No, ma non puoi dimostrare che Dio non esista!"

Per confutarla, Russel ci viene in aiuto https://it.wikipedia.org/wiki/Teiera_di_Russell

« Se io sostenessi che tra la Terra e Marte ci fosse una teiera di porcellana in rivoluzione attorno al Sole su un'orbita ellittica, nessuno potrebbe contraddire la mia ipotesi purché io avessi la cura di aggiungere che la teiera è troppo piccola per essere rivelata persino dal più potente dei nostri telescopi. Ma se io dicessi che, giacché la mia asserzione non può essere smentita, dubitarne sarebbe un'intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si penserebbe giustamente che stia dicendo fesserie. Se però l'esistenza di una tale teiera venisse affermata in libri antichi, insegnata ogni domenica come la sacra verità e instillata nelle menti dei bambini a scuola, l'esitazione nel credere alla sua esistenza diverrebbe un segno di eccentricità e porterebbe il dubbioso all'attenzione dello psichiatra in un'età illuminata o dell'Inquisitore in un tempo antecedente. »
Molto interessante la teoria della teiera di russel, non l'avevo mai sentita, grazie :)
 
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